Ufficialmente per due mesi, l’ospedale di Crema perderà il reparto di psichiatria. La politica cremasca, anziché dividersi, dovrebbe unirsi per capire che ne sarà del Maggiore cremasco …
Mah… aspettando il ballottaggio, la querelle politica, sottolineata via social da Maurizio Borghetti (candidato sindaco per il centrodestra a Crema e dipendente ospedaliero nelle vesti di medico radiologo) e (attraverso la lista civica Crema Aperta) Franco Bordo, consigliere comunale che verrà per il centrosinistra, tiene sempre banco. Il primo sostiene che il nosocomio Maggiore cremasco non perderà ne’ raparti, ne’ settori, il secondo dice il contrario. Intanto, per il periodo estivo, a partire dal primo luglio il reparto ospedaliero di psichiatria dell’ospedale chiuderà per due mesi. Sono già state informate le famiglie dei pazienti dell’Spdc (il servizio psichiatrico diagnosi e cura), parenti che ovviamente vivono la precarietà attuale con ansia e trepidazione. Nei giorni scorsi il concorso di primariato dell’unità di psichiatria non è andato a buon fine ed è stato ufficialmente rimandato a data da destinarsi per un intoppo tecnico. Insomma, la sanità pubblica e in particolare l’offerta sanitaria pubblica locale stanno attraversando una grave crisi. Senza dimenticare la carenza di medici che, da mesi, minaccia un po’ tutta l’Italia. Tuttavia la politica, anziché dividersi, almeno su questi temi delicati dovrebbe remare nella stessa direzione e agire unita per salvaguardare il futuro dell’ospedale di Crema, no?
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commenti
monica
21 giugno 2022 07:36
Altro disastro...con la grande richiesta di ascolto e cura di malati con questo tipo di problematiche e non ultimo accentuata da questo particolare periodo ... invece di correre ai ripari ... e dare ascolto a questo tipo di necessità .... cosa si fa ..... si chiude ....invece di aiutare !!!.... fra qualche anno ci morderemo le mani !!!!!!!