27 luglio 2022

Quel luglio di 35 anni fa, quando in comune arrivarono archi assicurati per 56 miliardi nel 250° dalla morte di Stradivari

Erano giorni afosi anche quelli della fine luglio 1987. Trentacinque anni fa come questi giorni il Palazzo comunale era tutto sottosopra. Il 26 agosto si sarebbero infatti aperte le celebrazioni del 250° della morte di Antonio Stradivari. La sistemazione di palazzo comunale per l'occasione fu affidata ad un architetto di grido, Gae Aulenti che rivoluzionò la sala del consiglio comunale e le salette adiacenti sostituendo le tappezzerie delle sale storiche e facendo realizzare, su suo disegno, delle vetrinette con speciali apparati antifurto per ospitare gli strumenti musicali di inestimabile valore scelti dall'inglese Charles Beare. 31 violini, 7 viole, 4 violoncelli, un'arpa,una chitarra e un mandolino provenienti da molti Paesi del mondo. Diversi proprietari vollero accompagnare i propri strumenti in questo ritorno a casa dove Stradivari e gli altri grandi della liuteria cremonese li avevano prodotti. Nelle sale era sempre presente una guardia armata. Gli strumenti vennero assicurati con i Lloyds di Londra di 56 miliardi di lire. Tutti i gioielli in mostra avevano dietro una storia incredibile e appassionante, fatta di acquisti, di passaggi di proprietà, di aste e di restauri. Ricercatori, appassionati, liutai e musicisti affollavano le sale di palazzo comunale: chi indicava il prodigioso intarsio dell'Hellier, chi la rarissima viola Mahler, chi i quattro archi della collezione medicea o quel Gibson 1713 che aveva una storia tinta di giallo. E poi i concerti Con l'English Chamber Orchestra diretta da Zuckerman,  Filippini, Petracchi, Kremer, Yo Yo Ma, Giuranna, Anne Sophie Mutter, Accardo, la Filarmonica della Scala diretta da Carla Maria Giulini su Brahms. l'Amministrazione guidata da Renzo Zaffanella ha voluto reinverdire il clima di entusiasmo che accompagnò la mostra del 1937. E la mostra fu un grande successo internazionale: i giornali di tutto il mondo celebrarono l'evento parlando di Cremona che era rimasta la grande patria del violino. Alberghi pieni e tanta gente in centro. E poi si girò il film "Stradivari" con Anthony Quinn e Stefania Sandrelli le cui riprese iniziarono il 7 settembre. 


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commenti


Primo Luigi Pistoni

27 luglio 2022 11:47

Evento memorabile, altri tempi...