13 agosto 2021

Una selva di cartelli stradali, impossibile fotografare alcuni monumenti. Ventidue solo davanti a San Luca. Il Cittanova soffocato

La segnalazione arriva da un turista che voleva fotografare il tempietto bramantesco davanti alla chiesa di San Luca. Ventidue cartelli stradali impediscono, di fatto, di inquadrare la bella chiesa e il vicino tempietto. Ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le fogge. Frecce direzionali per il centro, un'altra per l'ospedale, un'altra ancora per ferrovie, carabinieri, pullman e vigili urbani, poi per i musei, per piazza Libertà, un divieto d'accesso, un divieto di circolazione ai camion, una deviazione per via Palestro, un divieto ai pullman, un segnale di pista ciclabile seguito da altri due di colori diversi poi un cartello pubblicitario, una freccia di obbligo direzionale, un cartello di dare la precedenza, un cartellone arrugginito in metallo sulle manifestazioni al museo del violino. Questo il panorama che si vede inquadrando con l'obiettivo della macchina fotografica la bella piazzetta. Dall’angolo di porta Milano è praticamente impossibile fotografarla.  Eppure San Luca e quel magnifico tempietto sono due documenti assolutamente da portar via da parte di un turista attento. La povera piazzetta di San Luca e davvero un fiorire di cartelli. La chiesa dal marciapiede opposto non è quasi visibile. Le ultime amministrazioni hanno messo in pratica benissimo il motto evangelico “non sappia la mano destra quel che fa la tua mano sinistra” se è vero che questo pasticcio della segnaletica è dovuto a quegli stessi uffici comunali che dovrebbero anche tutelare le nostre bellezze storiche e artistiche.

Una città ordinata, amica dei turisti, in epoca di navigatori satellitari dovrebbe fare un piano per il riordino e l'eliminazione dei cartelli stradali inutili. Il nostro fotografo Gianpaolo Guarneri ha documentato in diverse zone della città l'abuso dei cartelli stradali, veramente una selva che mette in confusione anche l'automobilista oltre che imbruttire Cremona antica con cartelli di ogni forma e colore (senza parlare delle piantine turistiche illeggibili sparse per tutto il centro). Porta Milano, porta Venezia e tante altre zone, ovunque cartelli di pochissima utilità. Sempre a tutela dell'immagine della città. Provate a fotografare palazzo Cittanova da Sant'Agata. Impossibile farlo. Davanti vi troverete enormi e altissimi pali della luce e poi cartelli stradali in quantià, cartelloni pubblicitari e le strutture per le ricariche elettriche delle auto che ne coprono la visuale: ma chi ha scelto di collocarle proprio davanti a uno dei nostri monumenti più importanti? E la Soprintendenza non ha proprio nulla da dire?

 

Tutte le foto a scorrimento sono di Gianpaolo Guarneri (studio B12)


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Michele de Crecchio

16 agosto 2021 23:40

Pur di "far cassa" con i miserabili "quattro soldini" ricavabili dalla pubblicità stradale, il comune di Cremona ha ripreso a "impestare" di tabelloni viali e piazze cittadine. Ambienti decorosi come le piazze di San Luca e San'Agata appaiono in condizioni indecorose, Solo la rivolta dei residenti in via del Sale ha fatto togliere alcuni osceni tabelloni. Il lato orientale della via Persico è letteralmente sconciato dai tabelloni che impediscono la vista verso il Parco Asia e la pista ciclabile, Gli svincoli del viale Cambonino verso la tangenziale sono aggrediti da pubblicità probabilmente irregolari anche rispetto alle norme del codice della strada che dovrebbero garantire la sicurezza della circolazione. Esiste ancora in comune qualcuno che si occupi della regolarità normativa ed ambientale di certe pubblicità?