Morto Marco Bergonzi figlio del tenorissimo Carlo Bergonzi. Aveva 67 anni
Ha affrontato con grande dignità, forza e coraggio la grave malattia che da qualche anno lo aveva colpito. Lo ha fatto senza mai perdere il sorriso e, soprattutto, quel grande amore per la famiglia e la sua terra, che da sempre lo animava. Si è spento, all’età di 67 anni, Marco Bergonzi, figlio del “tenorissimo” Carlo Bergonzi di cui ricorrono i dieci anni della morte ed i cento della nascita. Da tutti unanimemente considerato il più grande tenore verdiano del secolo, Carlo Bergonzi era stato al centro di importanti esibizioni anche a Cremona, città che frequentava come la frequentava il figlio Marco che all’ombra del Torrazzo, vantava amicizie e diversi legami di lavoro. La notizia della sua morte si è rapidamente sparsa in città, e in provincia, destando sentimenti di unanime e profondo cordoglio. A lungo direttore e patron dell’hotel di famiglia “I Due Foscari” di Busseto (ideato e voluto proprio dal padre al quale la piazza antistante lo storico locale è dedicata), per anni sede della prestigiosa Accademia Verdiana Carlo Bergonzi, era sempre presente, fin da ragazzo, alle esibizioni di papà Carlo nei più grandi teatri del mondo e lo era anche, da dieci anni a questa parte, in occasione delle varie celebrazioni dedicate al grande tenore. Tutto questo fino a quando le forze glielo hanno permesso e sempre mantenendo fisso lo sguardo e l’attenzione sulle attività legate al grande tenore. Appassionato, e non poteva essere diversamente, di musica classica e di opere liriche, negli ultimi anni ha dovuto lottare contro una grave malattia che ha affrontato con grande coraggio. In tanti, non appena si è sparsa la notizia della sua morte, ne hanno ricordato la grande intelligenza, il legame profondo con la sua terra e con la famiglia, la cordialità e la gentilezza che lo hanno sempre animato. “È facile parlare bene del proprio padre – aveva detto anche di recente - il mio era buono e giusto, umile e rispettoso di tutti, con un carattere forte, non amava le prevaricazioni e l’arroganza e questo è quello che ha trasmesso a noi figli. Ci ha cresciuti con il supporto dall’inseparabile Adele, nostra madre, conosciuta come “la leonessa”, sempre presente e prodiga di consigli e all’occorrenza capace di sfoderare gli artigli. Mio padre amava molto la compagnia degli amici: era un uomo solare e il fatto che venga ricordato, oltre che come grande artista, anche come uomo capace di grande umanità mi fa un enorme piacere”.
Marco Bergonzi ha lasciato la moglie Ilaria Tamburrino (apprezzata soprano), la mamma Adele, il fratello Maurizio con Erminia, i nipoti Carlo e Martina con Ales e la piccola Olivia, la suocera Paola, i cognati Domenica e Alberto, i nipoti Mattia e Matteo e la famiglia Aimi. I funerali avranno luogo venerdì 15, alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Vidalenzo di Polesine Zibello, il il paese natale del padre Carlo ed anche quello in cui lo stesso Carlo Bergonzi riposa dove il defunto giungerà partendo dall'Hotel “I Due Foscari”, e poi riposerà per sempre nel cimitero di Vidalenzo nella cappella di famiglia, a due passi dal Grande fiume, al crocevia tra le province di Parma, Piacenza e Cremona. Tra l’altro il cimitero è lo stesso in cui riposano anche Carlo Verdi e Luigia Uttini, genitori del maestro Giuseppe Verdi. Il rosario sarà recitato giovedì 14 in collegiata a Busseto dopo la celebrazione pomeridiana delle 18 .
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