Piazza Stradivari la grande incompiuta per il rilancio del centro. Ecco i tre progetti mai ripresi: sono in mano al Comune da 11 anni
La città deserta e assolata di questi giorni, con una piazza Stradivari difficile da attraversare ripropone un dibattito su come intervenire per migliorare l'enorme e incompiuto spazio voluto dalla Giunta Bodini. La piazza prese il posto di quella verde e civettuola di cui andava orgoglioso il professor Mario Coppetti che più volte manifestò il suo rammarico per come venne eliminata brutalmente quella sua creatura.
Servirà meglio per i due mercati settimanali, per i grandi eventi spettacolari, per la manifestazioni come la prossima festa del Torrone, liberando da molti distastrosi, irrimediabili stress piazza del Duomo si disse all'epoca. Ma i concerti, molte manifestazioni continuano ad essere svolte in piazza del Duomo. Insomma una piazza rimasta incompiuta senza panchine e con poche piante, e ben lontana dall'essere quello spazio di aggregazione (salvo i giorni di mercato) e il sabato sera grazie ai plateatici dei bar che servirebbe per rilanciare il centro città.
Provò a mettere mano all'idea la giunta Perri (assessore Carlo Malvezzi) attraverso un concorso di idee.
Vinse con una proclamazione pubblica il progetto dell'architetto Chiara Gorni che prevedeva il riposizionamento della statua di Stradivari del maestro Floriano Bodini nel punto in cui ruotano i due tappeti di porfido e panchine in pietra di Lessinia a scomparsa totale, in modo tale da ottenere uno spazio libero sia per il mercato che per altre manifestazioni (spettacoli, giovedì d'estate, eventi sportivi). Il progetto prevedeva anche la redifinizione del sistema di illuminazione, incremento delle alberature (aceri canadesi in corrispondenza con le viste prospettiche e nuovi spazi di sosta per bici e motocicli.
Al secondo posto arrivò il progetto dell'architetto Paolo Pugnoli che prevedeva la ridefinizione della pavimentazione, proseguendo con la riqualificazione completa di via Gramsci, corso Cavour e del tratto stradale a sud di piazza Roma fino a corso Mazzini con lo stesso disegno di piazza stradale ed estensione del lastrinato in beola su via Verdi fino all'incrocio con piazza Marconi e fino a corso Campi. Il progetto Pugnoli prevedeva poi un nuovo elento verde (un filare di Ginko biloba) lungo i portici a fianco della torre del Capitano e la ricollocazione della statua di Antonio Stradivari, innalzata su un basamento alto sette metri in legno d'ebano. E nuova illuminazione e nuove isole ecologiche a scomparsa (simili a quelle purtroppo non più funzionanti di piazza della Pace.
Il terzo progetto di Davide Grandi individuava addirittura tre sottopiazze: la piazza del transito davanti alla Canera di Commercio, la piazzetta davanti a palazzo ocmunale e la piazza degli spettacoli davanti all'area porticatia dell'ex Casa di Bianco. In questo caso si proponeva anche una fontana luminosa a scomparsa totale come già realizzato nelle città vicine.
I progetti sono diventati patrimonio comunale e potrebbero essere la base per un ripensamento completo della piazza Stradivari. A Palazzo nessuno ne parla più. Ma, come ricordava spesso Antonio Leoni, c' è qualcuno che guarda con soddisfazione l'attuale piazza Stradivari . "Roberto Farinacci, ovviamente. - scriveva Leoni- Magari Bodini non ci ha pensato o non ha mai visto i progetti dell'ingegner Nino Mori, ma Piazza Stradivari assomiglia in modo impressionante a Piazza Littoria voluta dal ras di Cremona per le adunate oceaniche dei cremonesi, prevedendo anche l'abbattimento dell'isolato che include la torre del capitano e che fortunatamente è rimasto parzialmente in piedi, in seguito all'incombere della Seconda Guerra mondiale".
Nelle foto piazza Stradivari deserta fotografata ieri dal nostro Gianpaolo Guarneri e i tre progetti vincitori della sistemazione dal primo a terzo posto.
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commenti
Annamaria
10 agosto 2021 14:35
Il progetto migliore? Quello della piazza che si chiamava Cavour. Il problema (?) del mercato bisettimanale e dei "grandi eventi" (!?) poteva essere risolto diversamente, bastava guardare e copiare, adattandole, le diverse soluzioni di altre città (italiane) dall'impianto simile a Cremona. Senza inutili concorsi per la migliore fuffa (e obbligherei i progettisti a vivere nelle "cose" che progettano, magari poi capirebbero qualcosa)
Roberto
10 agosto 2021 15:32
Il mio parere è sempre lo stesso, arricchire di alberi gli spazi. A maggior ragione P.za Stradivari che attualmente, a mio parere, è a dir poco squallida. Non servono a Cremona superfici così vaste per raduni " oceanici" di cittadini, tanto gradito a Farinacci. Con del verde, si arricchisce l'ambiente, oltre che a riprestinare il bello.
Mauro Tironi
11 agosto 2021 07:24
Fa piacere che questo portale non perda occasione per citare con cognizione gli scritti di quel grande giornalista (e non solo) che fu Antonio Leoni.