2 ottobre 2021

Una gara di bravura tra il violino di Milenkovic e il violoncello di Bronzi nel secondo appuntamento di StradivariFestival

'Tre secoli in Duo', dal 1700 al 1900, dalla Suite di Johann Sebastian Bach alla Sonata di Maurice Ravel. Il concerto di stasera del violinista Stefan Milenkovich e del violoncellista Enrico Bronzi, secondo appuntamento della nona edizione dello Stradivarifestival diretto da Roberto Codazzi, è stato una cavalcata affascinante attraverso il tempo. I due artisti si sono esibiti a tratti in forma solistica, interpretando brani per il rispettivo strumento, passandosi via via il testimone, come fosse una staffetta, quasi una gara di bravura, e qua e là unendosi in coppia per sovrapporre le rispettive forze ed esperienze.

La scaletta è spaziata dai Capricci di Paganini alle antiche melodie di Dowland, trascritte per la formazione da Bronzi, e alle note viennesi di Fritz Kreisler. Un repertorio ricco e aperto che ha proposto anche un pezzo, Dhipli Zyia, del compositore/architetto greco Iannis Xenakis, uno degli autori più originali del panorama musicale europeo del secondo Novecento. Il pubblico presente nell'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino si è infiammato per l'esibizione dei due musicisti. Milenkovich, violinista nato a Belgrado, è stato invitato a suonare per Reagan all'età di 10 anni, di 11 per Gorbaciov e di 14 per Giovanni Paolo II. Bronzi, violoncellista e direttore d'orchestra che arriva da Parma, ha fondato nel 1990 il Trio di Parma, con il quale ha suonato nelle più importanti sale da concerto d’Europa, Stati Uniti, Sud America ed Australia. La coppia di.musicisti non si e' risparmiata e, sulle note di Bach e Xenakis, ha concesso due lunghi bis. "Ringrazio tutti. Suonare qui e' veramente... spaventoso", ha detto, sorridendo, Milenkovich.

E domenica, alle 18, è la volta di un trio di altri virtuosi: il violoncellista argentino Jorge Andrés Bosso, il primo clarinetto della Scala Fabrizio Meloni e Gloria Campaner, affermata pianista veneziana. Una carrellata, la loro, tra stili ed epoche, da Brahms ad Astor Piazzolla e Franzk Zappa, oltre a brani originali dello stesso Basso.

Le foto sono di Danilo Codazzi


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