3 giugno 2024

Torna visibile dopo il restauro la splendida "Cacciata dal Paradiso Terrestre di Adamo ed Eva" sotto i portici della Cattedrale. I lavori grazie a Inner Wheel Cremona

Torna visibile in tutto il suo splendore il restaurato fregio della Genesi con il peccato originale e la cacciata dal Paradiso Terreste di Adamo ed Eva. Si tratta di un'opera preziosissima con scene ispirate alla Genesi (in posizione invertita: a sinistra la Cacciata dal Paradiso e, a destra, il Peccato originale), sovrastate da un tralcio popolato di animali e piccole figure; parte di un più ampio ciclo di storie ispirate al tema della Creazione probabilmente appartenenti al primo portale della Cattedrale distrutto con il terremoto del 3 gennaio 1117.  Gli studiosi sono concordi nel ritenere che l'opera sia di ambito wiligelmico. La professoressa Adelaide Ricci così descrive l'opera: "Un fregio con due storie della Creazione ovvero del Genesi, nel sottoportico di facciata a sinistra: le scene, raffiguranti rispettivamente il peccato originale e la cacciata dal paradiso terrestre, sono rimontate in sequenza di lettura da destra a sinistra. Generalmente questo fregio è ritenuto fra i principali pezzi scultorei anteriori al 1117. Puerari vi riconosce un apposito scultore wiligelmico, il Maestro del Genesi, mentre Gandolfo pensa a un artista della prima generazione wiligelmica operante a Modena nel portale detto dei Principi e attivo a Cremona dal 1107 circa. Secondo lo studioso le lastre, di stile spiccatamente teatrale, andavano collocate sovrapposte in verticale, forse di fianco al portale. Anche Piva fa riferimento a magistri legati all’impresa del Duomo modenese. Quintavalle, che pure pensa a epoca wiligelmica, sottolinea la probabile appartenenza al portale originario. Non è escluso, anche in questo caso, un richiamo ai drammi liturgici, specie le Jeu d’Adam che già pare aver ispirato la realizzazione dei Profeti". Anche Cristiano Zanetti si è occupato dello straordinario fregio nel suo "La Cattedrale di Cremona. Genesi, simbologia ed evoluzione di un edificio romanico". 

I lavori di pulitura e conservazione è stata affidata a ConservArt, laboratorio lodigiano di Davide Cesari. Questi lavori sono realizzati grazie contributo di Inner Wheel Cremona, che provvederà, inoltre, alla pubblicazione degli studi e degli approfondimenti rispetto al manufatto da parte del professor Giorgio Milanesi, docente di Storia dell’arte medievale dell’Università degli studi di Parma.

«Il bassorilievo interessato è l’unico a non essere mai stato restaurato – aveva spiegato don Gianluca Gaiardi, responsabile diocesano ai Beni Culturali ecclesiastici e all'edilizia di culto –. L’occasione per il restauro arriva grazie a Inner Wheel Cremona, che, in occasione dei 30 anni dalla fondazione, ha voluto lasciare un’opera segno legata alla Cattedrale di Cremona»


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