13 luglio 2022

Quanto costa davvero allo Stato il Superbonus 110%? L'intervento del Presidente di ANCE Carlo Beltrami

Quanto costa davvero allo Stato il Superbonus 110%? L'intervento del Presidente di ANCE Carlo Beltrami

 

Sono ore decisive per superare il blocco delle cessioni dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e quindi dare certezza sia ai contratti già firmati sia ai lavori di prossimo avvio. Una battaglia che Ance sta conducendo quotidianamente su tutti i fronti e alcune prime aperture del Governo, frutto della nostra insistenza, nell’ambito del DL Aiuti, ci spingono a insistere per superare tutte le problematiche rimaste aperte (retroattività, responsabilità in solido, ecc). Ance mette in campo tutti gli strumenti utili per spingere il Governo a riattivare il circuito del credito dimostrandogli che la misura non ha un costo eccessivo e che non è senza copertura, come hanno riportato nelle scorse settimane quasi tutti i giornali proprio su input della Ragioneria dello Stato e del Ministero delle Finanze. A questo proposito abbiamo deciso di veicolare uno studio specifico e inedito: “Superbonus: Quanto costa davvero allo Stato?”, realizzato dal Centro Studi Ance nel quale si dimostra che il costo di un intervento di superbonus è coperto già per la metà dalle entrate generate direttamente dal cantiere (il ritorno immediato nelle casse dello Stato della fase di cantiere è pari al 47%). Se a queste poi si somma l’indotto, il saldo è nettamente positivo. Per la prima volta, dunque, uno studio sul superbonus quantifica gli effetti diretti e certi per lo Stato sulla base di un caso reale e non più sulla base di mere ipotesi di studio, che non sono state in alcun modo prese in considerazione dai decisori pubblici finora. Lo studio vuole essere dunque una risposta diretta al Ministero dell’Economia che la scorsa settimana ha negato l’attendibilità di effetti indotti della misura (“non rilevano ai fini dell'adozione del provvedimento eventuali effetti indotti sull'economia che non possono essere utilizzati a copertura di oneri certi, secondo quanto previsto dalla legge di contabilità pubblica”, come dichiarato dalla Sottosegretario al Mef Guerra in commissione finanze del Senato) mettendo in evidenza che anche i soli effetti diretti bastano a coprire già la metà dei costi. Un dato che senza dubbio segna una svolta mai recepita finora. Quindi anche senza considerare gli effetti indotti, che tutti sappiamo essere largamente superiori all’importo delle detrazioni, i conti sono presto fatti: il costo effettivo del Superbonus – al netto dei finanziamenti europei del PNRR e del ritorno immediato nelle casse dello Stato della fase di cantiere – è di soli 6,6 miliardi di euro rispetto ai 38,7 miliardi di euro di detrazioni maturate al 30 giugno scorso. Un importo certamente sostenibile. Sei miliardi che hanno portato l’edilizia ad aumentare la produzione del 16% e a fare da traino alla crescita del Pil che è stata di oltre il 6,6% nel 2021, di cui almeno un terzo, secondo i nostri calcoli, sono dovuti proprio all’apporto del nostro settore.

 

PRESIDENTE ANCE CREMONA

Carlo Beltrami 


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