Polo logistico, la commissione paesaggio chiede altri approfondimenti. Nuovi elementi cromatici, materici e paesaggistici per mitigare l’impatto
Un progetto che non sia attento solo alle esigenze funzionali, ma anche all’impatto su questa parte del territorio. Per questo la commissione paesaggio ha chiesto un ulteriore approfondimento a LCP (Logistics Capital Partners) sul “Piano attuativo per l’Ambito di Trasformazione “CR.28 – S. Felice / via Mantova”, il polo logistico che dovrebbe sorgere alle porte della città. Si tratterà di cercare elementi cromatici, materici e paesaggistici in grado di mitigare l’impatto che questo colosso da 10.000 metri quadrati con un capannone lungo 500 metri arrecherà alla zona, con la necessità di un ulteriore approfondimento del progetto. Peraltro i proponenti qualche passo in questa direzione lo hanno già fatto, utilizzando una superficie lorda di pavimento inferiore a quella che avrebbero potuto fare sulla base del Piano Attuativo approvato riguardo l’ambito di trasformazione CR28. Ma ancora non basta: bisognerà limare ad esempio l’impatto viabilistico e quegli elemento che attualmente risultano funzionali solo al committente, fermo restando che la logistica ha standard abbastanza fissi.
Il progetto di LCP interessa un’area di 295.150 metri quadrati di forma pressoché rettangolare posta a Corte de’ Monaci. Il lato meridionale dell’area si attesta lungo la Via Mantova, quello occidentale lungo l’Autostrada A21, quello settentrionale lungo il tracciato della futura Autostrada Cremona-Mantova ed infine quello orientale si affaccia sull’aperta campagna, dalla quale è separato per un tratto dal corso della Roggia Palosca. Per quanto riguarda le funzioni di intervenibilità, l’88% è destinato ad attività logistico-produttiva, il 6% a produttiva convenzionata e il 6% a commerciale. Il piano specifica solo quanto è escluso. E cioè attività agricola e di allevamento; attività commerciali (grandi strutture di vendita); attività direzionale; residenze. I progettisti assicurano che si è posta particolare attenzione allo studio dell’aspetto ambientale, alla definizione delle aree a verde ed al loro arredo. Verrà piantumata una cortina verde di 30 metri sul lato che si affaccia verso l’aperta campagna e una fascia vegetale larga dieci metri lungo il corso della Roggia Palosca . Anche gli edifici dovranno avere un elevato grado di sostenibilità ambientale. Qualora ci fosse la necessità, però, potrebbe essere ampliata la rotonda di via Mantova.
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commenti
Roberto Regonelli
18 settembre 2021 06:37
Mi auguro, che non ci siano lungaggini burocratiche e tanti intoppi da parte della commissione per avviare quest'opera che può rappresentare nuovi posti di lavoro, in alternativa di Arvedi o di qualche centro comm.le. Speriamo bene.
Michele de Crecchio
18 settembre 2021 21:32
Impresa complessa quella che tenta la Commissione Paesaggio, quando si propone di migliorare un progetto che appare già dettagliatamente definito e del quale preoccupano soprattutto le future modalità di gestione. Da chi e come verrà garantita la gestione delle aree verdi? Da chi verrà eseguito e finanziato l'eventuale ampliamento della rotatoria? Il collegamento ciclabile della frazione con la città verrà garantito in modo funzionale?