27 settembre 2021

Si è spento Gianezio Dolfini, nome storico del Pri cremonese. Fu presidente dell'Aem e dell'Azienda dei Porti

Gianezio Dolfini, nome storico della politica e dell'impegno amministrativo cremonese, si è spento oggi all'ospedale di Cremona all'età di 93 anni. Era stato ricoverato tre giorni fa per una emorragia cerebrale.

Gianezio Dolfini è stato a lungo punto di riferimento del Partito Repubblicano Italiano, sia a livello locale che regionale. Uomo tutto d'un pezzo, era indicato anche dagli avversari politici come una persona perbene e capace. Dirigente di banca prima a Cremona al Credito Commerciale, poi a Lodi e quindi nella Direzione Generale della banca a Milano. E' stato il primo presidente dell'Azienda Regionale del Porto, nomina avvenuta su base regionale. Quello dell'utilizzo del fiume è sempre stato un suo cavallo di battaglia. A lungo fu presidente della Comunità Padana delle Camere di Commercio che aveva sede proprio a Cremona e si occupò, tra l'altro, sia del porto che del canale navigabile. Da 1990 al 1995 è stato anche consigliere comunale a Cremona.

Nella sua carriera fu membro dei cda di diverse aziende pubbliche e private (ad esempio con il gruppo San Donato nella sanità). A lungo è stato presidente dell'Associazione mazziniana cremonese.

Dopo l'8 settembre 1943, a soli 15 anni, distribuì volantini in città che inneggiavano alla riconquistata libertà. Proveniva da una famiglia di repubblicani e antifascisti. In casa sua c'era infatti un cimelio storico, la prima bandiera repubblicana risalente agli anni Venti che suo padre aveva realizzato utilizzando quel che aveva trovato, lana, tela e altro. Quella bandiera è stata successivamente sempre appesa nella sede del Pri cremonese. Gianezio Dolfini fu anche presidente dell'Aem dal 1970 al 1974, Azienda che resse con grande determinazione. All'epoca l'Aem era definita dai politici “la gabbia dei serpenti” e nessuno voleva prendersi la briga di dirigerla, toccò così alla componente repubblicana e all'esperienza dirigenziale di Dolfini occuparsene prendendone la presidenza e gestendola. E' stato per diversi anni membro del Cispel. Fino a qualche anno fa è stato anche presidente dell'Adafa.

Gianezio lascia la moglie Rosa e una figlia.

 

Nella fotografia Gianezio Dolfini premia un alunno. Aveva scelto di impegnarsi con l'associazione Lazzaro Chiappari in quanto il padre era stato in orfanotrofio.


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