8 novembre 2023

Nomi, cose, (quasi) città: Soncino tra Medioevo e Rinascimento. Il convegno

L’iniziativa del convegno “Nomi, cose, (quasi) città: Soncino tra Medioevo e Rinascimento” chiude per il 2023 la serie di manifestazioni ed eventi proposti dall’associazione Castrum Soncini per celebrare il 550esimo della fondazione della celebre Rocca tardomedievale. Si terrà domenica 12 novembre alle 10 presso la sala convegni dell'ex Filanda Meroni.

Il titolo del convegno riprende un concetto caro alla storiografia sulla Lombardia medievale, elaborato da Giorgio Chittolini: la Lombardia sarebbe una terra caratterizzata dalla presenza massiccia di una serie di centri significativi dal punto di vista politico, demografico, economico, culturale a cui però – in epoca medievale – non era riconosciuto uno status propriamente cittadino.

Gli interventi proposti seguono un ordine cronologico che serve a ricostruire idealmente la parabola della fortuna di Soncino tra il 1118 e la peste del 1630. Si partirà con un intervento (Stefano Bernardinello) volto a inquadrare Soncino come terra che tenta di imporsi come comunità di riferimento per una intera fascia di territorio di confine: con la costruzione della Rocca (di cui parlerà Simone Sestito), tuttavia, Soncino si inserirà a titolo definitivo in una nuova epoca d’oro ancora oggi ravvisabile nella sua monumentalità e anche nella sua influenza politica (Francesco Bozzi). Ricordiamo a latere, oltre alla costruzione della Rocca, la presenza dei rinomati stampatori in lingua ebraica (ultimi anni del Quattrocento), la realizzazione dell’apparato decorativo di Santa Maria delle Grazie (primi anni del Cinquecento), la presenza come reggente del convento di San Giacomo di Michelangelo Ghisleri, futuro papa Pio V. All’interno di questa fortunata monumentalità tardo Quattro-inizio Cinquecentesca si inserisce anche la realizzazione del coro di San Giacomo (Lorenzo Mascheretti). Si chiuderà con una possibile interpretazione sulla fine di questa stagione fortunata e sulla crisi demografico-economica che ridimensionò Soncino a partire dal XVI secolo (Fabrizio Costantini). Alcune relazioni si appoggeranno allo studio delle fonti locali, interessate con lungimiranza negli anni appena trascorsi da vari interventi di riordino e valorizzazione. Abbiamo cercato di coinvolgere giovani relatori di calibro accademico, per provare a rinverdire gli studi su Soncino e a ridare una spinta verso nuovi lavori di tesi e di approfondimento su una significativa storia locale.

PROGRAMMA

Elisabetta Fusar Poli (Università degli Studi di Brescia) Introduzione ai lavori, saluti, onori di casa

Fabrizio Pagnoni (Università degli Studi di Milano) Il concetto di ‘quasi città’

Stefano Bernardinello (docente, PhD UniFi)

Soncino prima della rocca e il complesso territorio nei dintorni dell’Oglio (XII-XIII secc.)

Francesco Bozzi (Università degli Studi di Milano)

«Quorum nomina designantur inferius». Onomastica e società a Soncino fra XII e XV secolo

Simone Sestito (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi oppure Soprintendenza ABAP CR LO MN)

La Rocca e il suo contesto: considerazioni tra tutela e archeologia

Lorenzo Mascheretti (Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo, PhD UniCatt) Un nuovo esordio per fra Damiano Zambelli: il coro per i domenicani di San Giacomo a Soncino

Fabrizio Costantini (docente, PhD UniVr)

Narrare e misurare una crisi. Soncino e la sua demografia tra Cinque e Seicento

RELATORI

Elisabetta Fusar Poli è professoressa ordinaria di Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università degli Studi di Brescia e avvocato. Ha pubblicato monografie, saggi e articoli scientifici e ha partecipato a conferenze e convegni nazionali e internazionali, in particolare sui temi del patrimonio culturale e dell’innovazione tecnica fra Otto e Novecento, del diritto penale in età contemporanea e sul pluralismo giuridico nella terraferma veneta in età moderna.

