12 ottobre 2024

Paolo Bodini si è dimesso dai Friends of Stradivari (e dal Pd). Ha portato per vent'anni Cremona e la liuteria nel mondo con una fitta rete di relazioni e riportando qui meravigliosi strumenti

Paolo Bodini ha lasciato la presidenza dei Friends of Stradivari, la rete che in tanti anni ha portato a Cremona i più grandi strumenti del mondo, i più famosi, quelli che nessuno aveva mai visto e a volte neppure suonato o immaginato.  Cremona può perdere il patrimonio di relazioni, conoscenze e capacità di Paolo Bodini in un settore, come la liuteria, che la mette alla ribalta e sotto gli occhi del mondo? Negli ultimi vent'anni è stato il vero ambasciatore di Cremona nel mondo: l'ha fatta conoscere e apprezzare, nel nome della liuteria ma non solo. Bodini non ha voluto rilasciare interviste ma all'amico che glielo chiedeva ha confidato la sua grande amarezza ma anche la serenità per il tanto lavoro svolto nel nome della liuteria e di Cremona, apprezzato in tutto il mondo. Nei giorni scorsi, stando ad alcune voci che arrivano dalla segreteria del partito, si sarebbe dimesso anche dal Pd proprio per la grande amarezza di queste giornate e per il mancato sostegno.

Qualche settimana fa si è tenuta la tradizionale cena dei Friends of Stradivari e Paolo Bodini ha tenuto un discorso applauditissimo (in italiano e inglese) sul lavoro fatto ma, riferiscono i presenti (tra cui molti liutai), era lampante l'amarezza e la delusione per la certa mancata riconferma nel Cda del Museo del Violino. Qualcuno ha registrato l'intervento del presidente.

"Oggi, con questa riunione e questa cena chiudo, con un po’ di tristezza, la mia quasi ventennale esperienza di Presidente dei Friends of Stradivari". Ha detto Bodini.

Poi ha ripercorso il cammino dei vent'anni dei Friends. "Ricordo bene la conversazione con Eva Lerner Lam, credo nel 2006, seduto in un bar di Piazza della Pace con un bicchiere di buon Prosecco in mano: a quell’epoca Eva aveva la responsabilità di decidere cosa fare della splendida collezione di strumenti cremonesi che suo padre -Sau Wing Lam- aveva lasciato alla famiglia. Lì è nata la scintilla, l’idea di creare una rete tra persone che amavano la liuteria classica cremonese e che volessero condividere il piacere di far conoscere e far godere anche altre persone beni di cui loro erano sì proprietari, ma in realtà custodi temporanei di qualcosa come i violini storici cremonesi, che davvero appartengono alla intera umanità". 

Ancora non c'era il Museo del Violino. Così ha proseguito Paolo:"E’ nato così il programma di arrivi di questi strumenti in prestito a lungo termine alla nostra città, e questo parecchi anni prima che nascesse prima l’idea e poi la realizzazione del Museo del Violino. Essere coinvolto nella nascita, nella fondazione e successivamente nello sviluppo del Museo del Violino è stato per me molto gratificante.  Questa bellissima istituzione è diventata in breve tempo una vera gemma nella corona della nostra città ed ha certamente contribuito a far crescere il profilo internazionale di Cremona.  E di questo sono molto orgoglioso".

"Da quel punto di partenza vi è stato poi l’allargamento della nostra associazione a tutti coloro che a vario titolo e per interessi diversi condividevano l’amore per la liuteria di Cremona.  Ed eccoci qua! Vedere che di anno in anno è cresciuto il desiderio di appartenere ai Friends of Stradivari e di condividere questa serata come un appuntamento quasi irrinunciabile è una cosa che mi riempie di gioia. - ha proseguito Bodini - Quello che più mi è piaciuto di questo periodo della mia vita è stato senza dubbio l’esperienza umana, quella di conoscere e spesso diventare amico di meravigliose persone sparse nelle varie parti del mondo, dai vari paesi europei quali soprattutto Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Slovenia, Croazia, agli Stati Uniti d’America, Messico e Canada per passare poi a paesi dell’Est  in grandi nazioni quali Russia, Cina, Giappone e Sud Corea per finire con l’Australia.  Posso dire che ho portato con orgoglio Cremona in giro per il mondo".

"Sappiamo che rivalità geopolitiche e politiche a volte scellerate di cosiddetti leader portano a divisione e purtroppo anche guerre, come tragicamente stiamo vedendo anche in questi anni, ma quando si gira il mondo con in mano un violino e si parla delle meravigliose capacità dell’uomo artigiano, e si ascolta insieme della bella musica e ci si siede a condividere del buon cibo, ci si scopre davvero tutti fratelli e sorelle che hanno gli stessi desideri e soprattutto quelli di vivere in pace e libertà. - ha aggiunto - Per questa esperienza che ho vissuto con grande piacere e intensità, voglio ringraziare ciascuno di voi per l’apporto e il supporto che mi ha dato in questi anni e ringraziare sentitamente tutto lo staff e la direzione del Museo per la indispensabile e ottima collaborazione che ha reso tutto questo possibile".

