4 dicembre 2024

Sempre peggio le condizioni di Villa Verdi: ma all'interno in che stato sono i manoscritti, i libri, i mobili e il pianoforte del maestro?

Eppur si muove. Qualcosa, almeno, dentro il parco di Villa Verdi si muove e sono gli addetti che stanno intervenendo per il ripristino della recinzione in rete metallica, distrutta dalla caduta di numerosi alberi, e lasciata a terra per mesi. E dire che lo storico giardiniere di Villa Verdi, Franco Bonini, subito dopo la chiusura del 31 ottobre 2022 si era offerto di provvedere gratuitamente alla cura del parco, ma non era stato possibile. Adesso si interviene, perlomeno sulla recinzione, mentre per quanto riguarda il giardino in sé, ovvero alberi, fiori eccetera, nulla vi è di certo e il grande parco voluto dal Cigno, della superficie di sette ettari, langue e mostra il tipico disordine di un giardino che non viene accudito da oltre due anni. Detto del parco, ciò che colpisce maggiormente è l’aspetto esteriore la villa, confronto a quello ante chiusura (nelle foto): umidità, distacco di intonaci, crepe attorno alle finestre ed erbacce cresciute fra i coppi del tetto. La casa del custode (dove c’era l’ingresso per i visitatori) anch’essa preda di umidità e crepe, oltre che dell’abbandono, con il campanello del citofono strappato e cartacce abbandonate sulla panchina all’ingresso. L’appello alla salvaguardia di Villa Verdi è arrivato anche ai media nazionali, mentre tutto tace per quanto riguarda l’aspetto burocratico della vendita e/o dell’esproprio. Ma procediamo con ordine: dopo l’avvio della messa all’asta, da parte del tribunale, erano giunte, dicono i legali degli eredi Carrara Verdi, alcune manifestazioni di interesse per l’acquisto della Villa. Va da sé, riferiscono gli avvocati, che dopo la comunicazione dell’avvio di procedura d’esproprio da parte dello Stato, i potenziali acquirenti si siano defilati. E non è tutto: dal 31 ottobre del 2022 (data di chiusura definitiva di Villa Verdi) tutte le spese, coordinate dall’Istituto vendite giudiziarie e suddivise in manutenzione dell’edificio, delle pertinenze e del grande giardino, oltre che per il mantenimento in sicurezza dell’edificio e del suo contenuto, compreso il sistema di allarme, sono a carico degli eredi Carrara Verdi e sono, riferiscono sempre i legali, nell’ordine di decine di migliaia di euro e, in queste spese, va ricompreso anche l’intervento di ripristino della recinzione. Ciò che, però, inquieta di più gli eredi e i loro legali è lo stato i cui possa versare l’interno della villa, dopo due inverni, piogge, temporali e mancanza di qualsiasi tipo di riscaldamento, con evidenti rischi per l’integrità dell’edificio, ma anche dei cimeli in esso contenuti, manoscritti verdiani e preziosissime edizioni di libri che fanno parte della biblioteca del Maestro oltre, beninteso, anche gli oggetti e i mobili d’arredo.

Egidio Bandini


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commenti


Dirce

5 dicembre 2024 11:16

Sant' Agata è un sito lugubre

Lauri

5 dicembre 2024 12:57

Ma come è possibili lasciare morire un posto simile ???E come dimenticare una storia del territorio e d'Italia ,sarebbe inutile allora continuare ad ascoltare La Musica di Verdi ed emozionarsi 🤷 il dio denaro ed il dio Utili ???? Svegliati Cremona ,fai parte concreta di quella storia !!!!!Noi poveri tristi nn abbiamo i mezzi e gli strumenti x fare ,solo il cuore