Morìa di piccioni nelle vie del centro storico, all'ombra del duomo un cimitero. L'assessore Pasquali: "Non è colpa del mangime, chiederemo un parere all'ATS"
La moria di piccioni denunciata sui social non è sfuggita all’assessore comunale Simona Pasquali, che segue con attenzione il fenomeno in corso da qualche giorno a Cremona. “Si, stiamo seguendo l’evolversi della situazione e chiederemo un parere anche all’Ats sul da farsi. L’invito che faccio ai cittadini è quello di segnalare agli addetti la presenza di eventuali carcasse perché possano esser smaltite al più presto. Voglio, però, rassicurare su una cosa: il mangime sterilizzante che distribuiamo per il contenimento degli animali, non contiene assolutamente alcun veleno, è assolutamente certificato per i piccioni e ha dimensioni tali che non può essere mangiato da altri tipi di uccelli”. L'aiula erbosa dietro il duomo, a fianco delle spledide absidi, come documentano le fotografie, è a questo proposito una vera discarica a cielo aperto, il cimitero dei piccioni morti, che si mescolano alla sporcizia di ogni genere all'ombra di una delle più belle cattedrali romaniche.
Il mangime sterilizzante è stato distribuito nelle zone particolarmente frequentate dagli uccelli, ma per vedere i risultati concreti bisognerà attendere ancora un paio d’anni. Secondo lo studio di Pietro Paolo Albonetti dell’università di Genova, commissionato dal Comune, i piccioni sottoposti a trattamento sterilizzante sono circa 730. Le zone con più colombi sono piazza del Comune e largo Boccaccino dove ne sono stati contati 200, cosi come piazza Cadorna altri 200, 100 nella zona degli ex monasteri e altrettanti in piazza Roma , 80 in piazza 4 Novembre, 50 in via Trecchi, 40 in piazza San Michele, 30 in via Ugolani Dati. “L’unica raccomandazione che faccio è quella di non distribuire briciole, per non vanificare i risultati. Il piano di contenimento dura tre anni e permette di portare la popolazione sotto una soglia che consenta di vivere molto meglio anche agli stessi piccioni. A novembre, poi, effettueremo un monitoraggio anche in collaborazione con i veterinari dell’ATS per verificare i risultati. Per il resto, effettivamente si trovano in giro molti cadaveri di piccioni, specialmente nella fontana di porta Po, dove si recano per bere, ma il fenomeno è sotto osservazione”.
foto di Gianpaolo Guarneri - Studio B12
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