Vasche con alberi e panchine, il Comune così pensa al rilancio della fruizione del primo tratto di corso Garibaldi dopo alcuni incontri con i commercianti della zona
Il Comune, su sollecitazione dei negozianti della strada, sta progettando un intervento di arredo urbano che possa facilitare il transito pedonale in corso Garibaldi, abbellendolo e creando un ambiente che induca al passeggio e alla sosta. Il progetto è partito e l'assessore al Decoro e al Commercio Luca Zanacchi, dopo aver visto quanto si è realizzato nelle città vicine, si sta confrontando con gli stessi commercianti, esperti e tecnici (e in collaborazione con l'assessore al Verde Simona Pasquali) per arrivare ad un progetto che preveda la collocazione di alcune vasche con alberi e panchine che potrebbero favorire il passeggio e la sosta pedonale nella zona compresa tra Corso Campi e corso Garibaldi (fino a Palazzo Cittanova).
"Abbiamo aperto una interessante interlocuzione con i commercianti di corso Garibaldi per arrivare a una soluzione che possa aiutare il commercio di prossimità favorendo l'utilizzo dell'area pedonale in sicurezza, portando sistemi che possano incentivare fruizione e stanzialità - afferma l'assessore Zanacchi - Dalle prime rilevazioni del sistema che monitora gli accessi in centro, corso Garibaldi (anche per la vicinanza e la complementarietà del parcheggio di via Villa Glori, è uno dei punti di forza per l'accesso al centro città. Quindi potenziali clienti ci sono, dobbiamo valorizzare questa parte di centro storico".
Tra l'altro si stanno studiando eventi specifici per questa parte di città: la prossima Festa del Vino, ad esempio, si terrà proprio in questa parte del centro.
"I parcheggi in città non mancano - dice ancora Zanacchi - Ci sono 3mila posti auto a pagamento e oltre 13mila stalli. Dobbiamo rendere però la Ztl bella e sicura, disincentivando il passaggio di auto pur garantendo il carico e scarico delle merci e il rispetto dei tempi dei cantieri".
Sono tanti i negozi chiusi nel tratto di strada tra corso Campi e la chiesa di Sant'Agata. Una serie di saracinesche abbassate su quel tratto di strada che anticamente era la "via principalis". E' la prima parte di corso Garibaldi, duecentocinquanta metri di strada con una percentuale di chiusure da brividi e una crisi perpetua anche se c'è chi, nonostante tutto, resiste. Eppure, come si ricordano bene le persone più avanti con gli anni, non sempre è stato così. La "Strata Magistra S.Agathae", poi semplicemente Strata Magistrae e poi Strada Diritta ed infine contrada del Corso proprio per il tratto da via Palestro a Sant'Agata era tutt'altro.
A nulla è valsa la sistemazione del fondo stradale con pietra nobile dopo l'assurdo esperimento delle onde blu dipinte sull'asfalto. La crisi del commercio, è la crisi dell'accesso, dei pedoni, della gente.
Qualche anno fa una commerciante, Claudia Monteverdi, scrisse una splendida lettera (con l'aiuto dell'architetto Massimo Terzi) al Vascello di Antonio Leoni.
"Povero Corso Garibaldi, cuore malato di una Cremona storica che si sta dissolvendo !!!! Che squallore !!!! Qui la città diventa paese. I vecchi abitanti, quelli che si ricordano com’era, quando forse era meno “finta glamour ”, ma occasione di una vivacità più vera ed autentica, ci soffrono e fatalisticamente attendono la sua riabilitazione. Sul corso dove si fronteggiano ancora alcuni negozi di storica attività, si sono affastellate sull’asfalto righe e tracciati, divieti di transito, segnalazioni di ciclabilità, transenne pesanti ed inadeguate per limitare la ciclabilità, l’icona di uno Stradivari accucciato, crocchi di tavoli e tavolini, luoghi di ritrovo occasionale senza un ordine ed un senso. - scriveva al Vascello - Nel passato i "bagni di folla", delle trionfali manifestazioni rese in omaggio a monarchi e personaggi illustri in visita periodica alla città, transitavano da questo corso che rappresentava l'occasione per misurare il loro consenso. Oggi invece cosa si può misurare ? Sicuramente il pressapochismo della gestione che, per risultato, ha dato un Corso Garibaldi che è un percorso ad ostacoli. Lo spazio è confuso, non è stato modellato secondo destinazioni d’uso funzionali e complementari capaci di costruire e realizzare una spina ed un centro di aggregazione commerciale. Transitarvi è una vera sofferenza perché, all’inesorabile ed indistinta trasformazione commerciale, caratterizzata da un frenetico e drammatico “turnover”, si sommano vetrine sporche e maltenute e tentativi sperimentali ed improvvisati di “arredo e rigenerazione urbana” inadeguati e veramente di dubbio gusto, privi di una logica sequenziale e consequenziale. I danni che questa “riqualificazione” episodica, superficiale, senza un’ unica regia, senza un progetto ed un disegno complessivo, senza la raffinatezza che impone questo intervento delicato che dovrebbe incidere sull’ingresso in città e dovrebbe avere l’obiettivo condivisibile della trasformazione in "salotto”, saranno sotto i nostri occhi a lungo".
La lettera è datata, i problemi purtroppo sono gli stessi da troppi anni. E adesso ci prova l'Amministrazione Virgilio
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commenti
Gianluca
14 aprile 2025 16:18
Altri soldi buttati dopo le onde blu e la pavimentazione di pregio. Se i negozi chiusi superano quelli aperti, mi spiegate a che serve sedersi su una panchina a rimirare il nulla? Dovevate pensarci prima, adesso per me è solo un intervento tardivo tanto per far vedere che abbiamo tentato di fare qualcosa.
PierPiero
14 aprile 2025 16:23
Niente strisce blu, stavolta?
Stefano
15 aprile 2025 11:54
Quelle arcobaleno. Cambiamo un po'.
Alessandra
14 aprile 2025 17:43
Siamo alle comiche, un'amministrazione allo sbando. Mettete i soldi per la sicurezza così la gente potrà ritornare in centro e non per certe delle cavolate
Stefano
15 aprile 2025 11:56
Sembra infatti un continuo deviare dai veri problemi per poi piangere miseria a Roma e lamentarsi col governo. Sciendete dalla luna per favore.
Giovanni
14 aprile 2025 20:10
Si, bella.idea.....la estenderei anche a piazza stradivari.....una colata di cemento che ingessa il centro cittadino.....
giorgio
15 aprile 2025 07:13
D'accordissimo mettere del verde in queste strade con negozi chiusi e ricche solo di cemento. Ho visto a Parma, cosi' come in altre citta, il posizionamento di aiuole verdi, panchine, rastrelliere per biciclette e molto altro ancora. Spiace dirlo, ma siamo un po' indietro rispetto alle citta come la nostra. Cosa aspettiamo poi a chiudere al traffico il cordone Vittorio Emanuele, Via Verdi, Piazza Roma e Via Manzoni? Lasciamo il pass ai residenti, ai mezzi per carico e scarico delle attivita', ma chi deve solo andare in centro per raggiungere gli amici.......parcheggi fuori.....
Gabriella guerini
15 aprile 2025 08:23
Bellissimo progetto al quale manca però la situazione parcheggi. Abitando in centro ed avendo il permesso di parcheggiare nelle righe gialle per trovare un posto bisogna girare ore. Non è facile . Si dovrebbero aumentare e segnalarle maggiormente sulla pavimentazione. Penso che molti abitanti del centro storico siano d accordo con me. Grazie