Mentre a Cremona si discute sulla Tariffa Puntuale, Mantova smette la raccolta porta a porta e passa ai cassonetti con tessera magnetica

Nelle ultime ore il tema dei rifiuti a Cremona è quantomai infuocato. E mentre la battaglia seguita a mietere vittime tra i favorevoli e tra gli oppositori, Mantova (seconda provincia in Italia in termini di percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani 86,45%, dato ISPRA 2021) sta già terminando il porta a porta in virtù di una meno costosa soluzione. In diverse città d'Italia infatti il sistema porta a porta è già da tempo sostituito con quello dei mini cassonetti ad azionamento con tessera magnetica per la raccolta differenziata. Mantova, appunto, ha iniziato a sperimentare questo servizio nel 2018 e ha utilizzato i fondi del pnrr per distribuire i "cassonetti intelligenti" in tutto il centro storico nel 2023. Città come Bressanone e Merano adottano questo servizio ormai da anni con risultati interessanti in termini di risparmio sulle tasse. I cassonetti sono di dimensione contenuta e vengono solitamente integrati con il paesaggio o camuffati. Questo consente di non lasciare per ore i rifiuti sui marciapiedi come invece accade a Cremona a scapito del decoro urbano e suscitando spesso proteste dei cittadini. Anche la gestione della Tarip ha suscitato polemiche ( leggi qui e qui) sotto al Torrazzo sia tra i cittadini che tra le categorie economiche. Chissà che non si pensi anche a Cremona ad un cambio di rotta studiando una parziale raccolta differenziata attraverso questi mini cassonetti.