Tolte definitivamente le impalcature, torna a risplendere il protiro settentrionale del Duomo con colori mai visti

Rimosse definitivamente le impalcature, è tornato a splendere il protiro settentrionale della Cattedrale, con colori che, probabilmente, non abbiamo mai visto, dato che il suo restauro, previsto nel 1992, era stato posticipato a data da destinarsi dopo la visita di papa Giovanni Paolo II. La pulitura permette ora di leggere con maggiore facilità gli elementi di questa pregevole struttura di epoca antelamica, di uno straordinario colore rosato. Il protiro, a un solo piano, poggia tramite due colonnine poligonali su due leoni stilofori. Come nel caso della facciata principale, anche qui il protiro venne aggiunto durante l'opera di ristrutturazione del portale in epoca gotica, col riutilizzo di sculture di epoca precedente, provenienti da altre parti dell’antica cattedrale. E’ il caso delle due formelle raffiguranti l'Annunciazione. I due rilievi provengono da composizioni diverse in quanto sono diversi sia come stile che come materiale. L'arco assume un andamento a sesto leggermente acuto; la ghiera è decorata a racemi vegetali popolati di volatili. Sopra i capitelli, già di gusto gotico, sono inseriti due rilievi romanici di epoca precedente raffiguranti, a sinistra un vescovo, ed a destra probabilmente un eremita. Il portale è dotato di un architrave proveniente dal portale romanico originario. Al centro il Cristo, seduto su un trono e circondato dalla mandorla, solleva con la sinistra il Libro degli Eletti e dei Dannati mentre la mano destra è sollevata nel gesto di ammonizione che preannuncia il Giudizio Universale. Ai suoi lati gli Apostoli, anch'essi con un libro in mano, si affrettano verso di lui con una grande varietà di atteggiamenti. I due leoni stilofori in marmo di Verona sono molto simili a quelli del portale della facciata principale, anche se la pulitura ha fatto perdere loro un po’ della patina conservata invece negli altri.

foto di Gianpaolo Guarneri-Studio B12