Lo straordinario spettacolo della vicinanza tra la falce della luna e il pianeta Venere, visto e fotografato dal fiume
In attesa della notte dei Magi, il 2025 ai suoi primi “passi” offre questa sera un nuovo spettacolo celeste. Dalle terre del fiume, ma anche dai villaggi di pianura e dalla città il consiglio è quello di aprire almeno finestre e balconi (ma sempre meglio portarsi in zone isolate non “influenzate” da troppe luci artificiali), coprirsi ovviamente bene e, in silenzio, ammirare il cielo. Si può infatti assistere, anche ad occhio nudo, all’ “incontro ravvicinato” tra la sottile falce di Luna crescente ed il pianeta Venere: la prima congiunzione dell’anno, visibile nella costellazione dell’Acquario. sottile falce di Luna crescente e Venere che, <vicinissime> danno vita ad una congiunzione celeste. Tutto è iniziato appena dopo il tramonto del Sole. E’ visibile anche Giove a sud rispetto alla coppia Luna Venere, e Saturno. Marte, il suo colore rosso lo renderà inconfondibile ad est. Insomma stasera è il momento di volgere gli occhi al cielo. Venere, giusto ricordarlo, è il secondo pianeta dal Sole e il nostro vicino planetario più prossimo. Simile per struttura e dimensioni alla Terra ruota lentamente nella direzione opposta rispetto alla maggior parte dei pianeti. La sua atmosfera densa intrappola il calore in un effetto serra, rendendolo il pianeta più caldo del nostro sistema solare con temperature superficiali tali da fondere il piombo. Ci sono vulcani e montagne. Venere prende il nome dalla dea romana dell’amore e della bellezza, conosciuta come Afrodite dagli antichi greci. Sempre questa sera, anche se con più difficoltà nel poterlo ammirare, è previsto lo sciame delle Quadrantidi, le stelle cadenti d’inverno che oggi, 3 gennaio, raggiungeranno il picco di attività. Altro interessante appuntamento è quello di sabato 4 gennaio con l’occultazione di Saturno da parte della Luna, nella costellazione dell’Acquario. L’evento si potrà osservare da tutta l’Italia. A Milano dalle 18,33 (inizio della fase di immersione) alle 19,34 (emersione), a Roma dalle 18,43 alle 19,29 e a Palermo dalle 18,56 alle 19,16. Sempre il 4 gennaio, alle 15, la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 chilometri. Il 13 gennaio sarà invece possibile ammirare la prima Luna piena dell’anno, conosciuta come Luna del lupo. Il momento di massima visibilità sarà alle ore 22.27, ma già la domenica precedente sarà ben visibile e quasi del tutto piena. Nel freddo e nella neve che caratterizzano di solito il cuore dell'inverno, i branchi di lupi ululavano affamati nei pressi dei villaggi indiani: da qui il nome della Luna Piena di gennaio. A volte la Luna di gennaio veniva chiamata anche "Luna della Neve", un nome che la maggior parte dei Nativi davano alla Luna successiva di febbraio. La tribù dei Seneca nell'America settentrionale, crede che un lupo abbia dato alla luce la luna attraverso degli ululati al cielo. In Giappone, invece, a gennaio si festeggia il dio Lupo, Ooguchi Magami: una bestia mitologico divinizzata perché proteggesse i raccolti dagli attacchi di cervi e cinghiali. Per i sassoni, gennaio è il Wulf-monath ovvero il “mese del lupo". I Sioux hanno chiamato il plenilunio di gennaio “la luna in cui i lupi corrono insieme”. Questa misteriosa creatura è spesso vista come un simbolo di lealtà e protezione in molte culture. La luna piena di Gennaio è detta quindi anche Luna del Lupo, oppure Luna del Grande Inverno, Luna dei Ghiacci, Vecchia Luna. Secondo i celti, inoltre, il lupo è infuso di potere lunare, che si riferisce alla sua capacità di fiutare intuizioni o conoscenze nascoste e di scovare fonti di pericolo inaspettate. In alcune leggende, il lupo ingoia addirittura il sole per potersi così crogiolare nel traboccante potere della Luna. Nei tempi in cui l'uomo viveva a contatto con la natura dopo una faticosa e fredda giornata, usava riunirsi attorno al focolare ma il crepitio del fuoco e il silenzio delle enormi distese di neve circostanti, venivano interrotti dal minaccioso ululato dei lupi e le famiglie si stringevano intorno. Gli esseri umani potrebbero avere così iniziato ad associare questi animali alla luna perché vivono molto di notte, il secondo motivo è quello che ha a che fare con la protezione della famiglia e lo spirito di solidarietà tipico dei lupi che vivono in branchi, e che restano insieme per tutta la vita. Il 16 gennaio, invece, sarà Marte ad avere la scena. Il pianeta sarà infatti all’opposizione, vale a dire che sarà allineato sia con la Terra sia con il Sole e di conseguenza apparirà nel cielo più grande e più luminoso. Il pianeta rosso sarà visibile per l’interna notte alla sua massima luminosità e si troverà anche alla minima distanza dalla Terra, che in questa occasione sarà di circa 96 milioni di chilometri, rilevano gli astrofili della Unione Astrofili Italiani. Fra gli altri pianeti, Giove sarà ancora visibile a lungo e molto luminoso nella costellazione del Toro, vicino alla stella Aldebaran, mentre Saturno sarà visibile solo nelle prime ore dopo il tramonto del Sole. In gennaio sarà più facile ammirare Venere perchè raggiungerà l’intervallo di tempo più lungo per poterlo osservarlo nelle prime ore della notte e che per tutto il mese tramonterà circa quattro ore dopo il Sole. Ancora Venere apparirà nel cielo molto vicina a Saturno, in una congiunzione suggestiva: nelle sere del 19 e del 20 gennaio i due pianeti si troveranno infatti alla minima distanza. Sullo sfondo ci saranno le costellazioni invernali: guardando verso Est nelle prime ore della notte sarà possibile vedere il Cancro e il Leone, verso Ovest l’Ariete e i Pesci. La protagonista del cielo invernale è sempre la costellazione di Orione, il cacciatore accompagnato in cielo dai suoi due cani, ossia le costellazioni del Cane Maggiore con Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, e del Cane Minore, nella quale brilla Procione.
Eremita del Po
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commenti
Lilluccio Bartoli
3 gennaio 2025 20:38
Adoro attingere ai tuoi scritti. Filantropicamente li disperdi nell'aere del web affinché arricchiscano gli altri. Quegli altri non decerebrati dal galoppante rincoglionimento da tv, dall'estrema sintesi degli sms con emoticon(s) quegli altri che ancora non hanno sfogliato tutte le pagine della natura e che tu accompagni a leggerle.
Stefano
3 gennaio 2025 21:35
Simpatico Lilluccio. "La decerebrazione della TV". Condivido ampiamente. Adesso poi arriverà Sanremo. Ne vedremo delle belle. Anzi io e lei non ne vedremo delle belle.
Stefano
3 gennaio 2025 20:49
La falce di luna con sopra Venere è il simbolo della bandiera turca.