9 settembre 2021

Trattative calde per "Villa Albergoni" a Moscazzano resa celebre da "Chiamami col tuo nome": è a un passo dalla vendita

Da tempo sul mercato, la protagonista della pellicola acclamata da critica e pubblico potrebbe ora essere a un passo dalla vendita. Villa Albergoni, tra le cui mura è stato girato 'Chiamami col tuo nome' del regista Luca Guadagnino, il film che ha vinto l'Oscar 2018 per la miglior sceneggiatura non originale e che ha conquistato quattro nomination, è al centro di trattative diventate più 'calde', a quanto pare, nell'ultimo periodo.
Due gli indizi che inducono a pensare a un interessamento concreto per la dimora nobiliare di Moscazzano, il piccolo paese vicino Crema. Il primo: la villa da sogno non compare piu' nel sito dell'agenzia immobiliare che se ne occupava. Maggiormente indicativo il secondo segnale: lo studio di professionisti che sta facendo da tramite ha presentato richiesta di accesso agli atti al comune di Moscazzano per poter visionare la documentazione custodita presso l'archivio dell'ente. Non è trapelato il nome del possibile acquirente. Quanto alla cifra dell'eventuale passaggio di mano, tre anni fa si parlava di 1,7 milioni di euro.
Grazie al film e alla sua affascinante location, Moscazzano ha conosciuto un'inattesa svolta turistica. Accanto alla sontuosa abitazione rinascimentale è stato aperto, all'interno di una vecchia cascina, l' agriturismo Chioso di Sotto dotato di otto camere. E c'è un progetto simile, fermato dal Covid, per una struttura a Colombare, la frazione di Moscazzano in mezzo ai campi dove sorge l'Hosteria San Carlo dello chef Sergio Brambini. Il giovane e dinamico sindaco del paese, Gianluca Savoldi, segue gli sviluppi della vicenda.

La possibilità che la cessione di Villa Albergoni, il cuore della trama del film, vada in porto significherebbe dare ancora più slancio al turismo nella nostra zona. Solo poco tempo fa era una cosa impensabile: Moscazzano ha fatto il giro del mondo, in questi anni sono arrivati, anche nel pieno dell'estate, e continuano ad arrivare appassionati di cinema, italiani e stranieri, che vogliono vedere dove la pellicola è stata girata. Queste persone potrebbero visitare un luogo vivo e il sogno di Moscazzano meta turistica sarebbe alimentato”. Il sindaco dice di “auspicare un atteggiamento collaborativo” dai nuovi ipotetici proprietari “e non di chiusura com'è stato sinora nella speranza che il parco venga aperto per consentire di ammirarlo in tutto il suo splendore".
Una superficie di 1.400 metri quadrati, tre piani, 14 stanze, 8 bagni, Villa Albergoni è un ex fortino risalente al Cinquecento circondato da un giardino di otto ettari disseminato da alberi secolari. Uno di essi, nel luglio 2020, crollò e schiacciò, senza provocare danni alle persone, un'auto parcheggiata all'esterno. Su sollecitazione del Comune, vennero attuati lavori di manutenzione del parco. La parte principale dell'edificio ha una pianta quadrata con un portico frontale sul lato nord e due torri poste agli angoli, una davanti, l'altra dietro.

Nel salone principale spicca il soffitto affrescato da Aurelio Busso, allievo di Raffaello. La dimora era di proprietà di un industriale cremasco del ferro che, negli anni Cinquanta, l'ha venduta al professor Francesco Albergoni, docente universitario di Botanica a Milano. Il 'gioiello' è stato ereditato dai figli. Il mobilio che compare nelle scene del film è in gran parte originale, come la camera da letto, la cucina e la meravigliosa biblioteca. Sono gli stessi della pellicola anche il pianoforte e il biliardo, ritornato a casa dopo il restauro. Inizialmente sembrava che lo stesso Guadagnino fosse interessato all'acquisto della villa protagonista, con Elio, il giovane musicista inquieto, e Oliver, il conturbante studente americano, del suo capolavoro.

Nelle foto la magnifica villa con il suo parco, alcune scene dal film di Guadagnino e il sindaco di Moscazzano Gianluca Savoldi

 

Gilberto Bazoli


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