Il Teatro Ponchielli cambia volto: dalla nuova sovrintendenza al rinnovo degli interni. Il Sovrintendente Nocerino illustra il progetto che coniuga tradizione e modernità
Ogni passaggio di consegna porta con sé cambiamenti, rivoluzioni e innovazioni. Non fa eccezione il nostro Teatro, che ha appena assistito all’avvicendamento tra l’amministrazione di Andrea Cigni e quella di Andrea Nocerino.
Quasi a suggellare questo momento, il Ponchielli rinnova anche i suoi interni, e lo fa in grande stile: oltre all’acquisto di nuove poltrone (reso possibile da una campagna puntuale ed efficace), verranno rinnovati i velluti della platea e verrà fatto un importante intervento idraulico nei camerini. Naturalmente non è mancata una forte sinergia con il Comune di Cremona, in particolare con il sindaco ed i dirigenti.
L'usura è il segno evidente di un lavorio logorante: negli anni, il Ponchielli si è confermato il cuore pulsante della città, accogliendo nel suo pubblico, senza distinzione, grandi e piccoli. Il fatto che il nuovo Sovrintendente voglia prendersene cura come primo gesto importante è significativo dell’affetto verso questo luogo e della responsabilità che esso comporta.
Come già noto, è possibile sostenere questi interventi attraverso i canali proposti dal Teatro (consultabili anche sul sito www.teatroponchielli.it), che riassumiamo di seguito:
"La Bellezza si rinnova" è il nome del progetto a sostegno di questa importante iniziativa, articolato su due canali:
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Il primo consiste in una campagna di crowdfunding lanciata tramite la piattaforma Eppela, con un obiettivo di 20.000 euro (ad oggi la cifra raggiunta supera i 4500 euro). La partecipazione è aperta a cittadini, associazioni e imprese, ciascuno libero di scegliere quanto donare. Sarà possibile donare fino alla fine del 2025.
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Il secondo, "Adotta una poltrona", prevede l’adozione di una o più poltrone, contribuendo direttamente al loro restauro. In cambio, il nome del donatore (o della persona che si desidera onorare) verrà inciso su una targa esposta in teatro: un gesto di memoria, riconoscenza e appartenenza.
Cogliendo al volo questa iniziativa, ci siamo rivolti direttamente al Sovrintendente, non solo per aggiornarci sui lavori in corso, ma anche per conoscere meglio la figura di Nocerino nel suo nuovo profilo istituzionale.
A che punto siamo oggi con i lavori per il rinnovo delle sedute? È stato rispettato il cronoprogramma previsto?
"Fortunatamente stiamo procedendo a pieno regime: le diverse ditte coinvolte e i rispettivi operai stanno svolgendo un ottimo lavoro, seguendo fedelmente il programma che ci eravamo prefissati. Il periodo scelto per realizzare questo intervento si è rivelato ottimale, in quanto non interferisce con i festival e le stagioni già in programma da tempo."
Quanto dureranno complessivamente i lavori?
"Entro la fine di luglio la platea sarà completamente rimodernata: questo include la sostituzione dei velluti e, soprattutto, il rifacimento della pavimentazione. Il parquet verrà levigato e sistemato (considerando che le sedute erano avvitate direttamente al pavimento, è fondamentale intervenire per riparare i danni), il tutto svolto con la massima discrezione per rispettare l’unicità del nostro Teatro.
Entro fine agosto o, al più tardi, inizio settembre, prevediamo di installare le nuove sedute, in modo da inaugurare la stagione con i primi spettacoli già a pieno regime."
Una curiosità tecnica: le nuove sedie avranno caratteristiche particolari, come accessibilità migliorata, materiali sostenibili o soluzioni acustiche innovative?
"Sì, ci sono alcune novità interessanti. Nell’ottica di preservare le caratteristiche artistiche e acustiche della sala, abbiamo optato per sedute simili a quelle attualmente in uso, ma che garantiscono un accesso più agevole alle aree destinate alle persone con disabilità.
Per quanto riguarda i materiali, ci siamo dovuti adeguare alle normative vigenti in materia di sicurezza antincendio, utilizzando quindi materiali ignifughi. Inoltre, l’idea stessa di “adottare” le poltrone rientra in un'ottica ecosostenibile: si tratta di pezzi storici che conservano ancora il loro fascino e sono degni di essere reimpiegati per nuovi scopi. La città ha risposto molto positivamente anche su questo fronte: diversi enti hanno già dato il loro contributo."
Oltre alla platea, ci sono altri interventi di restauro o ammodernamento in programma per il Teatro nei prossimi mesi?
"Sì, abbiamo ritenuto necessario intervenire anche sui camerini, con particolare attenzione all’impianto idraulico. Essendo un Teatro con quasi 300 anni di storia, la stratificazione degli interventi è notevole e agire su ciò che è 'dentro i muri' è sempre complesso. Tuttavia, siamo arrivati a un punto in cui questo intervento non poteva più essere rimandato. Dopotutto, i camerini rappresentano un biglietto da visita importante per gli artisti che ospitiamo, ed è giusto offrire loro il comfort necessario."
Il progetto ha innescato un rinnovato interesse o sostegno da parte delle istituzioni locali o regionali?
"Abbiamo partecipato a diversi bandi regionali per ottenere un ulteriore supporto. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare i nostri partner storici, che continuano a sostenerci con entusiasmo, così come i nuovi sostenitori che si sono aggiunti proprio in occasione di questo progetto. Tra gli sponsor principali ci sono BCC e Sperlari, che potremmo definire i ‘padrini’ di questa operazione, ai quali si sono uniti SLI, il Gruppo Ferraroni (che siamo felici di accogliere per la prima volta tra i nostri sostenitori), Wonder Spa e, naturalmente, i nostri amici del Rotary."
Qual è il gesto più inatteso che ha visto legato a questa iniziativa?
"Abbiamo avuto delle sorprese felicissime: alcuni sponsor hanno acquistato sedie con una sorta di dedica ai propri dipendenti. Alcuni arredi sono stati devoluti in beneficenza al Comune di Vignole Borbera per creare uno spazio di condivisione all'interno di una casa per giovani madri."
Un ricordo particolare da spettatore della platea?
"Di spettacoli visti in questo magnifico teatro ne ho in mente parecchi, se devo scegliere, momenti particolarmente significativi sono stati le rappresentazioni di due opere, "Il Ritorno di Ulisse in Patria" nel 2022 e la prima di "A Sweet Silence in Cremona". In queste due serate ricoprivo già una carica all'interno dello staff del Ponchielli e ho vissuto un'emozione particolare che faccio fatica definire, probabilmente mi sentivo parte di qualcosa di veramente grande."
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commenti
Michele de Crecchio
16 luglio 2025 17:43
L'inconsueto assunto in questi giorni dalla platea ricorda quello che, probabilmente, caratterizzava in origine anche il grande teatro cremonese, quando cioè tale spazio era privo di sedute e il pubblico, composto da persone appartenenti agli strati più modesti della popolazioni, assisteva agli spettacoli restando in piedi, oppure seduto per terra ovvero anche utilizzando seggiole portate da casa, così come ancora vedevo accadere in alcune chiese cittadine quando, nell'immediato secondo dopoguerra, le stesse erano ancora particolarmente affollate.