Poi con grande commozione, il saluto finale: "Non ho altro da aggiungere se non augurare a tutti voi e alla nostra associazione una lunga vita, ricca di successi e soddisfazioni". 

Cremona è spesso ingrata con i suoi figli migliori. E per la cultura e la liuteria, senza dubbio alcuno, Paolo Bodini lo è stato negli ultimi vent'anni portando Cremona, la sua storia, la sua arte e la sua musica nel mondo e riportando a casa i capolavori liutari del passato facendoli ammirare ai visitatori del Museo del Violino. Poi la scelta di fargli chiudere l'esperienza di Presidente dei Friends of Stradivari? Ma da parte di chi? Il sindaco, presidente della Fondazione Stradivari, non poteva opporsi? Comprensibile, dunque, la grande amarezza di Paolo Bodini.

Mario Silla


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commenti


Primo Luigi Pistoni

12 ottobre 2024 11:19

Cremona città bigotta e piena di invidiosi mediocri e cattivi.
Grande Dott. Bodini che ha provato a cambiare e far uscire questa città "cascina a corte chiusa" dai confini decisi da altri.
Primo Pistoni-Liutaio

Clara Rossini

12 ottobre 2024 12:15

Paolo Bodini ,tra i figli migliori della nostra città , non riconosciuto appieno da chi di riflesso ha ricevuto beni e onori . Possono i cremonesi ovviare a tale irriguardevole mancanza onorare Paolo Bodini issandolo su un podio ideale , sostenuto dagli applausi e dai ringraziamenti di chi ne sa riconoscere e da tempo sempre saputo apprezzare il grande fruttuoso impegno e il savoire faire di tale personaggio. ??Avanti un altro , si dirà … ma chi ? E perché ora ? Allo stesso tempo , inspiegabilmente Cremona che doveva con Milano risultare un asse importante per la tradizione e la qualità della musica lombarda , è stata messa poco elegantemente da parte per Parma ??? E nessuno fiata ?? Governo ladro ! Un ‘ imprecazione come tante . Ne aggiungo un’altra: guardati sia dai nemici che dagli amici …

Alessandro Voltini

12 ottobre 2024 13:03

È stato costretto a lasciare Friends of Stradivari, da lui "inventata" , una delle realtà più interessanti per il mondo della liuteria e per la città di Cremona...dove sono sindaco e assessori del turismo e della cultura? Evidentemente non hanno ancora capito che la liuteria è l'unica cosa che distingue Cremona da tutte le altre città. Si poteva con gradualità pensare ad un non necessario, passaggio di consegne. Non vedo personalmente nessuno in grado ,conoscenza della lingua inglese a parte, in grado di sostituire degnamente il dott.Paolo Bodini
Alessandro Voltini liutaio

Stefano

12 ottobre 2024 13:54

Perché costretto e da chi?

Anna L. Maramotti Politi

12 ottobre 2024 15:17

È una grave perdita non solo per la liuteria,
ma per la nostra Città che viene depauperata di una figura intellettualmente prestigiosa che ha contribuito alla studio e alla conoscenza attraverso un progetto di collaborazione fra studiosi di fama mondiale. Almeno un grazie è doveroso nella speranza che il Prof Bodini continui ad essere presente nell'ambito della liuteria che non è solo artigianato artistico , ma espressione d'arte e di cultura che identifica Cremona.

Innominato

12 ottobre 2024 22:01

Costretto? Non hanno voluto riconfermarlo ? Ma al Museo non c'erano tutti i suoi amici ? Quelli con cui ha collaborato da tanti anni . Non è che per caso sono proprio loro che lo hanno fatto fuori ? Mi viene il sospetto visto che si è dimesso anche dal PD. Gattone.... ci cova ?

Graziano

13 ottobre 2024 04:14

Usa e getta come al solito. Tipico di questa città. Poi ce la caviamo con una targa o una medaglia (vedi Angela Cauzzi e non solo). Grazie dottor Bodini per quello che ha fatto, da chi vuole davvero bene a questa città.

Antonio

13 ottobre 2024 15:30

Era ora!Ora speriamo in una ventata di cambiamenti, ma visti i commenti mi sa che Cremona è il solito paesotto di campagnoli imbruttiti.

Gianni

14 ottobre 2024 09:18

Non penso sia stato costretto a dimettersi; una figura del suo calibro e con le sue conoscenze è intoccabile.

Francesco Puerari

14 ottobre 2024 11:54

Siamo conosciuti nel mondo per merito di persone come Paolo Bodini. Un manager di cultura che sa mettere insieme le necessità concrete dell’organizzazione con quelle del sublime dell’arte. Perché farlo fuori? Non ha senso. Francesco Puerari