Tullio De Piscopo e il viaggio nella musica di Pino Daniele con Dado Moroni e Aldo Zunino. Una serata indimenticabile in Auditorium
Tutto lasciava prevedere un finale con il botto per il CremonaJazz 2022, giunto alla settima edizione. E così puntualmente è stato per il festival con la direzione artistica di Roberto Codazzi: il trio composto da Tullio De Piscopo (batteria), Dado Moroni (pianoforte) e Aldo Zunino (contrabbasso) ha strappato applausi scroscianti e regalato emozioni in continuazione al pubblico che anche venerdì sera ha gremito l'Auditoriurm del Museo del Violino. Il concerto, ultimo dei cinque appuntamenti della riuscita rassegna, ha proposto un viaggio suggestivo intorno alla musica intramontabile di Pino Daniele. Napoletano è anche De Piscopo, percussionista versatile (molti lo ricorderanno per successi come 'Andamento lento', 'Stop Bajon', 'Kalimba de luna'), che si trova a suo agio muovendosi con la stessa naturalezza tra il pop, il jazz e il fusion. De Piscopo, una vera leggenda della batteria e a lungo collaboratore di Pino Daniele, è stato accompagnato da altri due grandi musicisti, entrambi genovesi, uomini d'acqua e di mare come lui, che lo assecondano da tempo: Dado Moroni è uno dei pianisti jazz più accreditati sia in Italia che all'estero mentre Aldo Zunino ha lavorato con i mostri sacri del jazz nazionale e internazionale.
Nel repertorio del 'The Trio', questo il semplice nome della band di virtuosi, hanno trovato spazio brani, rivisitati, di Pino Daniele (come 'Quando' e 'Je so' pazzo', cantata dal pubblico), che De Piscopo (istrionico, instancabile, empatico. In una parola: monumentale) ha definito "un pilastro della musica non solo napoletana ma mondiale". Una chicca: tra le percussioni che circondavano De Piscopo c'era la doppia fila di campane dell'ultimo tour del suo amico Pino Daniele.
Il grande batterista ha dialogato spesso e scherzato in napoletano con il pubblico presentando il nipotino, Marco Tullio, seduto in prima fila e ricordando 'i miei viaggi da giovane con la batteria in treno verso il Nord, la speranza, la musica". A quei tempi lontani risale il motivo, riproposto stasera, 'NaMiNa' (Napoli-Mlano-Napoli andata e ritorno). Dal percussionista parole di apprezzamento per l'Auditorium, "una vera meraviglia del mondo, devo portarci le scuole, non ho mai suonato in una situazione cosi' bella".
Sul finire il racconto di altri episodi del sodalizio magico tra Tullio e Pino, come "quel viaggio interminabile verso la Germania in pullman prima dei suoi successi" o di quelle giornate "quando lui si presentava alle 9.15 con gia' la chitarra in mano. E poi tra noi cominciavano conversazioni che Pino voleva mettessi in musica". De Piscopo ha presentato uno di quei motivi improvvisati prima delle prove in sala e non scritti. Un lungo assolo trascinante, un'altra prova del suo immenso talento. E per il Festival è tempo dei primi bilanci. "Dopo l'edizione dello.scorso anno - commenta a caldo Codazzi - che ci ha costretti a dimezzare e distanziare il pubblico, con CremonaJazz 2022 siamo tornati a riempire l'Auditorium Arvedi con cinque concerti estremamente diversi e vari, dal punto di vista stilistico, ma con artisti di riconosciuto standing internazionale. E le serate con Ivan Lins, Sarah Mckenzie, Fresu e Sosa, il trio di Cammariere e il trio di De Piscopo resteranno impresse nella memoria di tutti noi".
Appuntamento a dopo l'estate con la decima edizione dello StradivariFestival.
le fotografie sono di Danilo Codazzi
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commenti
Lauri
27 maggio 2022 21:40
Io c'ero, pazzesco,fantastico, mi si è riscaldato finalmente il cuore