Torna l'allarme per il morso ragno del violino, alcuni casi al Pronto Soccorso. Lungo pochi millimetri, è pericoloso. Ecco cosa fare
Torna l'allarme del ragno violino. In questi ultimi giorni sarebbero stati diversi i casi di morsi del piccolo ragno per i quali alcune persone hanno dovuto fare ricorso al pronto Soccorso dell'ospedale di Cremona. L'ultimo caso è accaduto ieri a una professionista cremonese colpita dal piccolo ragnetto che si è presentata all'ospedale con il volto tumefatto e gli occhi gonfi. Il ragno violino è di modeste dimensioni e dall'aspetto insignificante ma molto pericolo. Il suo nome scientifico È è quello di Loxosceles rufescens. E' chiamato come ragno violino per la sua macchia sul dorso che richiama lo strumento musicale e la sua presenza nella città del violino può far sorridere ma i medici invistano a prendere sul serio questo animaletto. Ha una colorazione marrone-giallastro con lunghe zampe. Il ragno violino può raggiungere le dimensioni di 7 mm (corpo del maschio) e di 9 mm (corpo della femmina). Il ragno si trova perlopiù nelle case in quanto vi si rifugia d'inverno non sopportando le temperature rigide ma nella bella stagione può anche essere nelle vicinanze di abitazioni ad esempio sui balconi o nei giardini. E' anche noto anche come ragno eremita. Esce principalmente di notte perchè di giorno rimane rintanato nelle fessure, dietro i quadri, negli angoli o in altri anfratti. Il ragno violino in casa può trovare riparo dietro a mobili, battiscopa, sotto scatole di cartone o anche all’interno di guanti, calzature e soprattutto tra la biancheria. Tra gli habitat dove vive il ragno violino ci sono sono anche solai, scantinati e bagni.
Il morso del ragno violino all'inizio non dà dolore né sintomi particolari, nelle ore successive al suo morso compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii che può diventare necrotica o ulcerarsi. Il morso del violino può anche portare la presenza di germi anaerobi. Nelle situazioni più gravi oltre a febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie. In molti casi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.
Il centro antiveleni di Niguarda consiglia di lavare abbondantemente la zona del morso con acqua e sapone. Sarebbe meglio conservarlo, una volta catturato, e mostrarlo agli specialisti. Se compare una lesione caratterizzata da una zona centrale arrossata che diventa più scura.
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