Si restaura il fregio la "Cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre" sotto il porticato della facciata del Duomo. Un capolavoro. Un autentico museo all'aperto
Sarà un vero e proprio museo all'aperto anche il porticato della facciata della Cattedrale che raccoglie un'incredibile serie di tesori artistici murati alla sinistra del portone d'ingresso (sarcofagi, fregi, la lapide con l'albero genealogico della famiglia Malatesta e altro) che il tempo ha annerito e su cui si sta intervenendo con alcuni restauri coordinata dalla Soprintendenza di Mantova. Si sta restaurando prima di tutto un fregio della Genesi con il peccato originale e la cacciata dal Paradiso Terreste di Adamo ed Eva. Basta solo sbirciare il volto di Eva appena ripulito per capire la potenzialità e il richiamo di quest'opera, una volta terminate la pulitura e il restauro. Un capolavoro assoluto. La partenza dei lavori è avvenuta in questi giorni, contemporaneamente con quelli sulle porte di cui abbiamo riferito ieri (leggi qui) con il primo restauro di un'opera preziosissima con scene ispirate alla Genesi (in posizione invertita: a sinistra la Cacciata dal Paradiso e, a destra, il Peccato originale), sovrastate da un tralcio popolato di animali e piccole figure; parte di un più ampio ciclo di storie ispirate al tema della Creazione probabilmente appartenenti al primo portale della Cattedrale distrutto con il terremoto del 3 gennaio 1117. Gli studiosi sono concordi nel ritenere che l'opera sia di ambito wiligelmico. La professoressa Adelaide Ricci così descrive l'opera:"Un fregio con due storie della Creazione ovvero del Genesi, nel sottoportico di facciata a sinistra: le scene, raffiguranti rispettivamente il peccato originale e la cacciata dal paradiso terrestre, sono rimontate in sequenza di lettura da destra a sinistra. Generalmente questo fregio è ritenuto fra i principali pezzi scultorei anteriori al 1117. Puerari vi riconosce un apposito scultore wiligelmico, il Maestro del Genesi, mentre Gandolfo pensa a un artista della prima generazione wiligelmica operante a Modena nel portale detto dei Principi e attivo a Cremona dal 1107 circa. Secondo lo studioso le lastre, di stile spiccatamente teatrale, andavano collocate sovrapposte in verticale, forse di fianco al portale. Anche Piva fa riferimento a magistri legati all’impresa del Duomo modenese. Quintavalle, che pure pensa a epoca wiligelmica, sottolinea la probabile appartenenza al portale originario. Non è escluso, anche in questo caso, un richiamo ai drammi liturgici, specie le Jeu d’Adam che già pare aver ispirato la realizzazione dei Profeti". Anche Cristiano Zanetti si è occupato dello straordinario fregio nel suo "La Cattedrale di Cremona. Genesi, simbologia ed evoluzione di un edificio romanico".
La seconda e la terza fotografia sono tratte "Suggestioni di una Cattedrale" e sono state realizzate da "Novafoto" di Pietro Diotti: mostrano l'opera prima della pulitura
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