4 giugno 2022

Tanta gente per il primo CremonaPride, quasi duemila persone in piazza. Molta sinistra e tanto colore. Guarda il video

Quando il corteo, intorno alle 16,30 ha iniziato a muoversi da piazza Stradivari imboccando via Gramsci ci si è resi conto di quanta gente abbia aderito a questo primo CremonaPride, per i diritti e per "la manifestazione dell'orgoglio della comunità LGBTQIA+, nato dalla rivendicazione di riconoscimento e di visibilità, dalla necessità di abbattere i muri del pregiudizio e di realizzare una società aperta, inclusiva e libera, basata sull’autodeterminazione di ogni essere umano". Almeno duemila persone hanno partecipato al corteo. Tanti giovani, uomini e donne, e molte bandiere della sinistra accanto a quella arcobaleno della pace e dei diritti: da Rifondazione al Pd, da Sinistra Italiana ad Alternativa Comunista ad Articolo1 dai circoli Arci e Anpi (Castelleone, Crema e Cremona) ai movimenti come Legambiente o i sindacati. Il grande caldo aveva fatto rifugiare in tanti sotto i portici di piazza Stradivari o nelle strade circostanti alla ricerca di un po' di ombra. Poi, alla partenza del corteo preceduto dal camion che diffondeva musica da discoteca, tutti hanno voluto partecipare al corteo che è sfilato per oltre due ore nelle vie del centro con i colori della tolleranza, ghirlande di fiori e addobbi senza però quelle provocazioni eccessive lamentate in altre manifestazioni simili. Dopo la lunga parata che ha attraversato via Gramsci,  Corso Cavour, Corso Campi, Via Palestro, Via Dati Ugolani, Via Manzoni, Piazza Roma, Corso Mazzini, Corso  Matteotti, Via Pallavicino, Via Cesare Speciano, Corso XX Settembre, Via Platina, Via Altobello Melone, Via Cadore, Via Porta Po Vecchia,  Corso Vittorio Emanuele II e quindi di nuovo in piazza Stradivari per il saluto finale degli organizzatori di questo CremonaPride perfettamente riuscito. 

Presenti molti esponenti della sinistra: dal segretario del Pd Soldo e dal vice Galletti, il sindaco Gianluca Galimberti, il suo vice Andrea Virgilio, il presidente del Consiglio comunale Carletti e diversi assessori (SImona Pasquali e Luca Burgazzi). 

Al termine della manifestazione il sindaco Galimberti ha postato sul suo profilo questo post: "“Sindaco, anche io ho gli amici gay ma il pride a Cremona: c’era proprio bisogno?” Non ero mai stato ad un pride prima di oggi e sono contento che anche a Cremona, come in altre città, si sia fatto. E si sia fatto così, con l’intelligenza e la capacità di costruire occasioni di pensiero e sinergie.

"Questa manifestazione accende anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora, dà la possibilità di esprimersi senza attaccare, consente di riaffermare che davvero occorre la pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, come recita anche la nostra Costituzione.
Occorre costruire, sì anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura è l’odio per una diversità porta sempre alla paura e all’odio di tutte le diversità.
"Certamente, alcuni cittadini in modo civile so che non condividono alcune idee che possono emergere da questa manifestazione. E anche io su alcuni temi non ho mai nascosto perplessità e, rispetto a questioni complesse, sento sempre l’esigenza di approfondire. Proprio per questo il confronto è importante e anzi indispensabile, perché non prevalga la paura di posizioni diverse che poi porta sempre a chiusure e scontri. Il Cremona pride, questo Cremona pride, è un’occasione per farlo.
"Dunque, la risposta è sì. C’era proprio bisogno!" Conclude il sindaco. 
Il video e il fotoservizio a scorrimento sono di Gianpaolo Guarneri (foto StudioB12)


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commenti


Roberto Borsella

5 giugno 2022 17:58

Per me il Sindaco vive su Marte.

Roberto Borsella

5 giugno 2022 18:00

Aggiungo che per un rispetto nei miei confronti, asserire che è stato il fatto con intelligenza, lede la mia libertà . Io rispetto tutti, ma proprio tutti, tu sindaco non lo hai fatto. Domenica vai a messa con la statua della Madonna con fuori le tette.