Mister Alvini: Cremona un punto di partenza e non di arrivo. Vorrei sentire i tifosi dire: andiamo alla Cremo!
Questa mattina presso il Centro Sportivo G. Arvedi si è svolta la Conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore grigiorosso Massimiliano Alvini.
Ad aprirla il direttore sportivo Simone Giacchetta che con lui aveva già collaborato ai tempi dell’Albinoleffe: ‘Per noi oggi è un giorno speciale ed importante perché ufficialmente iniziamo una nuova stagione che ci vedrà in serie A e di questo dobbiamo nuovamente ringraziare la proprietà che ci ha messo in condizioni di lavorare in maniera serena.
Il tecnico sarà il mister Massimiliano Alvini, che conosco per averlo avuto alcuni anni fa ad Albinoleffe, lo conosco personalmente e come tecnico, conosco il suo modo di lavorare ed ha dimostrato in questi anni di meritarsi i traguardi che ha raggiunto. Non ha un passato da calciatore illustre, ma ha tutte le qualità come allenatore. E’ partito dai dilettanti vincendo in tutte le categorie dove ha allenato, siamo davanti ad un giovane emergente di talento, un esordiente che si appresta a misurarsi con un campionato nel quale vogliamo confermarci. Avevamo bisogno di un allenatore capace con grande entusiasmo, questa è una scelta sostenuta e condivisa da Ariedo, e questo è stato un aspetto molto importante, come è importante la sua esperienza in questi passaggi di gestione’.
La parola passa al direttore strategico Ariedo Braida, che rimarca l'obiettivo della prossima stagione, la strada da seguire, le difficoltà a cui si andrà incontro e la necessità di affrontarle uniti: ‘Abbiamo un percorso da continuare iniziato per me un anno e mezzo fa, la prima stagione è stata molto complicata e difficile, però abbiamo mantenuto la categoria e ci siamo salvati. L’anno scorso abbiamo ottenuto questo grande traguardo di riportare la Cremonese in serie A dopo 26 anni, c’è ancora la voglia di lavorare, di faticare, per mantenere questa categoria. Abbiamo pensato a Massimiliano Alvini perché la nostra realtà sociale, il nostro territorio è un territorio di fatica e lavoro, dove la parola d’ordine è fatica, umiltà, umiltà ed umiltà. Ed attraverso questo grande valore e la consapevolezza che faremo molta fatica ed andremo incontro a tantissime difficoltà e quindi ci dobbiamo preparare uniti in un tutt’uno a partire dal patron (Cav. Arvedi n.d.r.) all’ultimo dei magazzinieri".
"Vogliamo fare una Cremonese competitiva, ci auguriamo di dare a mister tutte le opportunità che avremo su un mercato che sarà complicato e difficile, per fare si che abbia tutti gli strumenti necessari per lavorare nelle migliori condizioni. Dobbiamo essere uniti, uniti, uniti per superare le difficoltà alle quali andremo incontro’.
Ed ecco che la palla passa a Massimiliano Alvini, uomo ed allenatore, che si racconta e racconta la storia che lo ha portato fin qui e le motivazioni ed i valori con cui affronterà questa nuova sfida: ‘Essere qua è un enorme piacere ed una grande soddisfazione, sono molto felice ed arrivo a questo traguardo dopo tanti anni di lavoro, ma resta comunque un punto di partenza e non di arrivo. Ringrazio la proprietà e la dirigenza per aver fatto di tutto per portarmi alla Cremonese e questo è gratificante e fantastico’.
L’idea di calcio di Massimiliano Alvini: ‘L'idea è quella di voler fare un calcio dinamico ed aggressivo, di voler fare la partita, di essere dominanti sia nella fase di possesso che di non possesso. Essere forti sul livello fisico e sul contrasto e coprire la palla più in alto possibile. Queste sono alcune idee che vogliamo mettere in pratica. La Cremonese dell’anno scorso è stata una squadra bella ed imprevedibile con un’enorme qualità tecnica, una squadra costruita per arrivare fino in fondo ed i fatti mi hanno dato ragione conquistando la serie A meritatamente. Non so quali siano le squadre più forti del prossimo campionato, ma so che dovranno confrontarsi con noi, a me interessa quello che vogliamo fare noi, sarà importante avere un’idea ben chiara e saperla trasmettere ai giocatori per avere il nostro stile sempre, per raggiungere il nostro obiettivo,che sarà la salvezza, attraverso il lavoro quotidiano. Noi metteremo in campo le nostre caratteristiche, i nostri punti di forza, le nostre idee’.
Nessun tradimento con il Perugia: ‘Sono grato alla Cremonese di avermi portato qua ma sono anche grato al Perugia per avermi dato questa possibilità, io porterò sempre dentro quella che è stata l’esperienza bellissima dell’anno scorso. Umanamente non è stato semplice lasciare Perugia, ma dall’altra parte c’è il professionista Alvini che non poteva non cogliere l’opportunità di allenare in serie A. Non c’è stato nessun tradimento, ma solo aver colto l'opportunità di allenare in serie A, che è l'aspirazione più grande che chi fà questo lavoro può avere’.
