6 giugno 2022

Pride e immagini blasfeme, altre polemiche e riflessioni sulla manifestazione

Alcune immagini blasfeme del Pride di Cremona hanno fatto passare in secondo piano la manifestazione cremonese che ha richiamato oltre duemila persone. Sul tema interviene con un post Luca Burgazzi, assessore alla cultura del Comune di Cremona:  "I simboli religiosi, proprio perché tali, dovrebbero essere lasciati da parte in ogni circostanza. In questi anni abbiamo visto brandire rosari nei comizi politici, baciare santini in favore di telecamera e invocare l’intercessione dei santi per un risultato elettorale.
Non ho mai nascosto la mia fede così come anche il fatto di continuare a sostenere in ogni azione politica, piccola o grande che sia, la rivendicazione di diritti per tutti.
Quella provocazione quindi l’ho trovata sbagliata e fuori luogo, (per altro portata avanti da persone in contrasto con l’organizzazione del Pride stesso) rispetto alla piazza che portava invece messaggi di inclusione e di festa. Oggi si sprecano le tifoserie varie, ma il tema dei diritti è ancora cruciale in questo Paese e di questo è bene continuare a parlarne e confrontarsi, nel rispetto reciproco di tutti".
Sul tema interviene anche Luca Grignani con una lettera: 
"Scrivo la presente non quale Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, ma quale comune cittadino, ciò anche per non coinvolgere il partito che mi onoro di coordinare in qualsivoglia strumentalizzazione di sorta. Non ho assistito al Gay Pride. Non perché sia contro i gay o contro il Pd (non sono mai contro qualcosa, al più sono a favore di qualcosa d’altro).

L’ orientamento sessuale di una persona d’altronde non è mai stato un mio criterio di valutazione.

Mi interessa sapere se uno sia una brava o una cattiva persona, non certo quale sia il suo orientamento sessuale.

Non vi ho assistito semplicemente perché avevo altro da fare.

Mi si dice peraltro e leggo che il corteo sia stato ordinario e senza nessun eccesso particolare, salvo l’immagine blasfema della Vergine Maria, ritratta tatuata, truccata e con le “tette di fuori”.

Questa immagine mi ha mortificato; mi sono sentito deriso, vilipeso, violentato nei miei più intimi convincimenti.

E allora sorge spontanea una domanda, forse ingenua o forse retorica, agli organizzatori del Gay Pride: può un gay essere anche un cristiano cattolico, devoto ed osservante?

Se la risposta è si, allora mi è incomprensibile e maggiormente insultante il ritratto blasfemo della Vergine Maria.

Se la risposta è no, allora sono costretto a credere che quello che distingue un eterosessuale come me, da un omosessuale, non sia il suo orientamento sessuale, bensì una questione di intelligenza, di rispetto, di cultura, di civiltà.

Ciò a prescindere dall’orientamento della Chiesa Cattolica, che pure ancora un anno fa evidenziava sul tema come “la differenza sia accoglienza”, bensì in forza di un principio ben più prosaico e laico, che persone più colte di me hanno a suo tempo coniato: “alla base della tolleranza, c’è il riconoscimento della differenza”.

E ciò, amici organizzatori, vale per tutti, anche per Voi.

Infine un’annotazione al Pd, all’attuale Amministrazione e al Prof. Galimberti, che pure hanno inteso onorare col “Patrocinio del Comune” la suddetta manifestazione: un buon Sindaco tutela l’intera sua comunità, non solo una parte di essa, quand’anche gaiamente manifestante.

Luca A. Grignani

Sulla manifestazione e sulle polemiche interviene anche Michele Fusari, responsabile del Mcl del territorio:

"Il Movimento Cristiano Lavoratori della Provincia esprime pieno appoggio e fa sue in toto le parole del Vescovo di Cremona Antonio Napolioni pronunciate all’indomani della manifestazione Cremona Pride tenutasi in città sabato 04 giugno 2022 . Ci riteniamo sconcertati di fronte a quanto visto e riportato dagli organi di stampa , stentavamo a credere a come certe scene blasfeme e immagini offensive potessero presenziare alla manifestazione oltrepassando oggettivamente ogni livello di decenza e di rispetto . Sono ovviamente gesti che non fanno bene a nessuno , come anche sottolineato dal Vescovo , in quanto , a nostro avviso , non esiste nessunissimo legame tra la rivendicazione di qualsivoglia diritto e l’offesa gratuita verso la fede dei cristiani ( non è’ fra l’altro la prima volta che accade ) ! 

Ci poniamo anche noi nell’atteggiamento del Vescovo Antonio , che si manifesta ancora una volta un Pastore attento e incisivo nell’interpretare i sentimenti della gente alimentando , come Lui , la preghiera affinché il dialogo non sia intaccato da questi tristi , davvero tristi , episodi".

Michele Fusari ( presidente MCL del territorio ) 

Interviene sui social anche il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni:

"Pride di Cremona. Mi viene il sospetto che qualcuno abbia solo trovato il pretesto per fare polemica su un'intera manifestazione.

Più di 2mila partecipanti e ci si contentra sul gesto (discutibile senz'altro) di pochi. 

Sarebbe invece interessante capire il perché di quella "Madonna" così rappresentata. Quale messaggio hanno voluto dare? Confronto e dialogo si arricchirebbero senz'altro. 

Tutto il resto è stata una manifestazione bellissima. Uno schiaffo gentile e colorato contro le discriminazioni". 

 

 


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