17 luglio 2022

Una festa della musica che abbatte le barriere per la serata finale dello Stauffer Summer Music Festival

Una magnifica festa della musica ha chiuso sabato sera la prima edizione dello Stauffer Summer Music Festival. Sul palco gli artisti e allievi del Morgenland Campus che per una settimana hanno dato vita ad un entusiasmante workshop, tra musica composta ed improvvisazione, superando le barriere tra Oriente ed Occidente. E l'entusiasmo e la straordinaria fusione tra allievi e grandi musicisti li abbiamo potuti ammirare nell'ultima esibizione nel Giardino romantico di palazzo Stauffer di via San Martino. E' stata la prima edizione di questo Festival ma, dopo il successo di questa, il presidente Tantardini e il direttore generale dello Stauffer Center for Strings Paolo Petrocelli forse stanno già pensando alla prossima. D'altra parte questo festival multiculturale che ha voluto celebrare le diverse opzioni musicali del mondo, si integra perfettamente con la mission della Stauffer e con il ruolo che Cremona, città della musica, ha e potrebbe ancora di più avere. Sei serate, sei grandi concerti. Mettere insieme l'Ensemble Intercontemporain (Diego Tosi e John Stulz), i virtuosi Giuseppe Gibboni e Miriam Prandi, i docenti del Morgenland Campus, la leggenda della musica persiana Kayhan Kalhor, la performance di Aleksey Igudesman e Roby Lakatos e i giovani (davvero straordinari) della full immersion alla Stauffer è un risultato che forse nessun altro si può permettere e di cui andare orgogliosi. Certo, come ha ricordato il presidente Alessandro Tantardini, "fare eventi non è nella mission della Stauffer" ma aprirsi alla città e al mondo è quanto lo Stauffer Center for Strings sta facendo. 

L'ultima prova è stato il concerto di sabato sera in cui gli otto artisti del Morgenland Festival più Kahlor si sono esibiti con gli allievi del Campus guidando il pubblico in una esperienza musicale unica viaggiando tra Oriente e Occidente, tra musica cinese e siriana, armena e turca, iraniana e musica antica italiana del '500, al di là delle barriere che dividono le culture del mondo.

D'altra parte il nome di quel Festival in Germania i cui grandi artisti hanno dato vita al campus a palazzo Stauffer, è Morgenland, letteralmente terra del domani. E se a costruire un domani migliore contribuisce anche la musica...grazie Stauffer.


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