3 agosto 2021

Maltempo, burocrazia, mancanza di mezzi, di personale, scarsa collaborazione. L'estate durissima del sindaco di Torre Picenardi

È un’estate anomala, ormai, è evidente a tutti. I bollettini di Regione Lombardia spesso scrivono “allerta arancione” per rischio idrogeologico e temporali forti. Se fino a qualche anno fa il saluto all’estate arrivava a settembre con la piacevole pioggia che rinfrescava l’aria e puliva i tetti, oggi lo scenario è cambiato. Improvvisi abbassamenti di temperatura, venti forti, nubifragi, grandine mettono a rischio intere popolazioni. Il nostro territorio sta vivendo una fase complicata, lo si vede in montagna così come in pianura. Disastri che colpiscono non solo l’agricoltura ma, anche, la sicurezza di persone, abitazioni e viabilità. Se da un lato la bellezza e la magnificenza di parchi di ville storiche ben curati allieta lo sguardo e la conoscenza di chi decide di scoprirli ed ammirarli, c’è un rovescio della medaglia differente in chi decide di abbandonare queste impegnative proprietà: l’incuria. Sia chiaro che il tema non riguarda solo piante secolari o dimore storiche disabitate ma è un aspetto complicato che colpisce tutte quelle abitazioni o strutture private che vengono abbandonate al proprio destino. Ma cosa sta accadendo?

Ne abbiamo parlato con Mario Bazzani, Sindaco di Torre de’ Picenardi riconosciuto come “Comune Artistico” della Lombardia, che in pochi giorni si è visto costretto ad intervenire in modo repentino e risolutivo per ripulire e mettere in sicurezza le strade del proprio comune di competenza.

“Questo susseguirsi di temporali molto forti sta causando problemi alla viabilità ed alla sicurezza della circolazione, siamo un comune che vanta la presenza di diversi parchi e ville storiche, cascine con ampi giardini e questi temporali così violenti stanno provocano la caduta di alcuni grandi alberi sulle strade. In pochi giorni abbiamo dovuto fronteggiare tre episodi. Fortunatamente non è accaduto nulla di grave, non sono state coinvolte persone, ma il problema è molto serio, servirebbe la collaborazione di tutti per cercare di evitare questi episodi – spiega Bazzani – come Comune stiamo facendo delle ordinanze con la speranza che, i proprietari interessati, eseguano questi ordini, nel caso in cui non dovesse esserci collaborazione da parte dei privati il Comune si vedrà costretto a far eseguire queste ordinanze – sottolinea – in questa ipotesi, per avere accesso alle proprietà private, dovrebbe intervenire la magistratura e l’iter burocratico non è, purtroppo, rapido, inoltre, siamo in un periodo di ferie e tutto è più complicato. Confido che i proprietari si sensibilizzino su questi temi anche per le grosse responsabilità che ricadono su di loro. Finché parliamo di danni ad autovetture vuote, linee elettriche, circolazione, affrontiamo disagi ma sono situazioni sulle quali è possibile intervenire ma, se dovesse accadere qualcosa di grave alle persone, lo scenario sarebbe completamente differente”. Nei giorni scorsi, lo stesso Sindaco, ha avuto un brutto risveglio. La sua autovettura e quella dei vicini di casa è stata colpita da un grosso ramo spezzatosi da una pianta secolare. Non solo. Dopo qualche giorno la strada che collega San Lorenzo Picenardi con Ca’ Nove De’ Biazzi e Fossa Guazzona è stata interrotta per diverse ore a causa della caduta di un grosso albero dal parco di una cascina adiacente la strada, caduta che ha costretto un’intera zona di San Lorenzo senza corrente per diverse ore. 

Torre de’ Picenardi è un piccolo comune segnato sulle cartine geografiche o, per essere al passo con i tempi, su Google Maps, ma in realtà ha una estensione di 34,32 Km quadrati pari alla superficie di Crema. Che cosa cambia tra i due centri abitati? La differenza è che manca il personale della città di Crema.

Manca il personale, manca il Segretario comunale e, spesso, come accaduto domenica, devi intervenire in prima persona – ci racconta il sindaco Bazzani – devi prendere i segnali, chiudere le strade ed attivare le procedure di messa in sicurezza della zona interessata. Nei piccoli comuni non c’è il personale per eseguire queste funzioni, come avviene invece nelle grandi città, tutto è sulle spalle del Sindaco o di qualche Amministratore. Domenica dalle 15.00 alle 19.00 siamo stati impegnati con Vigili del Fuoco, Enel e con tutto l’iter infinito dei numeri verdi di segnalazione, una persona mi ha prestato la propria bolletta Enel perché serviva il “ POD” per continuare la procedura, che dire, ci siamo arrangiati”.

Se da un lato c’è una popolazione che aiuta e si dimostra collaborativa dall’altro esiste una popolazione che spesso urla le proprie rimostranze.

“Non c’è il senso civico che esisteva un tempo – sottolinea Bazzani – il territorio è complicato, numerose sono le problematiche da fronteggiare, compreso il tema delle nutrie che stanno distruggendo tutto mettendo a repentaglio anche la sicurezza ferroviaria locale, l’ho segnalato più volte anche al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che, peraltro, non mi ha mai risposto, poi ti trovi chi ti urla in faccia ed entra nel tuo privato. Qualche giorno fa, infatti, una persona si è presentata a casa mia strillando con mia moglie e portandomi dei rami a dimostrazione di non si sa che cosa, sono attonito”.

Una piccola realtà ma uno spaccato di quella meravigliosa Italia che potrebbe diventare un gioiello ma che, spesso, subisce gli effetti delle lungaggini burocratiche, del tempo che passa, di chi non vuole o finge di non vedere. Forse, per citare la scrittrice e giornalista statunitense Dorothy Parker, per tenere qualcosa, devi averne cura, per averne cura devi capire di che tipo di cura ha bisogno.

Beatrice Ponzoni


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commenti


Michele de Crecchio

3 agosto 2021 21:47

L'articolo fotografa con estrema efficacia l'attività di un Sindaco decisamente encomiabile per tantissimi aspetti. Devo peraltro riconoscere che la mia lunga attività di "urbanista condotto" (che si è cioè dovuto occupare del territorio di molteplici piccoli comuni) mi ha convinto che proprio tra i Sindaci di tali piccoli paesi si trovino oggi i migliori politici operanti nel nostro paese, preziosi per garantire ancora nella popolazione un minimo di residua fiducia nella nostra traballante democrazia. Lo dico ora perché, essendomi ormai da tempo ritirato dalla attività professionale, non posso più essere accusato di "captatio benevolentiae"!