15 settembre 2021

Sui trasporti pubblici per le scuole uno scaricabarile imbarazzante. Ecco quello che deve scrivere ai genitori un dirigente scolastico

Il balletto al quale si sta assistendo in questi giorni sul trasporto scolastico è imbarazzante. Dopo un anno e mezzo di pandemia, a Cremona hanno riaperto le scuole e il trasporto pubblico non è in grado di assicurare un numero di corse sufficiente a garantire il necessario distanziamento. I soldi per acquistare i mezzi ci sono, lo confermano tutte le fonti, dai docenti alla società che gestisce i trasporti, fino alla politica, con i consiglieri comunali. Mancano autisti formati e manca l’organizzazione necessaria a risolvere il problema.

Giusto ieri è andato in scena in Consiglio Comunale il desolante “spettacolo” di un assessore, Simona Pasquali, che rispondendo alle legittime richieste di una consigliera – incidentalmente anche mamma – ossia Maria Vittoria Ceraso, non ha trovato di meglio se non rispondere che “il Comune non ha competenza sui trasporti”. Sicché, ci si domanda, cosa ci sta a fare un assessore ai trasporti (la stessa Pasquali)? E perché il sindaco di Cremona e un dirigente del Comune fanno parte – come dimostrano gli atti pubblici – dell’assemblea dell’Agenzia TPL (Trasporto Pubblico Locale) di Cremona e Mantova?

Crema e Casalmaggiore hanno risolto per tempo il problema. Cremona no. Ed ecco cosa è costretto a scrivere il dirigente scolastico di un istituto superiore cremonese agli studenti e ai genitori. La lettera è stata trasmessa ieri, 14 settembre. Ciò che scrive il dirigente scolastico è sconfortante ma in grado di riassumere perfettamente il quadro attuale. Per questa ragione la pubblichiamo integralmente.

Gent.mi studenti e genitori, vi scrivo per aggiornarvi sulla questione dei doppi turni. Vedo di essere sintetico e di limitarmi, per quanto possibile, ai fatti. Da ormai un anno l’agenzia dei trasporti, complice anche il fatto che la legge impedisce agli autobus il pieno carico, propone con molta insistenza i doppi turni anche nella nostra Provincia, come in quasi tutte le altre in Lombardia. La proposta prevede un ingresso alle 8 e uno alle 10.

Noi Dirigenti Scolastici siamo stati gli unici interlocutori che hanno combattuto contro questa soluzione sin dall’inizio e siamo riusciti finora a scongiurare questa eventualità. Nell’ultimo incontro in Prefettura siamo usciti con l’accordo (fra le scuole) di cominciare con il turno unico e valutare la situazione nei primi 10/15 gg. Sappiamo che i primi giorni diversi studenti vengono accompagnati dai genitori e non possiamo quindi basare uno studio serio su quanto avvenuto ieri e oggi.

Proseguiremo a monitorare con attenzione gli eventi: abbiamo però bisogno del vostro aiuto per raccogliere ogni utile informazione, per comprendere se vi sono tratte più in sofferenza, al fine di elaborare eventuali proposte e possibili soluzioni. Vi chiedo di rispondere al sondaggio che nelle prossime ore vi manderò o che verrà posto agli studenti dai loro insegnanti.

Corriamo il rischio che, sin dai primi giorni, alcuni studenti, specie coloro che abitano più vicino a Cremona, si trovino nelle condizioni di non poter salire su pullman già carichi all’80% (come richiede l’attuale normativa) e che siano dunque impossibilitati a venire a scuola. Sono assolutamente consapevole (e l’ho comunicato con chiarezza anche in sede istituzionale) che la proposta del secondo turno alle ore 10 è deleteria dal punto di vista didattico, organizzativo e soprattutto umano.

I nostri ragazzi hanno bisogno del pomeriggio per studiare, per poter mantenere gli impegni sportivi, le relazioni amicali, gli hobbies, insomma tutta quella vita già schiacciata da un anno e mezzo di pandemia. Sorvolo su altre importanti questioni (cosa potrebbero fare gli studenti che vengono a Cremona con il treno presto e dovrebbero aspettare fino alle 10?)

Intorno al 28 settembre ci sarà un incontro fra il Prefetto, i responsabili dei trasporti e l’Ufficio Scolastico Territoriale (cui noi Dirigenti non potremo partecipare) nel quale faranno il punto della situazione.

Con la sincerità che meritate, vi dico che non posso escludere che decidano per i doppi turni. Al momento opportuno valuteremo come gestire la situazione; le ipotesi che ho fatto nelle ultime ore prevedono comunque che il disagio siano distribuito in modo equo su tutte le classi riducendolo al minimo.

Speriamo fortemente che non ve ne sia bisogno.


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