27 maggio 2025

Registrazione dei figli di coppie omogenitoriali: i consiglieri comunali Jane Alquati (LEGA) e Andrea Carassai (FORZA ITALIA) presentano un’interrogazione al Sindaco

In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto il diritto ad entrambe le madri delle coppie omogenitoriali di riconoscere alla nascita i figli, il primo cittadino Andrea Virgilio si era espresso via social dichiarando che "Anche a Cremona, da oggi, dunque, potremo iniziare a registrare all’anagrafe le figlie e i figli delle coppie dello stesso sesso" e ancora "Potremo dare finalmente un riconoscimento giuridico alle famiglie che sono già famiglie perché le tiene insieme l’amore, il loro progetto di vita. Potremo finalmente riconoscere le madri per quello che sono: madri, anche se non biologiche".

Alla luce di ciò, nella giornata di oggi i consiglieri comunali Jane Alquati (LEGA) e Andrea Carassai (FORZA ITALIA), hanno depositato un’interrogazione a risposta orale rivolta al Sindaco Andrea Virgilio e alla Giunta Comunale in merito alle recenti dichiarazioni sul tema della registrazione all’anagrafe dei figli e delle figlie di coppie dello stesso sesso.

Il tema– dichiara Jane Alquatiha sollevato a livello nazionale un acceso dibattito tra i cittadini e suscitato preoccupazione per le implicazioni valoriali e culturali che ne derivano. Il nostro gruppo ritiene fondamentale che decisioni così delicate non siano assunte unilateralmente, ma siano precedute da un ampio confronto con la cittadinanza, con il mondo educativo e con le realtà religiose del territorio.

L’argomento è talmente delicato che necessita di un ampio confronto tra forze politiche, associazioni e mondo religioso e non può limitarsi a dichiarazioni estemporanee da parte del Sindaco espresse sui social e sui quotidiani locali” afferma il consigliere Carassai.

Nell’interrogazione si chiede al Sindaco se vi sia stato un dialogo preventivo con le componenti della società civile, quali siano i prossimi passi che l’Amministrazione intende intraprendere su questo fronte, e se non sia più opportuno sospendere tale orientamento amministrativo in attesa di una normativa nazionale chiara, condivisa e rispettosa del pluralismo costituzionale.

“Ribadiamo con convinzione – proseguono i Consiglieri– la nostra adesione al modello di famiglia naturale, fondata sull’unione tra un uomo e una donna, come riconosciuto anche da recenti pronunciamenti pubblici di autorevoli esponenti religiosi.”

I due consiglieri richiamano inoltre l’attenzione su come altri Comuni italiani, abbiano scelto la via della prudenza, sospendendo la trascrizione degli atti in attesa di un intervento normativo chiaro da parte del legislatore.


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commenti


Natalina

27 maggio 2025 13:56

Abbiamo la pronuncia della Corte Costituzionale, abbiamo 40 anni di studi accademici che affermano come crescere in una famiglia omogenitoriale non rappresenti un problema per la crescita dei figli, abbiamo le esperienze e le parole degli stessi figli cresciuti in questi contesti che confermano di stare bene. Volete fare un altro convegno? Fatelo pure ma ricordatevi che siamo un paese LAICO.

Manuel

27 maggio 2025 16:18

Credo proprio di non sbagliare, ma mi sa che pure molti imam la pensino e predichino gli stessi concetti di Jane Alquati, eccezion fatta per il confronto: loro non lo ipotizzerebbero nemmeno.
Carassai è più furbescamente prudente, moderato e, presumibile, anche di atteggiamento laico e tollerante.

Viviana

29 maggio 2025 13:58

Gli autorevoli esponenti religiosi nulla c'entrano con le normative che un libero e democratico stato laico assume all'interno del proprio ordinamento. La fede e le indicazioni religiose sono un fatto privato cui chi crede si adegua, se vuole. Lo stato dovrebbe emanare disposizioni mediamente buone per tutti

luigi

30 maggio 2025 04:53

questi ipocriti con il rosario in mano tirano fuori la religione solo quando gli fa comodo: quando Papa Francesco chiedeva di aiutare i migranti, di fermare le guerre, di salvaguardare l'ambiente facevano l'esatto contrario. Sono cattolici di comodo: li vedi uscire dalla messa della domenica mattina ma nessuno che dia un euro di carità al mendicante appena fuori. Sono tutti divorziati e pretendono di imporre agli altri la famiglia cattolica. Sono ridicoli.