Si allungano i tempi per il Centro Logistico di via Mantova: serve la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) di Provincia e Regione
Si allungano i tempi per la realizzazione del Centro Logistico in via Mantova del colosso LGP (Logistics Capital Partners). Servirà infatti la Via, la Valutazione di Impatto Ambientale da parte delle apposite commissioni di Provincia e Regione e sarà la prima volta che questo accadrà per un progetto nel comune di Cremona. Nei prossimi giorni infatti la Giunta, dopo il via libera del marzo scorso, tornerà a discutere del maxi-insediamento che cambierà tutta la zona di San Felice e la circolazione in via Mantova. Saranno probabilmente accolte alcune osservazioni avanzate da Lega Ambiente e Italia Nostra ma sulla variante al Prg ma per il via libera al permesso di costruire servirà infatti la Valutazione di Impatto Ambientale da parte di Provincia e Regione. Infatti la Variante al Piano Attuativo, indispensabile per trasformare questa zona secondo il progetto presentato, prevede la Via nella legislazione urbanistica regionale una casistica specifica (piattaforme logistiche non intermodali, centri di magazzinaggio generale e simili). Ma che cos'è la Via? Ecco, secondo il sito dell'Arpa (membro della commissione di Valutazione d'Impatto Ambientale) cosa prevede. "La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è un processo tecnico-amministrativo che rappresenta lo strumento normativo tramite il quale l'Autorità Competente alla VIA procede all’analisi di progetti di opere significativamente impattanti per l’ambiente, al fine di assicurare che le attività riguardanti la loro realizzazione e la successiva fase di esercizio si possano ritenere compatibili, sia in termini di sviluppo sostenibile che di salvaguardia dell’ambiente. La VIA si basa sul principio fondamentale dell’azione preventiva, in base al quale la migliore politica consiste nell’evitare o minimizzare gli impatti ambientali delle opere prima della loro realizzazione, anziché ostacolare o tentare di mitigarne successivamente gli effetti".
Non c'è dubbio che il Centro Logistico di via Mantova abbia un effetto impattante con l'ambiente. Il progetto, pur migliorato rispetto all'originale anche grazie ai diversi passaggi nella Commissione Paesaggio del Comune e con le nuove modifiche richieste dalle associazioni ambientalistiche, cambia radicalmente la zona, sia dal punto di vista urbanistico che del traffico. Di 300mila metri quadrati è l'area interessata, più di 120mila metri quadrati la nuova parte coperta nella cosiddetta area Vanoli. Certo il progetto è cambiato rispetto alla prima serie di parallelepipedi ipotizzata inizialmente ("neanche Renzo Piano riuscirebbe a rendere gradevole un muro di 500 metri di costruzioni" aveva commentato un addetto ai lavori. Inoltre è pur vero che l'insediamento porterà circa 500 nuovi posti di lavoro ma anche 1.600 movimenti giornalieri di mezzi pesanti, tra ingressi ed uscite su via Mantova, oltre a 160 passaggi di automezzi di stazza media e a 568 spostamenti di veicoli leggeri utilizzati dagli addetti che lavoreranno nella nuova piattaforma logistica di San Felice secondo gli studi del traffico allegati al progetto. Inoltre l'impatto, pur con tutti i miglioramenti già ottenuti, è costituito da 123mila metri quadrati di area coperta sorgeranno su quelli che attualmente sono campi agricoli, suddivisi in 6 strutture.
Il progetto - secondo le indicazioni del Comune - prevede opere di urbanizzazione primaria. In particolare sono in programma la riqualificazione della rotatoria di via Mantova, anche per supportare il carico veicolare indotto, e la realizzazione di un sovrappasso ciclopedonale di collegamento in sicurezza tra il futuro polo logistico e i punti attrattori posti a sud della via Mantova e dalla frazione San Felice, a completamento della pista che porta la capoluogo, per lo sviluppo della mobilità sostenibile, tra l'altro prevista dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Ci saranno aree per i servizi pubblici (aree a parcheggio alberato e una piazzola per la fermata dei bus) con la realizzazione di opere verdi, parcheggio pubblico con colonnine per la ricarica di auto elettriche per autoveicoli e biciclette, con marciapiedi e fermata destinata agli autobus, completo di due pensiline. Tutti i tetti del costruito avranno fotovoltaico e recupero delle acque metereologiche.
Ma quale tipo di logistica ci sarà nel centro di San Felice? Tra chi si occupa di logistica si dice che anche il Polo di Cremona potrebbe essere affittato ad "Amazon". L'intervento sarà infatti effettuato da un colosso della logistica la LCP (Logistics Capital Partners) già attiva nel Piemonte a Torrazza (Torino) con un grande centro distributivo multilivello robotizzato all'avanguardia lungo il corridoio logistico Nord dell'autostrada A4. Un secondo centro è a Vercelli nel corridoio tra Torino e Milano. Entrambi i centri sono stati poi dati in locazione ad “Amazon”. Un'altra realizzazione di LCP è a Trecate (con oltre mezzo milione di metri quadrati).
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commenti
Daniro
30 agosto 2022 20:55
Lo studio di Valutazione di Impatto Ambientale è certamente necessario per un intervento di tale portata che modificherà completamente il contesto urbanistico della zona. Sotto l'aspetto ambientale, se già la qualità dell'aria è molto compromessa, come si giustificherà un ulteriore peggioramento? Come risponderà la viabilità di via Mantova già molto stressata? Non basta infatti un cavalcavia pedonale per rendere compatibile il polo logistico con il quartiere San Felice e, per inciso, non si capisce bene cosa ci sia di attraente per i residenti di San Felice in un Polo Logistico visto che l'area a "verde" pubblico non è altro che il raccordo stradale tra via Mantova e gli accessi al Polo stesso.