22 agosto 2025

San Bartolomeo, weekend di festeggiamenti nella provincia di Cremona. Da Casanova d'Offredi a Ca' de Stefani, da Grumello a Picenengo, tutte le sagre per festeggiare il santo patrono

La ricorrenza di san Bartolomeo Apostolo che si celebra domenica, 24 agosto, porta un fervore di attività e di iniziative dal cremonese al cremasco per arrivare fino al casalasco. Tanti sono i paesi in festa; tra questi Grumello, Isengo, Picenengo, Casanova d’Offredi, Cà dè Stefani e Belforte e non mancano gli appuntamenti tra sacro e profano. Appuntamenti che riguardano anche quei centri più piccoli, come Casanova d’Offredi, frazione di Torre dè Picenardi, luogo che conta appena poche decine di abitanti ed è immerso nella campagna cremonese dove, nel silenzio delle stagioni che si susseguono, conserva e custodisce la sua importante storia strettamente legata alla famiglia Offredi, nobile casato cremonese. Da citare, su tutti, il vescovo Omobono Offredi Ambrosini, che fu vescovo di Cremona e si deve  al suo mecenatismo la costruzione dell’attuale Chiesa dedicata a San Bartolomeo, la cui erezione, su commissione del presule stesso in sostituzione del precedente edificio ormai fatiscente, ebbe inizio nel 1816, per concludersi sei anno dopo, nel 1822.

La nuova struttura, di forme semplici e lineari, è a navata unica e croce latina, all’interno caratterizzata da un apparato decorativo tipicamente ottocentesco, dove anche l’architettura degli altari laterali, rimasti nella titolazione dei precedenti alla Beata Vergine del Carmelo e Sant’ Antonio da Padova, è resa con l’utilizzo di finti sfondati architettonici. Nell’area del presbiterio venne creata nella parete sinistra sotto la cantoria la tribuna privata dei committenti, ovvero la famiglia Offredi. Sopra di essa è collocato ancora oggi l’organo, commissionato nel 1833 alla bottega bergamasca Angelo Bossi e nipoti. Fra le opere d’arte conservate in chiesa spicca la preziosa statua lignea del patrono della chiesa cremonese Sant’Omobono, realizzata alla fine del XVII secolo dallo scultore cremonese Giacomo Bertesi, oltre a vari altri dipinti, fra cui quello del titolare della Chiesa S. Bartolomeo, databili tra XVII e XVIII secolo.

A Casanova d’Offredi sono in programma, per l’occasione speciale della sagra di San Bartolomeo, due giornate di festa tra musica e gastronomia. Sabato 23, in tavola saranno protagonisti gli gnocchi di patate e lo spettacolo musicale sarà affidato a “Teresa & Mirella” mentre  domenica 24 sarà grande protagonista la torta fritta mentre con serata musicale a cura di Felice Piazza, ospite fisso anche in diverse altre serate organizzate nella frazione di Torre dè Picenardi.

Nel Casalasco, a Castelfranco d’Oglio, frazione di Piadena Drizzona, per la sagra di San Bartolomeo sono invece  in programma tre giornate di festa. Si parte venerdì 22, alle 18, nell’ex scuola in piazza IV Novembre con l’inaugurazione della mostra “Scenografie in movimento” con le macchine teatrali di Vanni Braga (per La Baracca – Teatro Testoni Ragazzi di Bologna) dedicate alle bambine ed ai bambini di ogni età. La mostra è a cura dell’associazione Tana Libera Tutti e sarà visitabile anche sabato 23 e domenica 24 dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 22 (possibili visite su appuntamento ai numeri 037591420 e 3348153888). Sabato 23 si parte fin dalle 6 del mattino con “Alba all’Oglio”, camminata con raccolta di erbe spontanee  con Angelo Beltrami, partenza dal bacino di San Paolo e arrivo alla Cooperativa 'La Famiglia' di Vho. Alle 17.30 presentazione del corso di autodifesa personale alla Corte Airone. Corso, questo, che sarà tenuto dal maestro di aikido Germano Tacconcelli (prenotazione obbligatoria allo 0375389902). In serata, alle 21, musica con Roby & Vane – Acoustic Duo in concerto. Domenica 24, alle 11.30, tradizionale aperitivo della fiera con gadget in regalo per chi arriva in bici e, alle 17.30, ecco uno dei momenti più attesi con la messa e la processione sul fiume Oglio con la statua di San Bartolomeo. A presiedere la funzione sarà il presule cremonese monsignor Enrico Trevisi, vescovo di Trieste. Ad accompagnare la processione sarà invece la BandOglioChiese. Alle 19,30 si prosegue con l’aperitivo con esibizione della scuola di ballo Step by Step di Antonio e Maria Pia e, alle 21, Andrea  Brunazzi in concerto. Sia sabato che domenica, dalle 18 apertura gonfiabili e della pesca di beneficenza e, dalle 19, apertura della cucina con food truck e bar a cura di Equatore cafè. I festeggiamenti sono promossi grazie all’iniziativa corale  di Pro loco di Piadena; Unita pastorale di Piadena, Vho e Drizzona, Amministrazione comunale di Piadena Drizzona  e Sacre Acque.

