Quartieri in crisi. Affluenza al voto per il rinnovo mai così bassa. Contano ancora i Comitati? L'assessore Zanacchi: "Strumento da rilanciare"
Quanta importanza hanno ancora i Comitati di Quartiere per i cittadini? Un tempo strumento fondamentale di partecipazione alla democrazia locale e al tempo stesso strumento per avvicinare i cittadini al Comune, oggi i Comitati di Quartiere sembrano avere poco appeal sui cremonesi.
Per rendersene conto è sufficiente analizzare più da vicino i dati diffusi dall'amministrazione in relazione alle recenti votazioni per il rinnovo dei Comitati dei Quartieri 1 e 3, cui seguiranno nelle prossime settimane i rinnovi degli altri comitati (qui l'articolo). A Cremona sono in tutto 16 i quartieri e relativi comitati, ma dalla tornata elettorale vanno tolti i quartieri 7 (Maristella) e 10 (Po), dal momento che qui non è stato raccolto il numero necessario di candidature per poter procedere al rinnovo.
Tornando ai dati sulle recenti votazioni, per il nuovo Comitato di Quartiere 1 (Risorgimento, Sant’ambrogio, Incrociatello, via Sesto), hanno votato 43 concittadini. La popolazione residente in questo quartiere, stando ai dati rilevati al 1° gennaio 2021, è di circa 7.122 abitanti. Al dato si arriva semplicemente calcolando una percentuale: il quartiere 1 ha il 10% della popolazione totale di Cremona città, che, appunto al 1° gennaio 2021, in base all'annuario statistico, è pari a 71.223 persone. In un quartiere con oltre settemila abitanti, dunque, solo 43 hanno partecipato alle votazioni per il rinnovo. Naturalmente, dal conteggio vanno tolti i bambini e i giovani sotto i 18 anni, ma anche così facendo il numero di votanti rimane decisamente contenuto.
Per poter votare, come ha ricordato il Comune nelle scorse settimane, “si deve risiedere o possedere un’attività nel quartiere, essere iscritti all’Assemblea del Comitato”. Probabilmente sta in questo la causa del basso numero di votanti, ossia una bassa adesione all'Assemblea, ma anche questo fattore è ovviamente riconducibile ad una scarsa partecipazione dei cittadini alla vita dei quartieri.
Non meglio è andata nel Quartiere 3 (Cavatigozzi – San Predengo), quartiere importante, se si pensano alle tante e serie problematiche con le quali hanno a che fare quotidianamente gli abitanti di Cavatigozzi. Ebbene, per il comitato del quartiere 3, alle votazioni di questo fine settimana hanno espresso una preferenza 60 votanti. Il quartiere ha circa il 3% della popolazione totale, il che porta a circa 2.130 persone. Su oltre duemila persone, hanno votato dunque in 60 (anche in questo caso si consideri il numero al netto di bambini e ragazzi).
Alla luce di questi dati, è forse opportuno chiedersi cosa abbia portato i cittadini ad allontanarsi, nel corso degli anni, da uno strumento di partecipazione importante come i comitati di quartiere. E' ben consapevole dello scollamento tra i cittadini e i Comitati l'assessore ai Quartieri, Luca Zanacchi. "Da questo voto emergono luci e ombre - commenta -. E' inutile nasconderlo, l'affluenza è stata scarsa. Le cause possono essere tante e sicuramente tra queste c'è lo stop dovuto alla pendemia che in questi ultimi due anni ha portato un po' a disperdere e a disgregare il coinvolgimento dei cittadini, la partecipazione".
Detto questo, aggiunge Zanacchi, "il meccanismo del comitato di quartiere è stato concepito a suo tempo e credo che meriterebbe un ripensamento. Su questo è però necessario coinvolgere gli stessi comitati, anche al fine di coglierne le attuali esigenze. Gli spunti di riflessione sono tanti e il rinnovo è certamente un'opportunità per tastare il terreno e avere consapevolezza su come e da dove ripartire".
Conclude con franchezza l'assessore: "Se la domanda è: i Comitati vanno ripensati, la mia risposta è sì. Si tratta di uno strumento in cui credo e stiamo lavorando a questo, cerchiamo di tornare a mettere nei quartieri coinvolgimento e progettualità. Il rapporto con i comitati è una cosa su cui spingo moltissimo e credo sia necessario dare la giusta attenzione a richieste ma anche a proposte da parte dei comitati. Sicuramente occorre molto lavoro e serve l'impegno anche degli stessi quartieri. Di certo la comunicazione tra i comitati e i cittadini va migliorata, così come quella tra l'amministrazione e i comitati. Ma è su questo che stiamo lavorando, perché il rilancio dei comitati di quartiere passa attraverso tante cose e, ripeto, si tratta di uno strumento in cui personalmente credo molto".
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commenti
François
10 maggio 2022 07:56
Se si decidesse di concedere il voto ai sedicenni a cominciare proprio dai quartieri, la partecipazione sarebbe di sicuro più numerosa e qualificata; i giovani, di là dai soliti luoghi comuni, sono nuova linfa per la società in tutte le sue istituzioni.