6 maggio 2025

Omicidio del Leoncavallo, ecco i tre indagati: tutti presenti nella pista cremonese archiviata nel 2000

Adesso ci sono anche i nomi dei tre indagati a confermare che è la pista romana intrecciata con quella cremonese quella che verrà seguita dalla Procura milanese per il duplice omicidio del Leoncavallo. I tre indagati sono: l'ex Nar Massimo Carminati, il cognato Claudio Bracci, pure lui terrorista neofascista, e Mario Corsi, detto 'Marione', ex militante dei Nuclei Armati Rivoluzionari oggi conduttore radiofonico. Dunque per l'omicidio di Fausto e Iaio, i giovani uccisi il 18 marzo 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo, a Milano, i nomi sono quelli che erano già nelle segnalazioni della Digos di Cremona (secondo le intuizioni dell'ispettore Carmine Scotti) e nelle inchieste passate sia dal giudice Salvini che dalla Forleo. "Una pista indiziaria senza la prova regina" disse infatti Salvini e nel 2000 tutto venne archiviato. Basta scorrere le cronache dei giornali cremonesi dell'epoca e si scoprirà che tutto era già scritto da anni. Vedremo se le nuove prove riusciranno a dare forza all'inchiesta. 

    Carminati, 66 anni, milanese di nascita, vanta un curriculum criminale di primordine. Il quarto re di Roma, il 'nero' di Romanzo Criminale, il 'cecato' per via dell'occhio perso in seguito a una sparatoria con la Digos, amico e compagno di scuola di Giusva Fioravanti, accusato di avere legami con la Banda della Magliana. Diversi pentiti lo hanno accusato nel corso degli anni di numerosi omicidi, e pure di avere avuto un ruolo con i servizi segreti nel presunto depistaggio delle indagini per la strage di Bologna, ma dalla metà degli anni '70 è quasi sempre riuscito a farla franca nei processi. Arrestato nel 2014 nell'inchiesta sul 'Mondo di mezzo', per cui ha subito una condanna a 10 anni, si trova in carcere per scontare una pena residua per corruzione.

    Ha 67 anni Claudio Bracci, militante nero e malavitoso comune, considerato l'intermediario tra i Nar e la malavita romana legata alla Banda della Magliana.     Accusato di numerosi fatti di cronaca, Mario Corsi, 66 anni, ultras della Curva Sud della Roma poi telecronista.


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