14 ottobre 2021

Tariffa puntuale, raccolti sino ad oggi 14 mila sacchi con il tag. Ma il 15% dei cremonesi non li ha ancora ritirati

Sono circa 14.000 i sacchi azzurri muniti di “tag” raccolti sino ad oggi. Quattordicimila sacchi, in altre parole, già riempiti in questi primi mesi di sperimentazione della tariffa puntuale avviata il primo settembre. Sempre allo stato attuale, circa l'85% dei cremonesi ha ritirato i sacchi con il tag e si conta di arrivare al 90% entro la fine di questo mese.

Questi alcuni dei primi dati sulla tariffa puntuale così come emersi oggi nel corso della riunione della Commissione Ambiente. Nonostante le preoccupazioni iniziali e le lacune dal punto di vista comunicativo, la sperimentazione non sembra che stia creando particolari problemi ai cittadini, come dimostra indirettamente anche il pacato confronto in Commissione. Salvo alcune piccole criticità, non sono emersi grossi elementi di dibattito tra maggioranza e opposizione. L'unica lacuna resta quella corrispondente alla domanda posta da Federico Fasani (Forza Italia), che ha chiesto quanta percentuale di indifferenziato non viene riciclata. Un dato preciso e lineare, su questo punto, non è emerso nettamente. Stando a Fasani circa il 37% dei rifiuti (percentuale data dalla somma tra rifiuti differenziati e indifferenziati) non viene poi riciclato. 

Per il resto, le prossime tappe prevedono il completamento della consegna dei sacchi azzurri alle utenze che ancora non hanno provveduto al ritiro (utenze che verranno sollecitate dall'amministrazione) e la segnalazione delle non conformità per chi non effettua la raccolta secondo le indicazioni. Obiettivo del Comune è anche quello di contrastare gli abbandoni di rifiuti in alcune aree della città. Fenomeno, questo, che non è dovuto all'introduzione della tariffa puntuale, ha spiegato l'assessore Maurizio Manzi, ma da “cattive abitudini” preesitenti. Sempre secondo l'assessore, l'incremento della raccolta differenziata che dovrebbe conseguire alla tariffa puntuale comporterà “una diminuzione dei rifiuti inceneriti”. Si confida, in questo senso, di scendere ad 80/85 chili pro-capite di indifferenziato all'anno.

Nei prossimi mesi, ha fatto sapere ancora Manzi, il Comune effettuerà alcune analisi delle varie tipologie di utenza così da determinare il consumo medio delle stesse. Sulla base di questi dati sarà possibile calibrare meglio “le varie forme tariffarie” in futuro. In altre parole, sulla base dei dati analizzati si potranno definire tariffe più precise e, si spera, più contenute per i rifiuti.

Tra i dati emersi, il forte incremento in questi mesi del ritiro dei sacchi viola, destinati alla raccolta di pannolini/pannoloni.


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