Ue, Comincioli: disegno Von der Leyen su PAC irricevibile per la nostra agricoltura. Roncalli, Coldiretti Cremona: “In gioco la democrazia e la stessa idea di Europa”
“Il disegno voluto dalla Von der Leyen per la prossima PAC, così come emerge dalla presentazione del nuovo bilancio UE, rappresenta un piano irricevibile per la nostra agricoltura leader in Italia, con la Lombardia che può vantare il sistema agro-alimentare più importante a livello nazionale e uno dei maggiori a livello europeo”. Così Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia, commenta il nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 dell’Unione Europea che prevede la diminuzione delle risorse della Politica Agricola Comune con l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico.
Il taglio del 20% delle risorse della PAC è un disastro annunciato – afferma Coldiretti – Ha vinto la linea politica della Presidente Von der Leyen che ha imposto ai commissari tagli draconiani. Una scelta contro la quale i giovani agricoltori della Coldiretti hanno dato vita a una protesta parallela tra Roma e il centro di Bruxelles, dove era presente anche una delegazione di imprenditori agricoli lombardi, con cartelli e grandi striscioni raffiguranti la presidente della Commissione che gioca con le stelle simbolo dell’Unione e le scritte “Benvenuti a Vonderland” e “questa non è Europa”.
“In particolare – attaccano il presidente nazionale e il segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo – sono imbarazzanti le parole del commissario all’agricoltura Hansen che dichiara di aver salvato l’80% del budget PAC. Sarebbe stato più dignitoso dimettersi, ammettendo una sconfitta clamorosa con un taglio di un quinto delle risorse precedenti che ha votato anche lui, garantendo l'unanimità".
"Ora tocca ai capi di Stato e di governo che dovranno interrompere il loro silenzio e fermare questa pericolosa deriva autocratica - proseguono i vertici nazionali di Coldiretti - ulteriormente dimostrata da questo bilancio folle. Paradossalmente dobbiamo fare appello alla regola dell'unanimità per salvare la democrazia europea. Se i governi non si opporranno avranno anche loro la corresponsabilità di aver ucciso la politica agricola europea. Ormai è chiaro a tutti che in Europa comanda solo la Von der Leyen, come fa Xi Jinping in Cina, tra l'ignavia e la mancanza di coraggio e di dignità dei commissari. Un disegno mortale per l'agricoltura e per la tenuta democratica dell'Unione, che è sempre più sempre più lontana dai suoi popoli e sempre più vicina alla sua implosione".
“Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: sono in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa – sottolinea Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Cremona –. Di fronte all’arroganza di una burocrazia europea che, sotto la guida della presidente Von der Leyen, calpesta ogni giorno il lavoro degli agricoltori e ignora sistematicamente la volontà dei cittadini. Un’Europa che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo, che apre le porte a prodotti stranieri privi di garanzie, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Questa non è l’Europa che vogliamo”.
"Non possiamo accettare che a pagare il conto di tutto questo siano in particolare le future generazioni, i nostri figli e nipoti – conclude Gianfranco Comincioli, presidente Coldiretti Lombardia –. Per questo la nostra mobilitazione come Coldiretti resta forte e permanente. Abbiamo davanti due anni per combattere questa deriva e salvare gli agricoltori: non ci rassegniamo a chi vuole togliere i soldi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati e rovinare la salute dei consumatori, depotenziando un settore strategico per l'Europa e per l'Italia in particolare, come l'agricoltura e l’agroalimentare”.
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