Sospesa la festa dello SLU a Bagnolo Cremasco. Il sindaco Paolo Aiolfi: “Il Covid è ancora tra noi, non sono ammesse leggerezze”
L’evento “Decimo Anniversario SLU” a malincuore è stato annullato.
Prendiamo atto di un’ordinanza del Comune di Bagnolo che vieta la realizzazione dell’evento. Siamo, ed eravamo convinti di svolgerlo in totale sicurezza, ma non ci è stato dato modo di dimostrarlo e di spiegare come sarebbe stato.
Con la speranza di vedervi presto, vi ringraziamo per l'ennesima fiducia dimostrata.
Quindi la tanto attesa festa, prevista per domenica 5 settembre alla discoteca “Magika”, beh non si farà. Il party, era stato organizzato per festeggiare i primi dieci anni di vita del movimento SLU, acronimo del centro giovanile San Luigi di Crema, vale a dire il luogo dove, nel 2011, un gruppo di giovani, senza eccessi, sotto gli occhi vigili di don Lorenzo Roncali (a quei tempi responsabile del San Luigi, oggi parroco della parrocchia di San Bernardino Fuori le Mura a Crema e Vergonzana) creò una sorta di aggregazione – movimento ad hoc, con l’intento di creare, qua e là, serate, eventi, feste (uno speciale “DiscOratorio” itinerante per intenderci), con l’ambizioso obiettivo di trasformare, o meglio, stravolgere in positivo la nightlife cremasca.
A dare notizia della mancata onenight discotecara, attraverso il … minimalista, ma incisivo comunicato sopra riportato, sono stati i responsabili dello SLU, postando il tutto sulla pagina social (Facebook) di riferimento.
Paolo Aiolfi, sindaco di Bagnolo Cremasco, così motiva la meditata, ponderata e ferma scelta: “Senza il Covid che purtroppo è ancora tra noi e non consente distrazioni e disimpegni, non avrei firmato nessuna sospensione, ma comunque avrei chiesto alle forze dell’ordine di presidiare l’area intorno alla discoteca poiché in passato, con eventi simili, qualche problemino, beh si è presentato. Ho firmati io l’ordinanza per sospendere l’evento dello SLU, ma l’ho fatto dopo essermi consultato col Prefetto e col Comitato per la Sicurezza. Non c’erano i presupposti per consentire serenamente, in tempi di pandemia, una manifestazione del genere, appuntamento che avrebbe attirato, inevitabilmente, tantissima gente, giovanissimi compresi, ma la discoteca Magika può tuttavia aprire nel pieno rispetto del decreto governativo in modalità, per intenderci, bar con musica di sottofondo. Sottolineo inoltre un altro aspetto magari ai più sconosciuto, ma assai delicato e importante. Causa infatti mancanza di spazi adeguati, l’ente provinciale ci ha negato il permesso di illuminare la strada che costeggia la nuova Statale e consente l’accesso alle varie attività presenti in zona. Abbiamo infatti riscontrato la pericolosità dell’arteria in oggetto, buia e coi ragazzi che spesso, a piedi, fanno la spola tra la discoteca e il McDonald’s. Siamo intervenuti piazzando a terra i cosiddetti “occhi di gatto”, ma da soli, detti catarifrangenti aiutano fino a un certo punto”.
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