Viadana, Natale fuori casa per 350 persone evacuate d'urgenza dopo il ritrovamento di un ordigno inesploso della seconda guerra mondiale. Chiuse anche le aziende fino a lunedì prossimo
Svegliati nel cuore della notte dalla Protezione Civile e dai Carabinieri che hanno suonato ai campanelli dei 350 residenti nell'area limitrofa al ritrovamento di un ordigno della seconda guerra mondiale, rimasto inesploso nell'area della golena del Po che va da Viadana a Brescello e ritrovato per caso ieri. Ma il peggio è che gli evacuati non potranno tornare a casa prima di 6 giorni, che significa che non potranno passare il Natale a casa.
Evacuati d'urgenza dopo la riunione convocata dal prefetto di Mantova, Roberto Bolognesi, per fare il punto della situazione, al seguito della quale il sindaco di Viadana, Nicola Cavatorta, ha emesso l’ordinanza di evacuazione che interessa il quartiere San Martino di Viadana, in particolare le vie Cavour (nel tratto a sud di via Convento), Puttina, Ciardello, Busi, Lanza e Passeri, oltre a tratti delle vie Ferri e Gialdi. Chiuso al traffico anche un tratto dell’ex Castelnovese. In tutto un centinaio di abitazioni private, ma anche una chiesa, diverse attività commerciali, un supermercato e alcune aziende.
Per i cittadini è in fase di allestimento un centro d’accoglienza presso il palasport Farina, perchè la brutta notizia è che i 350 viadanesi interessati dovranno restare fuori di casa almeno 6 giorni. Il che significa che non torneranno a casa prima di Natale: una doccia fredda, anzi freddissima per i residenti, costretti in fretta e furia ad andarsene e con la prospettiva di festeggiare il Natale lontano da casa. Dopo il comprensibile smarrimento iniziale, stamattina sono arrivate le prime richieste dai residenti e dalle aziende coinvolte, ossia la possibilità di tornare a casa almeno per prendere i generi di prima necessità o per mettere al sicuro gli animali domestici, mentre le aziende chiuse dalla notte alla mattina, hanno chieso di poter accedere almeno per espletare le incombenze più urgenti. Anche perchè la prospettiva è che la situazione non torni normale prima di lunedì prossimo.
Una situazione di emergenza causata dal ritrovamento dell'ordigno da parte degli addetti di una ditta che stavano eseguendo dei lavori di manutenzione degli argini nel comune di Brescello: immediata la convocazione del tavolo d'emergenza in prefettura dopo che il 2° Reggimento Genio Pontieri ha immedaitamente disposto lo sgombero di un'area compresa entro 826 metri dall'ordigno inesploso, con divieto assoluto di accesso alla zona per un tempo non inferiore a sei giorni. Che di fatto lascia fuori casa i residenti proprio nella settimana del Natale.
foto mantovauno.it
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