Michele Bellini è candidato unico come segretario provinciale del PD di Cremona: "Quello che posso promettervi è che io mi impegnerò al meglio delle mie capacità per provarci"
Ecco le parole di Michele Bellini, candidato unico come segretario provinciale del PD di Cremona:
"Vi scrivo queste righe per condividere le ragioni che mi hanno spinto a candidarmi alla Segreteria Provinciale della nostra Federazione. Non è stata una decisione presa alla leggera, ma il frutto di una lunga riflessione e di tanti confronti. È una scelta che arriva in un momento significativo della mia vita, a 33 anni quando ogni passo porta con sé conseguenze importanti per il futuro. Assumere il ruolo di Segretario Provinciale oggi significa affrontare una sfida impegnativa. non solo per le condizioni difficili in cui versa la struttura - nonostante l'impegnc essenziale di chi la mantiene in vita - ma per il peso delle responsabilità, che sono certe e molteplici, mentre i riconoscimenti non sempre arrivano. Lo abbiamo visto con il Segretario uscente, Vittore Soldo, che per oltre sei anni ha guidato la nostra comunità con passione, dedizione e pazienza, anche quando il suo ruolo non è stato pienamente riconosciuto.
Nonostante le difficoltà, Vittore ha ottenuto risultati davvero importanti, sempre spendendosi in prima persona. A Vittore va la mia sincera gratitudine, per ciò che ha fatto e per come mi ha accolto in questa comunità. Ricordo ancora il nostro primo incontro, nell'estate del 2021, durante la "pre-Agorà" di Ombrianello: non lo avevo nemmeno visto, perché era dietro lo schermo a gestire la parte tecnica dell'evento, assicurandosi che tutto andasse per il meglio. Un gesto che dice tanto sulla persona e sul suo modo di vivere la politica: un autentico spirito di servizio. Questo stesso spirito l'ho ritrovato in tanti di voi. Nei vostri sforzi ho visto la passione per gli ideali, la dedizione al territorio e quel senso di comunità che rende il nostro impegno qualcosa di speciale. È una lezione che mi ha segnato e che mi accompagna ogni giorno. Sento un forte legame con questa terra, che è casa mia. Anche quando ero lontano - prima negli Stati Uniti, poi in Europa - ho mantenuto vivo questo legame, intervenendo sulla stampa locale o collaborando con le scuole del territorio. Durante quegli anni ho riflettuto molto sul nostro Paese, soprattutto pensando ai tanti giovani che lo lasciano: negli anni dieci, mentre le destre urlavano contro i barconi, 1,3 milioni di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 34 anni se ne andavano in silenzio. Anch'io ero tra loro. Poi sono tornato, prima a Roma e ora a Cremona. Una scelta controcorrente che - lo confesso - mi ha portato talvolta a dubitare se fosse quella giusta. Poi ho capito che bisogna seguire il nostro sentire più profondo e le intuizioni che ci offre. Questa stessa sensazione mi ha guidato nella scelta di candidarmi.
Credo che la politica debba garantire alle persone la libertà di scegliere di restare, senza essere costrette ad andarsene. Diritto a restare significa poter immaginare il proprio futuro qui, con un lavoro dignitoso, una casa accessibile, la possibilità di costruire una famiglia, l'accesso alle cure. È questo, in fin dei conti, che significa occuparsi delle priorità di un Paese intero. Questa candidatura è una scommessa, per me e per tutti noi. È la scommessa che ci siano tanti di voi pronti a ritrovare entusiasmo per la politica, che ci siano persone pronte a donare il proprio tempo, poco o tanto che sia, per rilanciare il nostro partito. È la scommessa che chi è più silenzioso trovi il coraggio di farsi avanti e che insieme si possa preservare uno spirito di comunità, contrastando l'individualismo che rischia di travolgere tutto. Dobbiamo impegnarci affinché il nostro partito non si trasformi in un comitato elettorale o, peggio, in uno strumento al servizio di interessi personali. E una scommessa per coinvolgere persone nuove, accoglierle con calore e farle sentire a casa fin dal primo giorno. Una scommessa per convincere chi si è allontanato a tornare: comincia da qui, quel "non lasciare indietro nessuno" che spesso ripetiamo.
Questa è anche una scommessa di rinnovamento, non di giovanilismo, ma di mentalità che va oltre l'età anagrafica. Il rinnovamento che ci attende deve essere un abbraccio tra generazioni, come evocò Pierluigi Bersani a Pessina nell'estate del 2023: per portare avanti un carretto servono sia chi lo spinge che chi lo tira. Il documento programmatico che troverete nelle prossime ore sul sito della Federazione è solo un punto di partenza, un cantiere aperto. Le regole previste dai nostri statuti prevedono che la scelta del nuovo Segretario spetti all'Assemblea Provinciale. Se la scelta dei delegati confermerà la mia candidatura, la mia prima azione sarà effettuare un giro di tutti i circoli per incontrarci e discutere insieme, sulla base di questo programma, come arricchirlo, adattarlo e realizzarlo alla luce delle condizioni oggettive in cui ci troviamo. Il nostro obiettivo principale è rilanciare un orizzonte di senso condiviso. Struttura e risorse sono indispensabili, ma prima ancora viene il senso dell'impegno. Non posso promettervi che vinceremo questa sfida. Le difficoltà ci sono e bisogna esser ealistici. Ma soprattutto, non dipende solo da me: dipenderà anche da voi, se vorret avorare insieme, se ci crederete e vi metterete in gioco. Quello che posso promettervi è che io mi impegnerò al meglio delle mie capacità per provarci".
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commenti
Antonio
19 gennaio 2025 12:43
Candidato unico…gli ex comunisti non si smentiscono mai.