21 ottobre 2025

Quaranta famiglie al freddo nel condominio di via Vittori: alcuni inquilini non pagano la bolletta e il riscaldamento centralizzato resta spento per tutti. Una situazione che si ripete ogni inverno

Quaranta famiglie al freddo: siamo in via Vittori, zona Po e qui, nel condominio che ospita appunto numerose famiglie con anziani e bambini, non è stato acceso il riscaldamento centralizzato. La causa? Alcuni inquilini non hanno pagato le bollette, ergo la spina resta staccata per tutti. Non importa se le altre famiglie hanno sempre saldato il conto o se ci sono situazioni di fragilità: termosifoni freddi e nessuna possibilità di accenderli.

"Non avete idea del freddo che fa in questi appartamenti, che non sono molto isolati e appena scendono le temperature in casa si gela e c'è il rischio di ammalarsi -è la denuncia di uno dei residenti- qui ci sono famiglie che hanno sempre pagato regolarmente, pur facendo sacrifici. Eppure adesso, per colpa di qualcuno che non ha versato la sua parte, siamo tutti al freddo". E con una giornata piovosa e uggiosa come oggi, questo freddo si fa ancora più pungente, con l'umidità che entra fin nelle ossa. "Qui tutti gli anni siamo nella stessa situazione. Non è la prima volta che succede, anche gli anni passati ci siamo trovati nelle stesse condizioni". 

Ma non solo, perchè proprio alcuni anni fa, a fronte della medesima incresciosa situazione, i condomini si erano visti recapitare dall'allora amministratore di condominio una lettera, con una richiesta quantomeno singolare: "Ci hanno chiesto di sborsare una quota ad integrazione di quanto non pagato dai residenti morosi, diversamente non si sarebbero accesi i riscaldamenti. Non è forse una presa in giro? Noi abbiamo pagato, siamo rimasti senza riscaldamento e ci hanno chiesto di pagare di più per integrare le quote di chi non ha pagato".

Ad oggi dunque, tutti al freddo, in attesa che si trovi una soluzione. "Ho contattato gli amministratori, che mi hanno detto che oggi cercheranno di pagare almeno una parte della quota per cercare di far riaccendere il riscaldamento centralizzato. Però non è giustizia sociale questa: quelli che hanno pagato, anche con sacrifici perchè qui la gente non naviga nell'oro, ora si ritrovano al freddo al freddo al pari di chi non ha versato un euro".

"Alla base c'è il problema del riscaldamento centralizzato, che non permette di fare altro che accendere o spegnere per tutti. Cioè, come è possibile che si realizzino condomini col riscaldamento centralizzato senza creare la possibilità di eventuali soluzioni per intervenire sulle situazioni puntuali. Qui si cambiano gli amministratori ma non cambia nulla, i problemi restano e quello del riscaldamento non è l'unico".

La scorsa estate infatti, in piena notte, gli inquilini erano stati svegliati di soprassalto dai Vigili del Fuoco a causa di un incendio doloso (leggi qui) appiccato ad un cumulo di vecchi mobili abbandonati nel cortile da oltre un mese, dopo che una famiglia residente nel palazzo se n’era andata lasciando tutte le masserizie nel prato dello stabile.

Insomma, molte le criticità di questo condominio, frutto evidentemente di situazioni di degrado e di disagio che purtroppo finiscono per interessare tutte le famiglie residenti, che non trovano pace nemmeno in casa loro.

 

Michela Garatti


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commenti


marco

21 ottobre 2025 11:46

Se non sbaglio esiste una norma condominiale che permette di staccarsi dal riscaldamento centrale e installare una propria caldaia

Chicca

21 ottobre 2025 13:22

In questo condominio vi abitano famiglie purtroppo disagiate,poi ci sono i furbetti che è diverso!
È vero che ci si può staccare dal riscaldamento centralizzato ma installare una caldaia a norma ha un costo non indifferente!
L'unica soluzione è far pagare mensilmente! Anch'io abito in un condominio e paghiamo spese condominiali a gennaio marzo maggio luglio! A loro potrebbero spalmare le rate mensilmente ,la cifra sarebbe penso abbordabile!