Silenzi d'autunno in terra di Po. Quando la natura incanta
Si vestono sempre di bellezza le terre di fiume. Anche quando la nebbia le ammanta e il vecchio Eridano, nel suo scorrere lento ma sicuro verso il mare, torna nel suo alveo lasciando, nel bosco incantato, i segni del suo passaggio. Tra i colori degli alberi che si spogliano in attesa dell’inverno ed i grandi silenzi musicati dal canto delle poiane e dei fagiani, dalla corsa dei caprioli e dal volo leggiadro degli aironi, il bosco profuma di selvatico, di funghi di stagione e continua a farsi custode dei saperi della terra e del Po. Mentre nell’aria si dipanano gli aromi della legna che arde nei vecchi camini di cascine e case coloniche, testimoni delle tradizioni di un tempo e della storia che ci accompagna, il cammino si fa pienezza. Se poi, all’alba o al tramonto, si incrocia il canto festoso e chiassoso delle gru in migrazione, è sufficiente osservare il cielo che, nell’infinito incontro con la terra, ti porta a guardare al domani, cercando sempre cieli nuovi e terre nuove.
Eremita del Po
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commenti
Lilluccio Bartoli
9 novembre 2024 09:10
Ah, la fümàana! Quando il freddo condensa l'afflato del Po e lo fa nebbia.