Nel weekend a Gradella di Pandino sarà tempo di “Festa del Fieno”, e la gelateria Unika di Crema si è inventata il gelato dedicato
Riporta l’interessantissimo sito internet dedicato alla pastorizia (www.festivalpastoralismo.it) che, il prossimo weekend, sarà tempo di Festa del Fieno e dei Prati stabili, nel Borgo di Gradella, frazione di Pandino in provincia di Cremona. E per la serie: clamoroso in terra viscontea: i partecipanti potranno gustare il menù del fieno che comprende il gelato Made in gelateria Unika (Crema). Come nasce questo gelato particolare che, sinora, era preparato solo da qualche chef in ristoranti prestigiosi e ora diventa Pop, grazie a una festa popolare?
Il fieno viene da Nasolino (800 m) (sopra il prato dal quale proviene il fieno e la chiesa), una località della Valzurio (comune di Oltressenda alta), piccola valle laterale dell’alta val Seriana (la testata della Valzurio è il “retro” della Presolana). Una di quelle valli che una certa retorica definisce “incontaminate” perché poco o nulla interessate dal boom dell’edilizia turistica. Il fieno di qui, dall’erba morbida e sottile e trapuntata di fiori (nella foto salvia e centaurea) sembra che profumi già guardando le foto.
Da Nasolino innumerevoli pastori, nei tempi, intrapresero la transumanza verso le pianure, diffondendosi dal Lodigiano alla bassa bresciana, passando per il Cremasco. La transumanza con le mandrie bovine durò 5-6 secoli e spesso, le famiglie fermavano definitivamente in pianura. Così la Bassa si è popolata e animata di realtà zootecniche e casearie (ricordiamo che anche a Crema vie era una grossa industria di latticini, la Angelo Arrigoni – famiglia della val Taleggio – che operò tra il 1922 e il 1954).
Ed è davvero caratteristico quindi che, proprio a Crema, città lungo il fiume Serio, capitale di un immaginario, ma non troppo, capitale del Granducato del Tortello, è nato il gelato del fieno, grazie alla passione di due personaggi: Andrea Messa, appassionato di montagna e agricoltura e Giovanni, appassionatissimo, o meglio, esperto di gelato da materie prime fresche e bio, con la Gelateria - Cremeria Unika di Crema.
Oggi sale tanto fieno dal Cremasco verso le valli (prima scendevano le vacche a mangiarlo in inverno in pianura) ed è curiosa e bella la storia di qualche kg di fieno super selezionato, prodotto con cura amorevole, che fa il percorso inverso per diventare qualcosa di particolare: non essere consumato dalle mucche ma, sia pure nella sua essenza, ma dalle persone: dall’alta val Seriana al Cremasco.
Già fieno, genuino, pulitissimo, profumatissimo, nella cittadina cremasca si è bagnato di latte fresco bio locale, latte, particolare non indifferente: prodotto con foraggi irrigati con l’acqua dell’Adda e del Serio. Un matrimonio tra montagna e pianura più che simbolico, che ricorda i legami creati dalla transumanza lungo il Serio.
Il fieno, lavato e sterilizzato è stato infuso nel latte cui ha donato i suoi aromi. E la storia è cominciata. Il primo risultato è stato strepitoso ed è già in vendita alla Cremeria Unika (via Mazzini a Crema) e, nel weekend, approderà alla Festa del fieno Gradella di Pandino.
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