Non si placa la polemica sull'abbattimento dei tigli in via Adda. Morandi: "C'è il rischio di compromettere il verde di tutto il quartiere"
Non si placa la polemica sulle modalità dell’abbattimento dei tigli in via Adda (leggi l'articolo). Mariella Morandi, storica dell’arte e ricercatrice, che con il suo precedente intervento ha alimentato un acceso dibattito tra i residenti, interviene nuovamente sul tema sollevando nuovi interrogativi sulla conservazione del verde nel quartiere Po, apprezzato dai cremonesi proprio per questa particolarità: “Egregio Signor Direttore, approfitto della sua disponibilità per inviarle due immagini degli alberi che stanno abbattendo in via Adda. Il tronco è ormai tagliato e si vede bene l’interno. E forse il fusto di un albero malato questo? E’ ovvio - prosegue Morandi - che se nelle risposte ci si ripara sotto l’ombrello della "sicurezza" si chiude la bocca a qualunque confronto, ma non è proprio possibile distinguere "il grano dalla zizzania" ovvero, fuori di metafora, distinguere con i mezzi diagnostici in possesso della scienza agronomica un individuo ammalato da uno che non lo è?
C’è il reale pericolo che tutto il verde del quartiere Po, che costituisce un importante polmone per la città, venga decisamente compromesso - sottolinea Morandi - Il quartiere è stato costruito negli anni Cinquanta in base ad un’idea di città-giardino sotto la direzione dell’architetto Aldo Ranzi, allora ingegnere capo del Comune; poi il progetto originario è stato solo parzialmente realizzato a causa degli interessi economici e politici dell’epoca, ma ciò non ha impedito che il quartiere sia sempre stato uno dei preferiti dai cremonesi proprio per il fatto di essere immerso nel verde, con i vantaggi che ne conseguono. Grazie per lo spazio che ha voluto dedicare alla mia precedente segnalazione - conclude Mariella Morandi - che almeno ha suscitato un minimo di dibattito fra i cittadini ed ha evitato che questo scempio si compisse nella più totale indifferenza ferragostana. Un cordiale saluto”
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commenti
François
18 agosto 2021 10:10
Nell'ufficio della rigenerazione urbana stanno già lavorando all'uncinetto per preparare i golfini che rivestiranno le ceppaie, così i residenti avranno un quartiere tutto colorato...
Gualtiero Nicolini
18 agosto 2021 11:26
Non c'è da scherzare il verde pubblico è importante come il pericolo di crolli specie ora che i temporali sono a volte violenti ma una amministrazione DEVE dimostrare davvero le reali necessità e affidare perizie a personale qualificato
Ricordate gli alberi malati in viale Trento e Trieste magari solo per creare le ciclabili ?
Paolo Puzzi
20 agosto 2021 04:42
Se dobbiamo guardaré la questione sotto l 'aspetto della sicurezza,in questa ottica allora dobbiamo abbattere anche il Torrazzo,potenzialmente pericoloso in caso di scossa sísmica di una certa intensita',costruito inoltre senza le normes antisismiche vigenti