2 ottobre 2021

Ospedale, chirurgia operativa anche al sabato per favorire la ripresa dell'attività ordinaria

All'Ospedale di Cremona le sale operatorie saranno aperte anche al sabato. L'obiettivo è quello di favorire la ripresa dell’attività ordinaria e ridurre le attese per gli interventi chirurgici programmati, rinviati a causa dell’emergenza Covid-19. Un progetto peculiare per l’ASST di Cremona dedicato ai cittadini del territorio che ha avuto inizio lo scorso 4 settembre e che proseguirà sino al 31 dicembre 2021.

Grazie ad un finanziamento ad hoc stanziato dalla Regione Lombardia - spiega Giuseppe Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona) - il progetto prevede l’apertura straordinaria delle sale operatorie nella giornata di sabato con cinque o sei sedute in aggiunta all’attività della settimana. Una programmazione frutto di un lavoro collegiale (Direzione Sanitaria, Direzione Medica, Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie, Gestione Operativa, Risorse Umane) che vede il coinvolgimento e la partecipazione di quasi tutte le équipe chirurgiche dell’Ospedale di Cremona.  Questa modalità ci consentirà di effettuare, entro la fine dell’anno, più di 300 interventi”.

In questa fase in cui gli esiti della Campagna vaccinale anti Covid-19 sono evidenti, è il momento di agire con determinazione sulle conseguenze che la pandemia ha determinato rispetto al normale svolgimento delle attività di cura, sia in ambito diagnostico che terapeutico – aggiunge Rosario Canino (Direttore Sanitario ASST di Cremona) -. L’obiettivo del progetto promosso da Regione Lombardia, infatti, è riequilibrare le liste di attesa dell’attività chirurgica (da mesi, concentrata in prevalenza su emergenza e patologie oncologiche maligne) e offrire un servizio che risponda al bisogno reale di tutti i cittadini”.

Il progetto trova realizzazione grazie all’impegno del personale medico, infermieristico e Oss che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, accordando la propria disponibilità (retribuita) al di fuori dell’orario di servizio – conclude Rossi -. Decisamente molto positivi i feedback ricevuti dai primi pazienti coinvolti”.


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