Non rispettano le prescrizioni del Giudice: tornano in carcere un 32enne e un 40enne
La mattina e il pomeriggio del 17 maggio i Carabinieri delle Stazioni di Casalmaggiore e di Solarolo Rainerio hanno rispettivamente arrestato un cittadino straniero di 32 anni, pregiudicato e affidato in prova ai servizi sociali, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, e un cittadino italiano di 40 anni, pluripregiudicato, agli arresti domiciliari in una struttura del territorio.
Il primo uomo, destinatario del provvedimento di carcerazione, dovrà continuare a scontare in carcere il residuo della condanna definitiva, pari a circa un anno e mezzo di reclusione per il reato di immigrazione clandestina commesso a Milano nel giugno 2010 quando era stato sorpreso in Italia nonostante fosse stato espulso con accompagnamento alla frontiera e non potesse rientrare sul suolo italiano per 5 anni.
Mentre l’uomo stava scontando la condanna in affidamento in prova ai servizi sociali, era stato sorpreso dai Carabinieri di Parma alla guida di un veicolo, aveva mostrato una patente contraffatta ed era stato denunciato. Inoltre era stato sorpreso altre due volte a violare le prescrizioni impostegli, in particolare perché effettuava degli spostamenti in luoghi e in orari non giustificati da ragioni di lavoro. Era stato già diffidato e queste condotte hanno evidenziato la superficialità nella gestione della misura e l’indifferenza per le diffide ricevute, motivo per cui il Tribunale di Sorveglianza ha deciso per il rientro in carcere. I militari lo hanno rintracciato e gli hanno notificato il decreto, accompagnandolo al carcere di Cremona.
Il 40enne è invece destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal GIP di Busto Arsizio in sostituzione degli arresti domiciliari disposti nel 2021 per il reato di maltrattamenti in famiglia. I Carabinieri di Solarolo Rainerio avevano il compito di controllarlo e in alcune occasioni avevano accertato delle violazioni di quanto impostogli in relazione agli orari dei suoi spostamenti e ai luoghi che era autorizzato a frequentare. Hanno quindi informato la competente Autorità Giudiziaria che ha emesso un provvedimento di accompagnamento in carcere tenuto conto che tali mancanze non erano più compatibili con la prosecuzione degli arresti domiciliari.
Per questo motivo è stato raggiunto nel suo domicilio e portato a Cà del Ferro.
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