Tempo di sagra, per San Bartolomeo, anche a Grumello con la Pro Loco che promuove due giorni di festeggiamenti che si terranno nel cortile e nell’area verde di Cascina Castello, in via Roma 2. Sabato, 23 agosto,  alle 19.30,  apriranno le cucine, dove gli “chef” saranno alle prese con la preparazione del piatto forte, gli gnocchi della tradizione, anche da asporto. Si potranno gustare inoltre spiedini, salamelle e, confermate dopo il successo dell’edizione 2024, friselle pugliesi servite con l’accompagnamento dei formaggi de Le Bufalizie di Farfengo. Per evitare di non potersi accomodare al tavolo all’orario desiderato, viene confermata anche quest’anno la possibilità di prenotare i tavoli al numero della segreteria della Pro Loco 371 5290193, entro venerdì 22. Dalle 21 in poi si potrà ballare con la musica della fisaorchestra I Conquistador, mentre i più piccoli potranno divertirsi nell’area a loro riservata dove troveranno vari giochi. Domenica 24, dalle 18.30 alle 20.30 in attesa della tombolata gigante che avrà inizio alle 21, sarà organizzato un aperitivo con la musica di Cinzia Davò che proporrà classici internazionali ed italiani dagli anni ’60 ad oggi. Come sempre, i numerosi e ricchi premi aspettano di entrare nelle case dei giocatori che si saranno muniti delle cartelle in vendita dalle ore 20 quella sera ma già disponibili nei negozi di alimentari di Grumello. Il Consiglio direttivo della Pro Loco si sta impegnando, a fianco delle nuove forze che si affiancheranno ai pochi volontari rimasti, per non deludere le aspettative di chi non vorrà mancare sicuro di trascorrere due serate all’insegna dell’allegria, della buona cucina e di tanta bella musica. In caso di maltempo le manifestazioni saranno rinviate al giorno successivo.

Infine, in terra cremasca, una menzione particolare, per la sua importante storia, la merita la chiesa di San Bartolomeo ai Morti di Crema.  Una prima chiesa dedicata all'apostolo Bartolomeo esisteva almeno dal XIII secolo e si trovava, secondo quanto riporta lo storico Terni, “a un miglio da Crema […] tra la Porta di Serio e di Rivolta", quindi verosimilmente in un'area a metà delle vie Armando Diaz o via IV Novembre. Dal XV secolo era tenuto dai frati del soppresso ordine dei crocigeri ed era ancora esistente durante la visita apostolica Castelli del 1579 così come nelle visite Regazzoni (1582) e Diedo (1592 e 1599); non viene più nominato negli atti delle successive visite, a partire da quella del 1602, per cui è da ritenere che in questi primi anni del XVII secolo venne demolito forse perché in rovina o abbandonato oppure, molto più probabilmente, in funzione di un rafforzamento difensivo delle mura.

Per compensazione i frati potrebbero essere stati risarciti e potrebbero aver costruito il nuovo oratorio campestre con il denaro ottenuto; questa nuova chiesuola era molto più lontana dalla città, nel quartiere suburbano di Castelminore e in un'area di pertinenza della parrocchia di San Michele arcangelo coltivata ad orti e per questo denominata inizialmente chiesa di San Bartolomeo alle Ortaglie. Dopo la celebre  peste manzonian del 1630, l'edificio fu affiancato da un cimitero e da allora s'iniziò a chiamare la chiesa San Bartolomeo “ai Morti". Papa Alessandro VII nel 1656 soppresse l'ordine dei crocigeri ed i loro beni furono venduti all'asta; furono acquisiti dalle monache domenicane di Santa Maria Mater Domini le quali sottoscrissero la condizione di provvedere con particolare cura all'oratorio campestre, nel frattempo accresciuto per devozione anche per la presenza del camposanto. Insufficiente, quindi, alla funzione delle pratiche religiose, le monache ritennero di chiedere al vescovo Marcantonio Zollio il permesso di vendere l'ex chiesa cittadina (pure dedicata a San Bartolomeo) e l'ex convento dei crocigeri che furono acquistati dalla congregazione dei disciplini. Poterono quindi costruire una nuova chiesa, terminata senz'altro molto prima della visita di monsignor Griffoni nel 1727. Verso la metà del Settecento vi si stabiliva un eremita, mentre alla fine del secolo fu installato l'organo Bossi (1784).

Il monastero di Santa Maria Mater Domini fu soppresso nel 1810 e la chiesa fu affidata completamente alla parrocchia di San Michele arcangelo. La chiesa fu staccata dalla parrocchia di San Michele e resa autonoma il 20 luglio 1944 per volontà di monsignor Francesco Maria Franco. Due anni dopo il campanile fu dotato delle nuove campane della ditta Dadda. L'edificio fu ristrutturato negli anni  1969 e  1999. Nell'anno 2012 il vescovo monsignor Oscar Cantoni, oggi cardinale arcivescovo di Como, decretava l'unità pastorale con la parrocchia di San Giacomo Maggiore.

Eremita del Po


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