Fabrizio Pagnoni è ricercatore di Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Milano. Studia le istituzioni politiche ed ecclesiastiche bassomedievali, e le dinamiche di produzione, circolazione e scambio fra Tre e Quattrocento. È coordinatore del progetto PRIN Scrivere le comunità. Le fonti consiliari nelle Alpi del tardo medioevo.

Stefano Bernardinello è docente a contratto presso l'Università degli Studi di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Studi Storici presso l’Università di Firenze e Siena con una tesi sulla politica milanese tra XI e XII secolo. Negli ultimi anni si è specializzato sulla storia locale del territorio lombardo, con una monografia sulla storia medievale di Bonate Sopra (BG) e una collaborazione con Centro Studi e ricerche Archivio bergamasco per "Bergamo-Brescia città della cultura 2023". Attualmente docente di Scuola Secondaria di primo grado.

Francesco Bozzi è assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano, dove ha conseguito il dottorato di ricerca con uno studio sui trattati di aderenza visconteo- sforzeschi (pubblicato nella monografia Le spire della vipera. Le aderenze viscontee fra

Tre e Quattrocento). È attualmente coinvolto nel PRIN Nomina. I nomi delle persone nell’Italia del basso medioevo: una nuova chiave interpretativa per la storia sociale e politica (P.I.: prof. Andrea Gamberini), con particolare attenzione alle realtà di Cremona e di Verona.

Simone Sestito è funzionario archeologo presso la Soprintendenza ABAP per le province di Cremona, Mantova e Lodi. Si è laureato all’Università Ca’ Foscari di Venezia con il professor Sauro Gelichi (con una tesi sull’incastellamento della Franciacorta) e ha successivamente conseguito la specializzazione in Archeologia tardoantica e medievale presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha collaborato a progetti di ricerca sui paesaggi storici sotto la direzione di Gian Pietro Brogiolo. Dal dicembre 2017 presta servizio per il Ministero della Cultura. Ha partecipato alla mostra La terra delle acque (tenutasi presso il Museo civico di Crema tra marzo e maggio del corrente anno) con un approfondimento sul rapporto tra insediamenti e paesaggi incolti nel Cremasco medievale e, insieme alla collega Chiara Marastoni, si è occupato dei paesaggi storici di Piadena nel volume di prossima pubblicazione La pieve di Piadena. Nuove ricerche, a cura di Marco Baioni.

Lorenzo Mascheretti, formatosi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, è dottore di ricerca in Studi umanistici - Storia dell’arte moderna. È stato vincitore del Premio Erminia Bretschneider per la Storia dell’Arte e dell’Architettura 2023. Svolge attività didattica integrativa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Politecnico di Milano. Ha partecipato alla catalogazione scientifica delle collezioni del Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma e dell’Accademia Carrara di Bergamo. La sua ricerca è incentrata sulla storia dell’arte nord italiana tra XV e XVI secolo, con interesse alla tarsia lignea rinascimentale e all’indagine sui contesti di committenza, produzione e circolazione delle opere d’arte.

Fabrizio Costantini è docente di Storia e Filosofia negli istituti di istruzione di secondo grado. Dottore di ricerca in Storia economica presso l’Università degli Studi di Verona, è stato quindi docente a contratto presso l’Università degli Studi di Milano e assegnista di ricerca presso il dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Bergamo. Ha concentrato i suoi studi sulla storia della Lombardia veneziana e milanese tra Cinque e Settecento.

Nomi, cose, (quasi) città: Soncino tra Medioevo e Rinascimento

Ex Filanda – Soncino CR, 12 novembre 2023

Inizio lavori: ore 10.00 Termine: previsto per 12.30


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commenti


michele de crecchio

9 novembre 2023 22:31

Le tematiche proposte sono di estremo interesse. Nel congratularmi per l'iniziativa, mi auguro che le relazioni siano al più presto rese disponibili anche in forma cartacea con grande beneficio per la cultura della nostra provincia.