17 luglio 2025

Proseguono i lavori di restauro sui portali della Cattedrale: ora tocca al portone sud

Spuntano nuove impalcature sul lato sud della Cattedrale di Cremona: prosegue il restauro dei maestosi portali, iniziato nel maggio del 2024 a opera di Mauro Spinelli, esperto restauratore di Bagnolo Cremasco.

Il portale ligneo – in larice, per l’esattezza – che affaccia su Piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria rappresenta l’ultimo tassello di questo importante intervento che ha interessato progressivamente tutti gli accessi della Cattedrale. In questa fase iniziale verrà rimossa la patina di gesso che negli anni aveva alterato l’aspetto originario del portone, permettendo così di riportare alla luce il legno vivo. A questo seguirà una nuova verniciatura che non solo restituirà la cromia naturale del materiale, ma proteggerà anche le raffinate decorazioni che lo impreziosiscono.

«Si tratta di un’opera di manutenzione straordinaria, ma programmata dal Consiglio della Cattedrale, che ha accolto le istanze che arrivano dalla direzione dell’Ufficio Beni culturali – aveva spiegato don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto –. In passato erano stati effettuati solo sporadici interventi, quindi si è presentata l’esigenza di sistemare definitivamente i portoni».

L’iter del restauro:

Il progetto ha preso avvio nella primavera del 2024, con il restauro del portale principale seicentesco in larice, affacciato su piazza del Comune, e dei due portoncini ottocenteschi in abete delle navate laterali. Questi primi lavori hanno incluso la rimozione di vecchie vernici che simulavano il bronzo ossidato, restituendo ai manufatti la loro originaria dignità estetica e strutturale. Gli interventi, approvati e seguiti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, sono stati eseguiti con tecniche conservative, evitando ricostruzioni invasive.

Successivamente si è intervenuti sulla porta del Battistero, già restaurata nei mesi scorsi. Un altro passaggio significativo ha riguardato la porta nord, su largo Boccaccino, dove sono riaffiorate incisioni e scritte d’epoca, tra cui la data di posa del portone. Da quest’operazione sono emersi dettagli di grande interesse storico, come le antiche cromie: un rosso mattone per la superficie lignea, in contrasto con il blu lapislazzulo degli archi soprastanti. Attualmente questa porta è in attesa della verniciatura finale, che concluderà il restauro.

Con l’intervento sul portone sud, l’intero ciclo di restauro delle porte della Cattedrale si avvia alla conclusione, restituendo pienamente alla città uno degli elementi architettonici più significativi e identitari del suo patrimonio storico-artistico.

 

Filippo Generali


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commenti


Michele de Crecchio

17 luglio 2025 17:47

Non pochi cremonesi entrano in cattedrale da questa porta, posta a mezzogiorno e, percorrendo il transetto, raggiungono rapidamente la porta Zavattari che, posta a settentrione, si apre verso la parte più suggestiva del centro storico cittadino. Tale "scorciatoia" consente a loro molteplici benefici: accorciare un percorso pedonale, omaggiare i simboli religiosi ed artistici qui contenuti in gran copia, nonché godere in estate di una temperatura ambientale significativamente ridotta. L'ottimo Stendhal osservò, a suo tempo, come questa singolare intima integrazione tra l'edilizia religiosa e quella più genericamente civile fosse caratteristica tipica dell'urbanistica italiana (con l'eccezione del Duomo di Milano, singolare esempio di cattedrale nordica sorta a sud delle Alpi!). Non avevano, temo, letto Stendhal quei volonterosi intellettuali cremonesi che, animati dal Lanfranchi, poco più di un secolo orsono, avevano promosso le operazioni di "isolamento del duomo", poi purtroppo realizzate in misura ben più radicale di quelle saggiamente ipotizzate, tre secoli prima, da Antonio Campi e da questi purtroppo inutilmente trasmesse ai posteri nella sua straordinaria planimetria della "fedelissima" città di Cremona!