Vent'anni dopo, l'autostrada Cremona-Mantova è sperduta nella nebbia. La Regione si chiama fuori dalle trattative e dai contenziosi societari (Aria-Stradivaria) ma stanzia 109 milioni di euro
Vent'anni dopo, l'autostrada Cremona-Mantova resta ferma al palo. Restano i progetti, le polemiche i milioni di euro che vanno e vengono. Svanito anche l'intervento dei privati a stelle e strisce, anche Regione Lombardia sembra fare il pesce in barile anche se vincola a bilancio 109 milioni di euro. Le trattative con i fondi americani? Una questione tra Aria e Stradivaria. I contenziosi da 25 milioni di euro? Una cosa tra due società, la Regione non è coinvolta (anche se Aria è una società della Regione). La consigliera regionale 5 Stelle, Paola Pollini ha provato a saperne di più in Regione con interrogazioni precise sia sui contenziosi giudiziari "Aria-Stradivaria" (un contenzioso da oltre 25 milioni di euro) sia sulle trattatative con soggetti privati per rilevare le quote di maggioranza della concessionaria. E poi la voce di 109 milioni a bilancio per realizzare l'autostrada? "Elemento utile all'Equilibrio del Piano Economico Finanziario dell'opera".
Ecco comunque le sconcertanti risposte scritte di Regione Lombardia alle precise interrogazioni della consigliera Pollini.
Sul contenzioso milionario tra Aria e Stradivaria: "Le azioni poste in essere da ARIA S.p.A. nell’ambito della propria comparsa di costituzione innanzi al Tribunale Civile di Milano afferiscono ai rapporti contrattuali tra la medesima ARIA S.p.A. e Stradivaria S.p.A., nell’ambito della convenzione di concessione sottoscritta. I profili, le motivazioni e le strategie giuridico/legali adottati da ARIA S.p.A. sono oggetto di valutazione da parte della medesima società nell’ambito del contratto di concessione in essere con Stradivaria S.p.A. e degli atti formali direttamente intervenuti tra i due contraenti. Il tema dell’appostamento a bilancio delle risorse utili per il contributo pubblico di Regione Lombardia per la realizzazione dell’opera è stato valutato come elemento utile all’equilibrio del Piano Economico Finanziario dell’opera. Le risorse stanziate a valere sul Piano Lombardia sono regolate dalle disposizioni di cui alla l.r. 9/2020 e successivi provvedimenti attuativi, a cui si rimanda. Quanto al punto 3) da informazioni assunte dalla Direzione Centrale competente non sono alla data odierna maturati interessi passivi sulle somme stanziate nel bilancio regionale".
Sulle notizie relative all'interesse (poi saltato) di un fondo americano per rilevare le quote di maggioranza della concessionaria (Stradivaria): Nel merito dei quesiti oggetto dell’interrogazione si espone quanto segue. Eventuali interlocuzioni tra soggetti finanziatori privati e Stradivaria S.p.A. afferiscono all’ambito societario di competenza del concessionario, cui Regione Lombardia risulta estranea. In merito, si rammenta, altresì, che con convenzione sottoscritta in data 2 febbraio 2005 Regione Lombardia ha conferito ad ARIA S.p.A. (già Infrastrutture Lombarde S.p.A.) la funzione di soggetto concedente dell’autostrada regionale CremonaMantova. L’attività di verifica afferente ad eventuali variazioni nella composizione societaria del concessionario (cessioni d’azienda, atti di trasformazione, fusione o scissione) risulta di esclusiva competenza del concedente ARIA S.p.A. nell’ambito della convenzione di concessione sottoscritta tra il medesimo concedente e il concessionario Stradivaria S.p.A.
Rincara la dose il portavoce provinciale del Movimento 5 Stelle Marco Degli Angeli: "Non vedo, non sento, non parlo ...Altro che danno erariale...campioni del mondo di scaricabarile...Aria porta in tribunale Stradivaria ? Sono fatti di Aria. Avranno le loro ragioni. Stradivaria sta trattando con un fondo estero? Si, boh, non so. Sono fatti suoi e poi di Aria. E' un macello, ma dal 2005 abbiamo incaricato aria(già infrastrutture lombarde). Però vincoliamo 109 milioni di euro di bilancio".
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commenti
Gianni
21 gennaio 2024 08:39
L'ospedalino farà la stessa fine...
Cesare Vacchelli
21 gennaio 2024 13:33
Ora la parola ai giudici nelle due cause promosse da Stradivaria. In caso la Regione soccomba in giudizio dovrà risarcire la concessionaria con circa 130 Mln di euro oltre le spese di progettazione per altri 25 mln. In caso contrario il concessionario verrà dichiarato decaduto e la concessione chiusa. Oltre ad un indennizzo a favore di regione Lombardia di 25.600.000 euro. Ma il tema di fondo resta poi la cancellazione dalla programmazione regionale di questa inutile opera che sta creando non pochi problemi al raddoppio ferroviario Mantova Codogno. La politica deve avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità e mettere definitivamente la parola fine a questa pluridecennale e fallimentare vicenda, che ha tenuto bloccato lo sviluppo di un progetto di mobilità moderna e sostenibile, imperniato sul sistema ferroviario.
Carla Rossi
21 gennaio 2024 15:19
Credo che quest’opera sia indispensabile sia per Cremona che per tutta la bassa Lombardia, è ora di piantarla. Se continueremo di questo passo anche le poche industrie che ci sono fuggiranno dove la viabilità è migliore ed anche imprenditori da fuori metteranno una bella croce rossa sulla nostra città. Cremona ha bisogno di attrarre imprenditoria fresca e di investimenti. L’autostrada è un’occasione ghiotta e non la possiamo perdere.Una città isolata come la nostra altrimenti è destinata a finire. Stiamo diventando la città dei no. Rimbocchiamoci le maniche e costruiamo un futuro per i nostri figli.
Manuel
21 gennaio 2024 21:08
Secondo te Cremona vive o ha recentemente vissuto nel medioevo?
Cremona ha beneficiato della terza rivoluzione industriale e del piano Marshall quanto il resto d’Europa, ha visto la fuga, quanto l’emancipazione delle sue genti al pari del restante nord Italia ed ha conosciuto un rilevante aumento del potere di reddito e consumo pro capite tra i più elevati del Paese. Il tutto si è evoluto senza l’autostrada CR-MN. Certo, rispetto alle vie di comunicazione dell’immediato secondo dopoguerra, si è verificata una rivoluzione ed appunto il sacrificio è già stato fatto. Ora va salvato il territorio o almeno quel che ne resta, poiché in un periodo di incertezza, confusione, stupida competizione fratricida, sappiamo che questa parte di Lombardia incarna la vocazione agricola (biologica sarebbe meglio) e tale attitudine va protetta. Le attività del secondario e del terziario non mancano e quindi sarebbe fondamentale tenere in piedi le esistenti e garantire che il loro impatto non alteri troppo l’ambiente (Tamoil insegna). Piuttosto c’è da chiedersi perché non si riesca a ricevere un servizio ferroviario degno d’Europa e del terzo millennio. Aggiungo che il datato progetto di metropolitana Milano-Crema solleverebbe molto la vita dei cremaschi, dei cremonesi e permetterebbe di riconsiderare la nostra provincia come possibile luogo di dimora.