Il problema della ‘lunga sosta’ a causa dei mondiali: ‘E’ una riflessione che ho già fatto con lo staff perchè sicuramente cinquantadue giorni di sosta sono tanti, è una cosa anomala, e sicuramente si dovranno fare degli adattamenti. Stiamo lavorando per capire quale sia la soluzione ottimale da adottare in quel periodo’.
Vorrei sentire i tifosi dire: andiamo alla Cremo!: ‘Non faccio nessuna promessa salvo quella di lavorare umilmente e con determinazione, voglia di fare bene e mettersi in gioco. Tutto quello che in questi anni mi ha accompagnato nel mio percorso, creare empatia tra me, squadra, società e tifosi, che non vuol dire arruffianarsi, ma creare la miscela giusta, è quello che ho fatto in tutte le piazze dove ho allenato. Questi sono i miei valori che vorrei trasmettere anche qui e sentire i tifosi dire ‘Andiamo alla Cremo’ questo mi piacerebbe. Io sono sincero, diretto, autentico ,quello che dico è quello che penso, mi piace trasmettere, appassionare, avere voglia di fare il massimo. Ho sentito questa chiamata importante e voglio dare il meglio con umiltà e sacrificio’.
Migliorare divertendosi: ‘Ai giocatori chiederò di divertirsi, il gioco del calcio è un divertimento e noi siamo dei privilegiati che hanno la fortuna di poterlo fare. Se oggi sono qui ad allenare lo devo ai direttori, alle società, ma soprattutto ai calciatori che ho allenato in vent’anni. Chiedere a loro di aver voglia di migliorarsi continuamente curando i dettagli, un calciatore professionista non può essere mediocre nei valori che il calcio riesce a trasmettere’.
Adattare e sfruttare le caratteristiche di ogni giocatore: ‘‘Possiamo adattare le caratteristiche tecniche dei calciatori, in base a quello che riusciremo a fare, non sono un allenatore che gioca con un unico modo, in ventuno anni di percorso c’è stato uno studio continuo. Vedremo i giocatori a disposizione, le loro caratteristiche tecniche, tattiche e fisiche e ci faremo un’idea precisa, attraverso la condivisione ed il dialogo con tutti coloro con cui condivido il percorso’.
Tanti attestati di stima: ‘Arrivo ora con grandissima umiltà in punta di piedi, consapevole di quello che mi aspetta con gioia e piacere. Sono arrivati tanti messaggi di ex calciatori, amici, colleghi, i più belli sono quelli degli allenatori dei dilettanti, i miei amici, che ringrazio e vorrei dirgli ce la giochiamo, siamo qui ed ora ce la giochiamo insieme’.
Nessun giocatore del Perugia in arrivo: ‘Il Perugia è stata una squadra forte, bella e costruita bene, ci siamo divertiti, ci sono ottimi calciatori, lo dimostra un’annata oltre le aspettative, è stato merito della squadra ma anche del pubblico. Inizialmente è stato un po ' come Alvini che arriva qui a Cremona, ma dopo un po' la città ha trascinato la squadra. Ci sono ottimi calciatori a Perugia che possono sicuramente giocare in categoria superiore. Non avendo parlato di mercato,ma non credo possa arrivare qualcuno’.
La Cremonese di Vialli, Simoni e Mondonico: ‘Io sono legato alla Cremonese di Vialli e di Simoni con cui ho parlato diverse volte, di Emiliano mondonico, che ha allenato l’AlbinoLeffe e che qui a Cremona è stato importante. Essere l’allenatore della Cremonese è una gratificazione importante, è una storia importante ed essere su questa panchina, un bel sentimento che mi piace trasmettere, andiamo alla Cremo.
Continuare sulla falsa riga dello scorso anno: ‘Sposo la linea giovane con giocatori che hanno voglia di crescere con cui lavorate sul campo, Lo scorso campionato Fabio ha fatto un grande lavoro ed io ho avuto questa chance, quindi sicuramente porterò avanti le sue idee vincenti, è importante continuare su un percorso tracciato chiaramente che ha portato alla vittoria di un campionato. Il mio obiettivo sarà diverso: mantenere la categoria, attraverso il lavoro, l'umiltà, il sacrificio e la condivisione del percorso’.
Alla fine Ariedo Braida ‘chiama’ un grande applauso per il nuovo mister e dopo le foto di rito, un giro di strette di mano per tutti, un gesto non dovuto ed inaspettato da parte di un allenatore di grande esperienza e di un uomo che ama e crede profondamente in quello che fa con grande passione e che dovrà fare a Cremona. Andiamo alla Cremo!
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