Pride e immagini blasfeme, altre polemiche e riflessioni sulla manifestazione
L’ orientamento sessuale di una persona d’altronde non è mai stato un mio criterio di valutazione.
Mi interessa sapere se uno sia una brava o una cattiva persona, non certo quale sia il suo orientamento sessuale.
Non vi ho assistito semplicemente perché avevo altro da fare.
Mi si dice peraltro e leggo che il corteo sia stato ordinario e senza nessun eccesso particolare, salvo l’immagine blasfema della Vergine Maria, ritratta tatuata, truccata e con le “tette di fuori”.
Questa immagine mi ha mortificato; mi sono sentito deriso, vilipeso, violentato nei miei più intimi convincimenti.
E allora sorge spontanea una domanda, forse ingenua o forse retorica, agli organizzatori del Gay Pride: può un gay essere anche un cristiano cattolico, devoto ed osservante?
Se la risposta è si, allora mi è incomprensibile e maggiormente insultante il ritratto blasfemo della Vergine Maria.
Se la risposta è no, allora sono costretto a credere che quello che distingue un eterosessuale come me, da un omosessuale, non sia il suo orientamento sessuale, bensì una questione di intelligenza, di rispetto, di cultura, di civiltà.
Ciò a prescindere dall’orientamento della Chiesa Cattolica, che pure ancora un anno fa evidenziava sul tema come “la differenza sia accoglienza”, bensì in forza di un principio ben più prosaico e laico, che persone più colte di me hanno a suo tempo coniato: “alla base della tolleranza, c’è il riconoscimento della differenza”.
E ciò, amici organizzatori, vale per tutti, anche per Voi.
Infine un’annotazione al Pd, all’attuale Amministrazione e al Prof. Galimberti, che pure hanno inteso onorare col “Patrocinio del Comune” la suddetta manifestazione: un buon Sindaco tutela l’intera sua comunità, non solo una parte di essa, quand’anche gaiamente manifestante.
Luca A. Grignani
Sulla manifestazione e sulle polemiche interviene anche Michele Fusari, responsabile del Mcl del territorio:
"Il Movimento Cristiano Lavoratori della Provincia esprime pieno appoggio e fa sue in toto le parole del Vescovo di Cremona Antonio Napolioni pronunciate all’indomani della manifestazione Cremona Pride tenutasi in città sabato 04 giugno 2022 . Ci riteniamo sconcertati di fronte a quanto visto e riportato dagli organi di stampa , stentavamo a credere a come certe scene blasfeme e immagini offensive potessero presenziare alla manifestazione oltrepassando oggettivamente ogni livello di decenza e di rispetto . Sono ovviamente gesti che non fanno bene a nessuno , come anche sottolineato dal Vescovo , in quanto , a nostro avviso , non esiste nessunissimo legame tra la rivendicazione di qualsivoglia diritto e l’offesa gratuita verso la fede dei cristiani ( non è’ fra l’altro la prima volta che accade ) !
Ci poniamo anche noi nell’atteggiamento del Vescovo Antonio , che si manifesta ancora una volta un Pastore attento e incisivo nell’interpretare i sentimenti della gente alimentando , come Lui , la preghiera affinché il dialogo non sia intaccato da questi tristi , davvero tristi , episodi".
Michele Fusari ( presidente MCL del territorio )
Interviene sui social anche il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni:
"Pride di Cremona. Mi viene il sospetto che qualcuno abbia solo trovato il pretesto per fare polemica su un'intera manifestazione.
Più di 2mila partecipanti e ci si contentra sul gesto (discutibile senz'altro) di pochi.
Sarebbe invece interessante capire il perché di quella "Madonna" così rappresentata. Quale messaggio hanno voluto dare? Confronto e dialogo si arricchirebbero senz'altro.
Tutto il resto è stata una manifestazione bellissima. Uno schiaffo gentile e colorato contro le discriminazioni".
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