8 agosto 2025

Tra vetro abbandonato e plastica: sullo spiaggione del Po va in scena la solita inciviltà di massa

L’educazione e la civiltà non sono in vendita sugli scaffali di qualche “cementificio” (chi scrive queste righe definisce così supermercati e centri commerciali, tra i peggiori responsabili della chiusura di un numero incalcolabile delle storiche botteghe di paese): sono doti che fin dalla più tenera età dovrebbero (a questo punto condizionale d’obbligo) far parte del più elementare bagaglio culturale di ognuno di noi. Invece, purtroppo, spesso e volentieri, ci si imbatte in “spettacoli” (che di spettacolare hanno poco) che fanno sorgere ben più di un punto interrogativo sul livello della società del terzo millennio.
Purtroppo l’ambiente del Grande fiume, nonostante gli innumerevoli appelli ecologici che da più parti si levano, e con buona pace quindi delle politiche e delle iniziative che vengono promosse per il rispetto dell’ambiente, è e continua ad essere uno dei “teatri” in cui va in scena la saga dell’imbecillità umana. In questi giorni d’estate, sullo spiaggione sottostante il ponte sul Po “Giuseppe Verdi”, quello che collega Emilia e Lombardia nel tratto compreso tra San Daniele Po, Polesine Zibello e Roccabianca, i soliti furbi hanno abbandonato parecchie bottiglie di vetro. Uno spettacolo desolante ed inqualificabile, che dà la misura del livello umano dei personaggi che lo hanno creato.
E’ noto che lo spiaggione in questione sia uno dei più facili da raggiungere, perché ci si arriva in auto e bastano pochi passi per arrivarci (qualcuno, tra l’area in cui vengono solitamente parcheggiate le auto e la superficie sabbiosa, per una distanza di forse dieci metri, ha anche piazzato una sedia di plastica nel caso in cui ci fosse chi, dopo aver percorso la bellezza di cinque passi avesse già la lingua fuori e avesse quindi l’impellente necessità di sedersi) e quindi, specie in estate, soprattutto nei fine settimana, è frequentato da parecchie persone. Tra queste ci sono svariati “intelligentoni” che hanno appunto abbandonato sulla sabbia diverse bottiglie di birra (e non solo), dopo averne bevuto evidentemente in abbondanza (chissà che a breve non si faccia qualche controllo con l’etilometro su entrambe le aree di accesso al ponte, così da movimentare un po’ l’estate?), dando ampio sfoggio del loro acume.
Chi scrive queste righe ha più volte proposto (vanamente ma questo era da dare per scontato) la posa di un bidone sul terrapieno prima di scendere sullo spiaggione, consapevole comunque del fatto che certi individui non usano bidoni e cestini nemmeno quando li hanno sotto al naso.Per la cronaca (ma questo probabilmente ai “furbi” non interesserà), il vetro è un materiale capace di metterci anche 4mila anni a degradarsi (sono stati rinvenuti pezzi di vetro databili al 2000 a.C.): di certo ci vuole molto più tempo a far svegliar fuori certi personaggi. 

Eremita del Po

Paolo Panni


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