19 luglio 2022

Via libera del Demanio alla caserma dei Carabinieri in via Massarotti nel puzzle che porterà il Politecnico alla Manfredini e Questura (con la Stradale) in via Sesto

I tempi sono ancora lunghi ma il completamento del puzzle delle aree e degli immobili che prenderà il via con il trasferimento della sede cremonese del Politecnico di Milano, nell'ex caserma Manfredini, ha segnato in questi giorni un punto determinante. Ci sarebbe infatti il via libera da parte del Demanio Statale (proprietario dell'immobile) alla sistemazione e al trasferimento del Comando provinciale di Cremona dei carabinieri dalla caserma Santa Lucia alla Caserma Marconi di via Massarotti, attualmente sede della Polizia Stradale. La caserma Santa Lucia, compresa tra viale Trento e Trieste e via Dante (di fronte alla stazione degli autobus) è di proprietà dell'Amministrazione provinciale, e da tempo è considerata inadeguata e bisognosa di robusti interventi. Tra l'altro, a differenza di quanto avviene in altri capoluoghi, non ha spazi per gli alloggi di alcune famiglie di sottoufficiali che da sempre caratterizzano le sedi dei comandi provinciali. La caserma Gugliemo Marconi avrebbe la possibilità di ottenere anche una decina di alloggi. Nata come sede del Comando della Milizia Volontaria della Sicurezza Nazionale durante il fascismo, ha una vasta area a disposizione. Oltretutto il comando dei Carabinieri sarebbe collocato su una via di scorrimento come via Massarotti e resterebbe vicinissimo al centro città. 

Dunque, con il trasferimento del Politecnico nell'ex caserma Manfredini di via Bissolati e l'abbandono dell'area di via Sesto (ricordiamolo, un tempo convitto delle suore poi anche con nuove costruzioni sede universitaria) prende sempre più corpo il Quartiere Universitario di Cremona dopo il magnifico recupero dell'ex convento di Santa Monica da parte della Fondazione Arvedi-Buschini a sede della Cattolica. E ancora grazie alla stessa Fondazione, si procederà al restauro e alla ristrutturazione dell'ex caserma Manfredini, anch'essa un tempo convento (dell'Annunciata) prima che nel 1798 in piena Repubblica Cisalpina, diventasse sede di guarnigione. 

Certo i tempi di completamento del disegno non saranno brevi, gli iter procedurali sono complicati ma il quadro definitivo sarebbe questo: il Politecnico lascerà via Sesto trasferendosi nell'ex caserma Manfredini, la Questura abbandonerà l'attuale sede di via dei Tribunali e andrà ad occupare gli spazi lungo la tangenziale-via Sesto dopo robusti interventi di adeguamento insieme al Comando della Polizia Stradale oggi in via Massarotti e i Carabinieri lasceranno l'inadeguata ex caserma Santa Lucia per la quale pagano un affitto all'Amministrazione Provinciale. Un giro burocraticamente complicato ma i vari pezzi del puzzle cominciano ad andare a posto

Il progetto parte da lontano. Nel 2011 la Caserma Manfredini viene chiusa per scelta del Ministero della difesa e il governo Monti l'ha posta l'anno successivo nell'elenco dei beni da alienare. Nel 2013, alla luce dell'intuizione avuta nel lontano 1997 dall'ex assessore all'Urbanistica Massimo Terzi (con il favorevole interessamento dell'allora presidente della Provincia Gian Carlo Corada) relativa al recupero delle ex caserme, si pensa alla realizzazione di una cittadella della sicurezza, ipotizzando il trasferimento in un'unica sede di Questura, Polizia Stradale e Prefettura. Nel 2014 si pensò di coinvolgere un privato, l'Ocrim, nella realizzazione in quanto l'azienda desiderava realizzare a proprie spese una sua sede di rappresentanza. 

Nel 2015 per l'emergenza immigrazione, per la Caserma Manfredini si ipotizzò un utilizzo come hub per l'accoglienza. Luciano Pizzetti, all'epoca senatore, si oppone con l'intenzione di mantenere l'iniziale destinazione e salvaguardare il progetto “cittadella della sicurezza”. Si arrivò così al 2017 e tramite un'operazione condotta interessando l'allora ministro della Difesa, Roberta Pinotti (governo Gentiloni), si arriva “al trasferimento dell'immobile dal Demanio militare a quello civile”, ricorda Pizzetti. Nel frattempo iniziò a farsi largo l'idea di uno studentato nell'ex Manfredini in quanto gli spazi di Santa Monica non lo consentivano. 

Il dilemma era tra la realizzazione di una cittadella della sicurezza in tempi lunghi e quella di una cittadella universitaria. “Sono state valutate diverse opzioni – commentò il parlamentare del Pd a Cremonasera – compresa la promiscuità del complesso, ossia destinarlo in parte alla sicurezza e in parte all'università. Questo avrebbe comportato problemi a causa delle differenti esigenze, quindi si è aperto il dialogo con la Questura, il Ministero dell'Interno e il Demanio”.

A seguito di alcune valutazioni, si decise che l'immobile più adeguato per il comparto della sicurezza è quello dove ha sede il Politecnico, in via Sesto. “Anche la Questura – ha precisato Pizzetti – ha fatto le sue valutazioni e dice che la sede di via Sesto va bene. Pertanto si decide di agire sul Politecnico e si delinea l'operazione per trasferirlo nella Manfredini, portando Questura e Polizia Stradale in via Sesto”.

nelle foto la caserma Marconi di via Massarotti, il Politecnico in via Sesto, la caserma Manfredini e la caserma Marconi quado era sede della Milizia


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Daniro

19 luglio 2022 07:46

I soliti pasticci. La caserma Marconi, che spazi avrebbe se non un'area boschiva lungo il Morbasco compresa nel Parco del Po e del Morbasco? La si vorrebbe edificare? La Casema Manfredini è invece perfetta per la cittadella della sicurezza e se proprio si vuol completare il polo universitario ci sono in via Bissolati ex conventi ancora da recuperare già di proprietà comunale o di fondazione Stauffer.

Ferruccio

20 luglio 2022 09:02

l'ossessione incontenibile dell'essere immobiliaristi da parte della politica cremonese ha colpito ancora. Chi restera col cerino in mano in questo giro?