Il piccolo paese ha vinto anche stavolta la grande scommessa: successo per la seconda edizione del 'Volta pagina festival', andato in scena a San Giovanni in Croce. Se la cornice e la principale protagonista del 'miracolo' è un luogo speciale come Villa Medici del Vascello, la sua voce è quella di una giovane divoratrice di libri: Federica Copelli, 36 anni, una laurea in Storia dell'arte a Ca' Foscari, componente dell'Ufficio cultura della Villa. E' lei che all'inizio di ogni incontro presenta gli autori ospiti del salotto della kermesse, organizzata in collaborazione con la Biblioteca comunale di San Giovanni in Croce, e la loro ultima opera. Premette: “Non è importante l'impegno mio o del singolo, ma dell'intero staff”.
-Com'è nata l'idea del festival?
“Da un'intuizione di Laura Nardi, responsabile di Villa Medici del Vascello: provare a mettere in contatto, dopo il confinamento a causa del Covid durante il 2020, autori e lettori per rendere possibile uno scambio culturale”.
-Quante persone sono impegnate nell'organizzazione?
“Quattro, tutte donne”.
Quando cominciate a lavorare?
“Alcuni mesi prima, a primavera. Ci mettiamo intorno al tavolo, si vagliano le novità editoriali e ognuna fa le sue proposte per arrivare a un programma variegato, con una prevalenza della narrativa, che accontenti tutti i gusti”.
-Poi?
“Si contattano le case editrici per chiedere la disponibilità degli scrittori”.
-In genere gli editori sono disponibili?
“Sì, sia loro - non c'è differenza tra piccoli e grandi - che gli autori”.
-E' mai capitato che qualcuno dicesse di no?
“Poche volte, ma solo per una sovrapposizione di impegni”.
-I festival letterari non mancano. Qual è il segreto della riuscita di 'Volta pagina'?
“La qualità d'insieme della proposta, costituita dall'allestimento in un luogo con un'atmosfera magica come Villa Medici del Vascello, e dall'accoglienza, sia degli autori che del pubblico”.
- A proposito, gli scrittori conoscevano la Villa?
“No. Ovviamente, ne sono rimasti affascinati. Conosciuta, ora, la Villa lo è molto di più. Era questo uno degli obiettivi della manifestazione”.
-Tempo di bilanci: quanti sono stati gli autori della edizione 2021 del festival?
“Dodici, di grande richiamo, 3 per le quattro domeniche di settembre”.
-E quanti gli spettatori?
“Circa seicento, dai 50 ai 70 per incontro, due all'aperto e due al chiuso. C'è stato quasi sempre il tutto esaurito”.
-Da chi è composto il pubblico?
“E' un pubblico variegato: spettatori affezionati e una fetta di spettatori nuovi che speriamo diventino affezionati. L'età media si aggirava intorno ai 50 anni, ma c'erano anche giovani”.
-Qual è l'autore che l'ha colpita di più?
“Forse Jacopo Veneziani, con il suo 'Simmetrie'. E' un giovane storico dell'arte che ha presentato parallelismi tra opere con uno sguardo originale e moderno. Ha un eloquio incredibile, molto chiaro e diretto. E' un bravo divulgatore che ha tutte le qualità per essere chiamato in televisione e diventare il futuro Piero Angela”.
- E l'incontro, visto dalla parte del pubblico, che l'ha emozionata maggiormente?
“Quello con Mariapia Veladiano e il suo 'Adesso che sei qui', un romanzo in cui si parla, con grande delicatezza, dell'Alzheimer. In platea c'erano alcune operatrici sanitarie, c'è stata molta partecipazione sfociata in varie domande”.
-Quali sono i suoi scrittori preferiti?
“Vediamo... un classico e un moderno: Robert Stevenson e Stefano Benni”.
-Che libro ha sul comodino?
“Un saggio sui funghi”.
-Funghi?
“Sono un tipo curioso, una lettrice onnivora”.
-Non c'è 'Volta pagina festival' senza Villa Medici del Vascello. Qual è la prima iniziativa in programma?
“Un scuola di magia, il 16 e 17ottobre, per bambini. Sarà un percorso con laboratori. La Villa è stata aperta nel 2014 e da allora non si ferma mai”.
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